Ciao mi chiamo Renee, ho 16 anni, 17 a ottobre, precisamente il 28.
Vivo a New York con mia madre Serena mio padre Francesco e con 4 dei miei 11 fratelli. Si avete capito bene ho 11 fratelli e io sono la dodicesima,la più piccola.Il figlio numero 1 è Cameron e ha 25 anni
Il figlio numero 2 è Matteo e ha 24 anni
Il figlio numero 3 è Marco e ha 23 anni
Il figlio numero 4 è Jonatan e ha 21 anni
Il figlio numero 5 è Riccardo e ha 20 anni
I figli numero 6 e 7 sono Michele e Diego e hanno 19 anni
I figli numero 8 e 9 sono Jaime e Gideon e hanno 18 anni
Il figlio numero 10 è Filippo e ha 17 anni
E poi ci siamo noi i figli 11 e 12 io e il mio gemello Jacopo di 16 anni.Siamo una famiglia molto benestante infatti non ci manca niente, ognuno di noi ha una propria camera anche se la maggior parte dei miei fratelli se ne è andata di casa.
Mi ritengo una ragazza molto fortunata, ho buoni voti a scuola, ho una famiglia molto unita, dei veri amici e molta libertà da parte dei miei genitori.
A casa siamo rimasti solo io, Jacopo, Filippo, Jaime e Gideon.
Gli altri fratelli non ci vengono molto spesso a trovare ma perché hanno fatto tutti carriera o stanno studiando nelle varie università.Ah giusto, non mi sono descritta, scusate.
Sono una ragazza di media altezza, secondo me giusta per la mia età, ho capelli castani lunghi fino al sedere, i miei occhi sono molto strani, mi dicono fuori al comune, sono verdi ma con delle sfumature di azzurro e a volte si riesce a vedere un po' di grigio.
*******************************************
Mi sveglio con la voce di mio fratello Cam nelle orecchie. Mi alzo di scatto e lo guardò nei suoi occhioni azzurri.
"Cam che ci fai qui?!"
Dico con la voce impastata di sonno ma comunque con la gioia negli occhi, non vedevo mio fratello Cameron da 2 anni, l'ultima volta che ci è venuto a trovare era con la sua ragazza Melissa per dirci che si sarebbe trasferito con lei in Australia ma la settimana che è stato "con noi" era sempre in giro per la città a mostrare tutti i posti più belli di New York alla sua ragazza.
Sinceramente non so se stiano ancora insieme ma di sicuro lui vive in Australia e non capisco perché è venuto a trovarci.
"Buongiorno sorellina"
Dice lui con il suo solito sorriso bianco come il latte. In questi 2 anni è cambiato molto, è molto più muscoloso ha l'aria di un uomo adulto ,anche se so che il mio Cam dentro è un bambino, i suoi capelli sono sempre biondo cenere e ha sempre il suo ciuffo un po' ribelle.
"Si sì buongiorno, ma mi vuoi dire che ci fai qui?"
Ripeto.
"Ho le ferie dalla compagnia in cui lavoro e ho da darvi una buona notizia"
Dice lui con tono fiero.
" Ok ok capito"
Dico io ributtandomi sul cuscino e richiedendo gli occhi.
"Dai topa svegliati"
"Non mi chiamavi topa da quando avevo 11 anni"
Dico sempre con gli occhi chiusi.
Ad un certo punto sento le mani di Cam che mi premono sulla pancia e inizia a farmi il solletico. Io odio il solletico
"No dai Cam basta, sai che odio il solletico"
Dico a fatica tra una risata e l' altra.
"Finché non ti alzi non la smetto"
Dice lui sempre col sorriso.
"Ok ok mi alzo però smettila ti prego!!"
Dico con le lacrime agli occhi per le risate.
Lui smette e io mi alzo mettendomi seduta al bordo del letto accanto a Cam.
"Mamma ci aspetta di sotto"
Dice guardando la mia camera, in effetti era cambiata tanto in questi 2 anni. La nicchia sotto la finestra nove prima tenevo i giochi adesso ha un bel divanetto con i cuscini per leggere o rilassarmi con le cuffiette nelle orecchie sotto la finestra con la vista di New York vista dall'alto, amo vedere la mia città dall'alto, mi sento bene, mi dà pace,anche se è inverosimile visto che New York è molto caotica.
"Dammi il tempo ti prepararmi e scendo. Ma che ore sono?"
"Le 9:30"
Mi risponde lui guardandomi negli occhi.
"Cam io ho scuola devo sbrigarmi, entro alla 3 ora la prof mi ammazza!"
"Oggi non vai a scuola, l' ha deciso la mamma"
Dice lui ripercorrendo tutta la mia camera con gli occhi per la seconda volta.
"Va bene, ma adesso esci che mi devo preparare"
"Prima c'era quella vetrata?"
Chiede Cam indicando la vetrata a muro con avanti una poltrona.
"No me l ha messa mamma dopo che ti te ne sei andato l' ultima volta che sei venuto, è sempre stato il mio sogno avere una vetrata così dove puoi vedere New York intera, senza avere impedimenti come il muro o il limite dello stupore della finestra"
Dico fissando il fantastico panorama dalla mia vetrata. Pure Cam non la smette di fissare, in effetti la prima volta che l' ho vista in camera mia sono stata lì seduta su quella poltrona per ore a fissare quella città caotica che dona una pace assoluta vista da qua su.
STAI LEGGENDO
Il mio miglior nemico
ChickLitRenee è una ragazza benestante con una famiglia fuori dal normale, incontrerà il ragazzo dagli occhi di ghiaccio e se ne innamorerà, MA...