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I draghi di Ùine 🐲 Recensione

Può contenere spoiler.
Essi sono presenti ai fini della recensione.

I draghi di Ùine, MatArcher

Grammatica: 8/10

L'aspetto grammaticale è stata trattato bene eccetto qualche piccolo errore di distrazione e qualche ripetizione, e in pochi periodi i puntini sospensivi sono stati messi dove non necessario. In alcuni punti è presente inoltre un uso improprio della d eufonica.

Stile: 8/10

Ho riscontrato qualche artificio retorico, come metafore e in alcuni periodi ho trovato anche degli epiteti.
Essi sono ipotattici, per la maggior parte scorrevoli e fluidi; in altri, particolarmente lunghi, aggiungerei qualche virgola.
Alcune scene sono state descritte così bene e in modo così realistico che ho avuto il privilegio di immaginare tutto in modo molto chiaro nella mia mente, e questo è sicuramente un punto di forza che permette di immergersi nel fantastico mondo de "I draghi di Ùine".
L'utilizzo della terza persona ha sicuramente giovato al tutto, permettendo di dare una panoramica più ampia e generale a luoghi e cose. Le sequenze narrative sono lunghe: in esse si alternano parti descrittive a parti dialogate. Il registro utilizzato è medio, con termini e modo di impostare il periodo meno comuni quando a parlare sono personaggi, con toni solenni, come il re; oppure più tendente al basso quando a parlare sono personaggi, con un gergo volgare, come Tom l'Armaiolo.

Trama: 9/10

La trama non è per niente dispersiva, bensì ben delineata ed entusiasmante per gli appassionati del genere.
La narrazione parte dal prologo in cui il protagonista Edwyn assiste alla devastazione di un villaggio, Lexyl, avvolto da fiamme che pare siamo state appiccate intenzionalmente. Nella stessa introduzione si parla di un osservatore misterioso che sembra seguire il personaggio da tempo. Da qui, comunque, parte il percorso del protagonista per raggiungere la capitale del Regno, dove verrà accolto e ospitato da Re Zebor e gli farà presente dell'accaduto. Il fantasy c'è tutto, con tanto di magnifici nomi di villaggi, personaggi e tanto altro ancora.

Personaggi: 8/10

I personaggi, specie il protagonista, sono stati ben approfonditi. Oltre a questi, brevi e concise descrizioni anche di altri secondari hanno permesso di capirne la psicologia.
Edwyn è sicuramente un giovane coraggioso, temerario, forte e determinato: dopo la sconvolgente morte del padre, anziché piangersi addosso, si mette all'opera e parte in cerca di risposte sull'accaduto a Lexyl; e la sua strada trova: trovare e punire gli Ysha, responsabili dell'accaduto.
I personaggi sono molto realistici, dal modo in cui parlano in base alla posizione in cui si trovano (parlando di ranghi); come non amare Tom l'Armaiolo?

Originalità: 8/10

La storia è senz'altro ricca di elementi originali, come molti fantasy, alcuni dei quali, tuttavia, seguono simili trame di viaggi e vendette, scontri con un nemico comune nel nome di tutti o semplicemente per ragioni personali.

Sinossi: 9/10

La sinossi ha tutte le caratteristiche per invogliare i lettori di fantasy ad intraprendere la lettura, poiché spiega tanto sinteticamente quanto in modo intrigante i contenuti dell'opera.

Cornice: 8/10

L'elemento del drago, dell'omonimo titolo, viene presentato nella narrazione nel capitolo terzo, come sorta di "spettro" di fuoco che rappresenta la forza interiore di Edwyn. Il colore prevalente della copertina è il rosso, lo stesso sia delle fiamme che hanno avvolto Lexyl (come si vede sullo sfondo), sia del misterioso ciondolo del protagonista che pare essere uno dei fili conduttori della trama. Fino al quarto capitolo vengono inserite delle immagini dei personaggi che compaiono in essi, poi non ve n'è più traccia.

Totale: 58/70

Spero che la recensione sia di tuo (vostro) gradimento e di non averti(vi) offeso(i) in qualche modo. Complimenti e buon proseguimento di scrittura.