1. Capitolo

33 2 0
                                    

Era uno di quei giorni monotoni in cui non sapevo cosa fare nei  giorni d'estate.
Proprio mentre stavo passeggiando in giro per Los Angeles, con le cuffiette nelle orecchie, ascoltando la musica e ammirando l'oceano, qualcosa mi viene addosso, o meglio, qualcuno.

Alzo gli occhi un po' spaventata per essere stata colta alla sprovvista, e vedo degli occhioni azzurri e un volto tutto rosso dall'imbarazzo.

"scusa non ti ho visto" dice con tono molto imbarazzato che abbozzo un sorriso per quanto sia dispiaciuto.

"N-non fa niente... anzi scusami tu. Ero distratta dall' oceano e dai miei pensieri" dico gesticolando in modo imbarazzante e dicendolo il più veloce possibile.

Adesso siamo in due ad essere in imbarazzo.

"Comunque piacere, sono Nash Grier" dice, ma vorrei dirgli che so già chi è, lo vedo tutti i giorni a scuola, è uno dei ragazzi più popolari, ma comunque mi limito a dirgli il mio nome «Jolie» e dargli una stretta di mano.

"Ok, ci si vede in giro Jolie" mi saluta facendo l'occhiolino mentre io resto immobile sul posto con la faccia rossa come un pomodoro.

Ormai sono le 6:00 pm e decido di tornare a casa, farmi una bella doccia e poi passare una serata tranquilla a leggere un libro. Si, non ho una vita sociale molto attiva, ma sono felice così; mi basta poco: un letto, un libro ed una cioccolata.

Ops, non mi sono presentata, io sono Jolie Johnson, detta più comunemente «JJ», sono una ragazza piuttosto timida e riservata. Ho i capelli rossi, lunghi e ricci, diciamo mossi, ho gli occhi verdi e ho, poche ma le ho, lentiggini. Ho 16 anni e frequento l'High School a Los Angeles, le mie migliori amiche sono Mia Sanders ed Emily Miller detta Em.
Mia è alta e magra, ha i capelli castani lunghi ed occhi marroni. È una delle persone più dolci che io conosca. Emily invece, anche lei magra e ha i capelli biondi di una lunghezza media e gli occhi azzurri. Em è la più allegra e pazza, è piena di vita.

Loro sono le uniche amiche che ho, ma sono le migliori che ci siano.

Tornata a casa, mi poso sul letto e ripenso all'inatteso incontro avuto con Nash.
«è proprio come nei film» penso, ma poi torno alla realtà, ovvero che un ragazzo come lui non potrebbe mai fare caso a una banale ragazza come me.
Intanto, per il momento chiudo gli occhi e mi rilasso ascoltando un po' di musica fino ad addormentarmi.

my thoughtsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora