Amicizia

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Sto male.
È questo che vorrei gridare al mondo,
a tutti,
tutti quelli che incontro per strada
e o che sia per gentilezza,
o che sia per educazione,
ti fanno la solita domanda:
"Ma dimmi un po': come stai?"
Ed io da brava bambina educata
rispondo:
"Molto bene, e tu?"
Eppure non è ciò che vorrei dire,
in realtà sto malissimo,
sia fisicamente,
che psicologicamente.
Ma io non dico mai ciò che penso,
recito la mia parte,
come mi è stato insegnato a fare,
come mi dicono sempre di fare.
Eppure non vorrei,
non vorrei interpretare una parte,
un ruolo,
nel quale non mi rispecchio,
Non mi sento a mio agio.
Vorrei gridare ai quattro venti come,
in realtà,
Io mi senta davvero.
Ma non lo faccio quasi mai.
Hai notato quel quasi?
Io credo di sì.
E hai fatto bene,
poiché in effetti a volte lo faccio.
Sei curioso?
Vuoi sapere con chi mi sfogo?
La risposta è molto semplice,
quasi banale,
direi:
i miei amici,
loro sono la mia ancora di salvezza,
la mia fortezza inespugnabile,
loro sono tutto per me:
sono parte della famiglia,
anzi sento un legame più profondo,
verso gli amici,
perché vedi...
la famiglia non te la scegli,
gli amici sì.

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