CAPITOLO CINQUE

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SHARON POV

Questi giorni sono passati velocemente nei preparativi, coi pianti, con le risate, con gli addii.

Mi mancherà tutto questo. Sono le 8:15 del mattino e decido di alzarmi.
Vado in bagno mi faccio una bella doccia calda, poi mi asciugo i capelli mi vesto e scendo giù

"Buongiorno" saluto gli altri con poco entusiasmo
"Sorellina che hai?" mi chiede mio fratello venendomi incontro e dandomi un bacio sulla fronte
"No niente sto bene. Tranquillo" lo rassicuro
"Va bene"

"Mamma in quale hotel staremo in questi giorni finché non troveremo una casa?"
"Non penso che staremo in hotel perché io e vostro padre abbiamo degli amici a New York e visto che ne avevamo parlato che ci saremmo trasferiti lì, hanno detto che se abbiamo bisogno di un posto, potevamo stare da loro" mi risponde la mamma
"Ah ok"

"Hanno figli?" chiede mio fratello
"Si hanno un ragazzo di 17 anni e una ragazza di 15" gli risponde papà
"Ook"
"Ah tesoro ricordiamoci di chiamare per confermare che staremo da loro se vogliono" dice papà alla mamma
"Si ora chiamo" gli risponde mamma

"A che ora partiamo?" chiedo
"Alle 17:30 abbiamo il volo, quindi per le 17:00 dobbiamo stare fuori di casa" mi risponde papà

Finito di fare colazione salgo di sopra per sistemare le ultime cose e mia madre chiama i loro amici.

Vado in giro per tutta la casa per vedere se ho preso tutto e lo stesso fanno gli altri...sembriamo dei pazzi.

Ad un certo punto mi arriva un messaggio.

*Messaggi con Ashley*
Bff
Ciao Sharon ti va se tra un pò tu e Lorenzo venite a salutarci alla piazzetta dove ci incontriamo sempre? Se non siete troppo impegnati eh
Io
Si ok prima di andare all'aeroporto verso le 16:30 veniamo
Bff
Perfetto, a dopo
Io
A dopo

Vado ad avvisare i miei e mio fratello che prima di andare all'aeroporto dobbiamo andare alla piazzetta.

Sono le 11:30 e iniziano a venire tutti i parenti a salutarci poi arrivano anche mia cugina incinta con suo marito a cui dovremmo lasciare la casa perché la cercano da molto e visto che a noi dispiaceva perché in quella casa siamo cresciuti i miei hanno deciso di dargliela a loro, così non perdiamo tutti i mobili. E per questo sono contenta.

Sono le 13:20 e se ne sono andati tutti. Ci sediamo a tavola e mangiamo. Dopo mangiato diamo un ultima occhiata in giro e i miei si riposano un'oretta prima di prepararsi ad uscire.

.....

Sono le 16 e tutti ci stiamo preparando per uscire. Alle 16:25 usciamo da casa e diamo le chiavi di tutto a mia cugina e a suo marito.
Poi ci dirigiamo verso la piazzetta.

Dopo 5 minuti arriviamo e io non posso credere ai miei occhi, scendiamo dall'auto e ci sono tutti i miei amici e quelli di mio fratello con tutti i nostri parenti e ci hanno anche fatto un cartellone con scritto 'vi vogliamo tanto bene e ci mancherete tanto. Buon viaggio ragazzi' Con tanti cuoricini e con tutte le firme dei presenti.

Io e mio fratello ci emozioniamo e io mi metto a piangere. Andiamo da loro e li abbraccio e saluto uno ad uno poi purtroppo si fanno le 17:00 e quindi dobbiamo andare all'aeroporto.

Arrivati lì facciamo il check-in e saliamo sull'aereo.
Io e mio fratello ci siamo seduti vicino e i miei sono vicini alla nostra destra.

"Tutto bene?" ci domanda nostro padre
"Si" rispondiamo noi

Mentre guardo fuori dal finestrino dico tra me e me che sono pronta.

MATTEO POV

In questi giorni per fortuna non ho combinato casini. Sono le 10:25 e per fortuna è domenica, mi alzo, vado in bagno mi lavo, poi mi vesto e scendo a fare colazione.

"Buongiorno" saluto
"Buongiorno" ricambiano loro

"Ragazzi, mi hanno chiamato gli amici miei e di vostro padre e hanno accettato di restare qui da noi finché non troveranno una casa" ci avvisa nostra madre felice
"Ah che bello, non vedo l'ora di rivederli, Matteo tu non ti ricordi dei loro figli?" domanda mio padre
"Papà non so neanche chi sono i genitori" gli rispondo
"Strano perché fino a quando avevi due anni giocavi sempre con loro, e poi noi ci siamo trasferiti qui"
"Emh...forse ero troppo piccolo da ricordarli"
"Ok"

"Sistemate tutto perché non voglio che trovino disordine, forse arriveranno in tarda serata perché hanno il volo alle 17:30"
"Si ok mamma" rispondiamo io e mia sorella

Finisco di fare colazione e vado a sistemare un pò dappertutto. Finito di sistemare scendo giù e mi metto sul divano a guardare un pò di tv. Si fanno le 13:30 e ci mettiamo a tavola a mangiare.

Quando finiamo di mangiare vado in camera mia mi metto le scarpe e il giubbotto.

"Io esco ci vediamo dopo" avviso
"Matteo hai sistemato?" mi chiede mamma
"Si mamma"
"Ok, non tardare"

Chiamo Samuel e ci incontriamo in spiaggia

"Ehi Matteo" mi saluta
"Ciao, Samu" ricambio
"Adoro questo posto mi tranquillizza" dice lui
"Si anch'io"

"Da oggi avrò degli ospiti a casa mia" gli dico
"Ah, e chi sono?" mi chiede
"Amici di mamma e papà, che da Seattle si trasferiscono qui e finché non trovano casa staranno da noi"
"Hanno dei figli?" domanda
"Si ne hanno due un ragazzo di 18 anni e una ragazza di 17"
"Ah bene, dai forse la ragazza è carina, però se lo è non combinare casini eh" mi dice
"Ahaha, no tranquillo"

Passiamo il pomeriggio a parlare del più e del meno e ci mettiamo d'accordo su quando ci dobbiamo incontrare nei prossimi giorni con tutti gli altri amici.

Sono le 20:00 e decido di tornare a casa.
Io e Samuel ci salutiamo e torno a casa.

Quando entro a casa vedo mia madre e mia sorella indaffarate a preparare la camera degli ospiti per gli amici loro e due letti uno in camera mia e uno in camera di Abby per i loro figli

"Mamma dobbiamo ordinare delle pizze?" chiedo
"Si Matteo così quando arrivano gli ospiti le riscaldiamo".

Alle 20:30 io e mio padre andiamo in pizzeria e mio padre ordina le pizze.

Torniamo a casa e sono le 21:00 quindi ci sediamo a tavola e mangiamo le nostre pizze. Mamma ha messo da parte quelle degli ospiti.

Dopo mangiato ci sediamo sul divano e guardiamo un film.

"Io vado a dormire sono le 22:30 e domani ho scuola" dice mia sorella
"No no non se ne parla proprio noi dobbiamo aspettare gli ospiti, io e vostro padre abbiamo deciso che domani non andate a scuola."
"Sii, che belloo" esultiamo io e mia sorella contenti.

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