Era una delle tante mattine dove la neve scendeva in abbondanza dal cielo, colorando tutto di un immacolato bianco.
I campi, le strade, il piccolo paesino al confine della collina era completamente deserto, nessuno si azzardava ad uscire di casa nemmeno per sbaglio.
Il vento soffiava impetuoso rendendo l'atmosfera ancora più fredda di quanto si potesse pensare.Baekhyun si svegliò tremante quella mattina. Il vento aveva oltrepassato la finestra e si scagliava diretto alla sua figura in dormiveglia coperto da sudicie trapunte tappezzate.
Si mise a sedere poggiando la schiena alla testiera del giaciglio e si coprì meglio, continuando però a tremare per l'immenso freddo.
Si alzò dal letto dopo qualche minuto per cercare di chiudere gli spifferi della finestra con delle pezze consumate dal tempo. Sospirò quando non sentì più il vento freddo contro la sua pelle.La soffitta non era il luogo ideale per l'inverno: essa era situata sulla torre della villa e si reggeva a malapena in piedi. L'interno non era molto grande, un semplice letto, un armadio e specchiera decorava la stanza e le pareti giallognole e rovinate donavano a quest'ultima un aspetto indecoroso e sporco.
Baekhyun ricordò quando viveva in quella villa con solo suo padre: l'armonia e l'allegria rendevano l'ambiente caldo e giocoso.
Suo padre era un noto pianista e la sua passione l'aveva tramandata anche al figlio che, entusiasta, sedeva tutte le volte sulle gambe del padre e lo ascoltava suonare per ore.Non ricordava con esattezza quando effettivamente smise di sedere al pianoforte, forse quando incontrò quella che poi diventò la sua matrigna.
Da allora suo padre cominciò ad ammalarsi.
Non era mai stato di buona salute, dovuta forse al fatto che non si era mai più ripreso dalla morte della moglie quando Baekhyun venne al mondo, ma mai quest'ultimo avrebbe pensato di vedere il genitore ogni giorno più affaticato e col viso stanco.
Ricordava ancora le sue ultime parole sul letto di morte:
"Non arrenderti figlio mio, un giorno troverai qualcuno che terrà a te e che ti amerà più di un padre. Reagisci e non lasciarti abbattere, sorridi sempre anche se incontrerai ostacoli nella tua vita".A pochi giorni dalla morte del genitore, la matrigna e le sue due figlie presero possesso di tutto quello che gli spettava di diritto.
La sua casa, i suoi beni e perfino la sua vita era tra le mani di quella donna.
Era un miracolo se non l'avevano buttato fuori di casa: la matrigna aveva licenziato tutto il personale della villa e da un giorno all'altro lo sbatterono in soffitta, gli vietarono di trasferire i suoi oggetti più preziosi in codesta e gli tirarono una scopa e un secchio: «Dopotutto sei il figlio del mio povero defunto marito, non posso di certo cacciarti via» gli disse con scherno. «Ma visto che non hai un lavoro ed io devo in qualche modo mantenerti mi ripagherai facendo gli umili lavori di casa».
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𝐢 𝐬𝐭𝐢𝐥𝐥 𝐛𝐞𝐥𝐢𝐞𝐯𝐞 ;「𝒸𝒽𝒶𝓃𝒷𝒶𝑒𝓀」
Short StoryDove Baekhyun, un ragazzo vestito di stracci, non avrebbe mai pensato che la sua vita sarebbe cambiata ad un semplice ballo al castello in onore del principe Chanyeol. • Ispirato alla fiaba di "Cenerentola" #676 in storiebrevi © Foulard_