UN'ALTRA POSSIBILITÀ

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In questo momento ero nella mia nuova casa a Los Angeles, era una giornata di novembre e faceva abbastanza freddo. Mi misi sul letto quando mi arrivò un messaggio, presi il cellulare e lessi il destinatario e il contenuto:
-Justin.-
«Selena, ci vediamo stasera? A Beverly Hills, verso le 8.30.»
Sorrisi a quel messaggio e risposi con un 'si' dove dopo poco mi arrivò l'indirizzo. Erano le 7 e decisi di prepararmi, mi truccai un po, perché non mi piaceva truccarmi molto e nascondere chi sono davvero, presi dei collant neri, tacchi neri e un vestitino marrone indossandoli. Dopo poco andai in macchina dirigendomi verso il locale che Justin mi aveva mandato, lui stava cantando la sua nuova canzone 'Sorry' che in una recente intervista aveva rivelato che fosse per me. Appena mi vide mi sorrise e si avvicinò dandomi due baci sulla guancia, ormai era più alto di me. "Piccola" disse sorridendo e mi portò ad un tavolo dove prese un microfono e mi sussurrò 'Stai attenta a quello che canterò', iniziò a cantare una canzone intitolata 'My Girl' mi piaceva il modo in cui mi guardava, cantava e sorrideva. Quando finì di cantare lui porse il microfono al cameriere e stava fermo non sapendo che fare, mi presi di coraggio e allungai il braccio tirandolo dalla maglia facendo in modo che mi abbracciasse e così fu, prese il mio polso e mi attirò a se baciandomi la testa e mi accarezzò la schiena....

LA VERA STORIA (JELENA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora