Un brusco risveglio

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Erano più o meno le sette del mattino quando il sole coi suoi raggi inizió a colpire i rami del bosco, la vegetazione era molto fitta e tra i rami il sole illuminava astento il terreno.
Un unico raggio di sole penetrava tra i rami terminando sul viso di jiuthan, quel calore sulla pelle fece in modo che si svegliasse, ma non era solo, durante la notte Kiaran accertatosi che il demone fosse sparito andó alla ricerca di jiuthan e lo trovó dopo poco seguendo le tracce lasciate dal suo odore, in fondo non si era allontanato poi cosí tanto e fu semplice per lui trovarlo.
Kiaran si era steso vicino alla buca, quasi coprendola del tutto. Jiuthan provó a uscire dalla buca ma non capiva cosa ostruisse il passaggio, quindi con un ramo inizió con piccole spinte a colpire quella massa.
La grande massa si spostó di balzo e jiuthan si spaventó cadendo di nuovo nella buca e pensó di aver fatto male a spingere senza capire prima di cosa si trattasse, ma questa volta Kiaran non si nascose e aspettó li che jiuthan uscisse.
Dopo qualche minuto il piccolo guerriero decise con coraggio di uscire da quella buca e facendo una preghiera agli spiriti protettori in cui credeva venne fuori.
Tiró fuori prima una mano appoggiandola al terreno, poi l' altra, e si spinse su a testa china, mettendo successivamente le ginocchia sul bordo della buca e alzandosi in piedi.
Fu proprio in quel momento che jiuthan si accorse della presenza di Kiaran, eh si quello che lui aveva sempre considerato un nemico, un mostro da uccidere, era proprio lí di fronte a lui, faccia a faccia.
Il silenzio intorno a loro due era agghiacciante, il vento era calmo, quasi fermo e non si muoveva nessun ramo o foglia di nessun cespuglio o albero.
Jiuthan decise di non voler star li fermo e cominció a muoversi piano , un passo alla volta, lentamente verso kiaran, che lo fissava senza perdersi nemmeno un minimo gesto o passo.
Jiuthan non voleva attaccarlo, ma voleva ringraziarlo per ció che aveva fatto salvandogli la vita anche stavolta. Kiaran non parlava , ma comprendeva benissimo il linguaggio umano degli abitanti del villaggio. Jiuthan avvicinandosi gli parlava intimandogli di star buono e che non era intenzionato a fargli del male, ma più si avvicinava e più si rendeva conto che era un' essere diverso da quelli che aveva conosciuto fino ad ora, mezzo lupo, mezzo uomo.
Stranamente tutto questo non lo spaventava ma quasi provava un senso di tenerezza verso quell' essere, all' apparenza cosí temibile, ma con un animo buono.
Jiuthan era a un palmo da kiaran quando quest'ultimo si alzó in piedi indietreggiando, non facendosi sfiorare dalla mano del ragazzo, che continuava a provarci e riprovarci fino a che non riuscí a metterlo a suo agio e non si limitó al semplice toccarlo, ma lo strinse piangendo in un forte abbraccio ringraziandolo per tutto ciò che aveva fatto per lui. Kiaran non oppose resistenza e non si ribelló alla stretta morsa del ragazzo e per un attimo si sentì un essere uguale agli altri, non visto con disprezzo, non scacciato e soprattutto non visto come un trofeo di caccia da collezionare.
Purtroppo la gioia di quel momento duró poco per kiaran, perché i membri del villaggio erano alla ricerca di jiuthan ed erano ben armati e senza scrupoli. Da lontano si sentivano le voci dei cacciatori, i passi, lo scolpire delle loro lance vicino ai rami degli alberi lungo il sentiero, kiaran se ne era accorto ma era troppo bello per lui quel momento per interromperlo, troppo unico per renderlo breve e restó li ad aspettare fino alla fine, fino al momento giusto per scappare e nascondersi.
Jiuthan lo rassicurava che se ci fosse stato lui non gli avrebbero fatto del male, ma la sua ingenuitá era dettata dalla gioia del momento. I cacciatori arrivarono e videro jiuthan di spalle abbracciato a kiaran ma la loro non fu un interpretazione di affetto bensí credettero di essere arrivati troppo tardi e che il mostro, come lo definivano loro, stesse uccidendo il loro piccolo guerriero. Jiuthan si accorse della loro presenza solo dopo che una lancia cadde di fianco al corpo chinato di Kiaran, provó a urlare, a fermarli, ma nulla da fare, la carica dei cacciatori era iniziata e di sicuro non si sarebbero fermati finchè non lo avrebbero ucciso. Kiaran si alzó in piedi e con un feroce urlo spaventó per un attimo i cacciatori che successivamente lo persero di vista. Era riuscito di nuovo a dileguarsi, e jiuthan era ancora a terra fermo, immobile, con un unico pensiero nella testa, la speranza che il suo nuovo amico si fosse salvato e ritornó al villaggio a testa china,ripercorrendo con la mente ogni singolo episodio in cui quel famigerato mostro era stato tutt'altro che tale e con il volto segnato dalle lacrime che tracciavano linee sotto agli occhi sporchi di fango, sapeva che se anche fosse tornato al villaggio l'unica cosa che gli interessava adesso era stare con quell' essere mezzo uomo, mezzo lupo. Ora era jiuthan a voler proteggere Kiaran.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 24, 2017 ⏰

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