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Intorno a me vedo ragazze e ragazzi che si tagliano.
Lo fanno vedere agli amici per essere consolati e non so... Forse in qualche modo li fa sentire migliori o più interessanti.
Io non avevo mai pensato a niente del genere.
La prima volta che ho realmente capito cosa voleva dire tagliarsi è stato vedendo le cicatrici non ancora cicatrizzate sul polso di un mio amico e compagno di classe. Era in conflitto con la sua ragazza con cui stava da molto tempo e a cui teneva molto.
Ho tentato di aiutarlo io ma non è bastato e ha continuato per un periodo fino a quando non è riuscito a superare tutto.
Io invece mi sono tagliata soltanto due volte.
Ho pensato di farlo altre volte prima ma mi sono sempre fermata perché non avevo ragioni abbastanza valide.
Poi un giorno non ce l'ho più fatta, stavo piangendo per buttare fuori lo stress e la tristezza che avevo dentro e ho preso a "giocare" con un coltello pensando a cosa fare. Ero alla soglia della disperazione, ho scritto al mio migliore amico dicendo che avevo bisogno di lui. Ha risposto chiedendomi se potevo scrivergli più tardi perché in quel momento non poteva. Non do la colpa a lui ma quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ho iniziato a tagliarmi, tanti piccoli tagli ma poco profondi. La sensazione mi è piaciuta,mi ha fatto sentire meglio ma i giorni dopo questa sensazione è sparita.
Sono stata attenta.
Nessuno ha visto i miei tagli.
Soltanto uno li ha notati e mi ha chiesto se mi fossi tagliata, io ho risposto di no e la conversazione è finita.
In quel periodo ero in preda a un conflitto interiore.
Volevo che incontrare qualcuno come me che fosse pronto ad aiutarmi per farmi smettere di farti male da sola ma allo stesso tempo odiavo me stessa perché non ero all'altezza di niente.

La seconda volta ho fatto tagli più profondi per sentirli di più.
Sono rimaste piccole cicatrici che pian piano stanno andando via.
Nessuno ha notato i miei momenti di debolezza.
Nessuno li ha sfruttati.
Nessuno mi ha aiutato a fermarli.
Ma è meglio così perchè sono diventata più resistente alle ferite e ho capito come posso aiutare qualcuno che sta come sono stata io.
Non voglio sembrare una santa, semplicemente so cosa vuol dire soffrire ed è proprio per questo che non voglio che altri soffrano.

·°·°·

Se qualcuno vuole parlare o sfogarsi mi scriva, sono più brava (come tutti) a risolvere i problemi degli altri che i miei quindi rispondo molto volentieri

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