pov's Daimons
Appena Kail é uscito dalla 'mensa' per cosi dire sul serio come possono definirla mensa, il problema non è neanche la sala anzi oserai dire pure che carina. ma il cibo che puzza.
la cosa peggiore è che avevo veramente fame perciò l'ho mangiato, è suonata la campanella, tutti si alzano per andare nella propria classe tutti tranne me."amico è suonata dobbiamo andare in classe"dice Elias probabilmente notando che non ho intenzione di muovermi"sono troppo stanco per seguire un altra ora""sai che dopo devi portare la giustifica"aggiunge Aedyn, sinceramente non m'importa anche perché inizio a sentirmi male"lo so ma non m'importa inizio a sentirmi male".
"mi sa che ti conviene andare in infermeria visto che ho già capito perché ti senti male"dice Yluk ma io inizio a guardarlo con un aria interrogativa,cosi inizia a spiegarsi probabilmente notando la mia faccia"e per quella roba li" dice indicando il mio vassoio e subito capi cosa intendeva, era ovvio probabilmente quel cibo era scaduto."tutti le persone che per la prima volta mangiano qua si sentono male"aggiunge Elias, annuisco in risposta dopodiché tutti vanno in classe. ed anch'io mi alzo per uscire vado dopo all'infermeria per il momento do un'occhiata alla scuola.
è veramente carina la scuola pure molto grande. cioè avete capito è perfetta per perdere tempo, assomiglia molto a quelli che si vedono nei film, le tipiche scuole americane come sistema intendo, ed espira pure grande modernità, ci credo poi è una delle più prestigiose del paese.
ci entra solo che ha soldi e che a me modestamente non mancano e i secchioni ovviamente con le borse di studio.
"ahia" mugugno piano dal dolore, perché sono andato contro qualcuno e ho sbattuto la mano, alzo la testa per vedere a chi avrai dato la colpa,ma ci ho ripensato solo perché è Kail.
invece lui era atterrato"scusa amico non ti avevo visto ero un po' perso nei mie pensieri"dico per scusarmi lui si alza sbuffando"non fa niente"risponde semplicemente, si vedeva che era irritato"c'è qualcosa che non va?"domando io"no niente è una pessima giornata perché non sei in classe?" "non avevo le forze per sostenere un altra ora e poi mi sentivo male e avevo voglia di dare un'occhiata in giro di come la scuola" "come stai adesso?"chiede con fare preoccupato un po' l'ho trovo dolce adesso ha un'aura cosi femminile,aspetta aspetta cara coscienza ma cosa vado a pensare terra chiama Daimons.
ritorno sulla terra e rispondo"bene dai sono appena uscito dall'infermeria e tu come mai non sei in classe?"sbuffa poi risponde"sono arrivato in classe neanche di cinque minuti in ritardo che la prof a deciso di lasciarmi fuori"si legge rabbia nei suoi occhi ma cosa gli importa"devi fregartene tanto ti saresti solo annoiato"si gira a guardarmi per poi controbattere"non è quello il punto io sono qua solo per una borsa di studio"lo dice come se fosse la cosa più ovvia del mondo,il che mi fa arrabbiare io cerco di essere solo gentile e poi non si direbbe mai da come vestito"non lo sapevo e puoi datti una calmata non sembri uno dei quei poveri secchioni"dopo un attimo di silenzio"non è come pensi" dice lui di punto in bianco.
non capisco cosa intende ma decido di lasciare perdere e cambiare discorso"ti va qualcosa da bere?"le chiedo"si dai"dice con gli occhi che non riesco a capire si brillano o meno ma ok.
dopo aver preso una camomilla dal bar della scuola sembra calmarsi, non capisco come le possa piacere la camomilla ma non importa affari suoi io invece ho preso un caffè "sai scusa per prima ma per me questa scuola è importante, sia per gli studi perché un giorno voglio diventare un grande artista, ma anche per i mie amici"dice lui inizio lo ammiro solo per la seconda parte del discorso ,nel primo non ci credo per me è meglio non illudersi, ma non gli lo voglio dire,perché non ho il diritto di distruggere i sogni d'altrui"anch'io mi scuso perché non posso capirti io ho sempre avuto tutto"le rispondo ma lui mi guarda perplesso, puoi inizia a ridere come se non ci fosse un domani,mentre io ho una faccia scioccata"io posso avere tutto ma i mie non vogliono che io frequenti questa scuola"dice lui ma io sono ancora più confuso di prima.
mi riprendo e gli chiedo"puoi spiegarti meglio""allora io posso avere tutto quel che voglio insomma come te ma con l'unica eccezione la scuola se voglio che mi venga pagata dai mie genitori devo frequentare quella economica ma io odio l'economia perciò siamo giunto a un accordo con i mie faccio la scuola che voglio ma devo pagarmela da solo oppure prendere una borsa di studio"finalmente capisco tutto, dopodiché io annuisco semplicemente.
rimaniamo a parlare del più e del meno finché non suona,era l'ultima ora perciò una volta davanti l'uscita di scuola ci salutiamo"ciao amico ci vediamo alle sei nel parco dei skate per andare alla casa di Aedyn"mi dice lui e dopo ogni uno si dirige verso casa sua, ma io mi giro a guardarlo un ultima volta e stranamente mi fissava. infatti abbassa velocemente la testa imbarazzato,che tipo strano penso ma decido di lasciare stare e continuo la mia strada .
pov's Calista
sono arrivata a casa ormai da una mezzora,i mie non ci sono perché lavorano il che vuol dire casa libera fino alle sei e posso fare tutto quel che voglio.
mi butto a peso morto sul divano e ripenso agli ultimi due ore passate con Daimons,a parte l'inizio l'ho trovo un ragazzo simpatico e pure carino,oddio devo smetterla subito io non ho il diritto di pensare ai mie amici in quel modo non che gli altri sono brutti ma anzi fanno invidia agli angeli ma Daimons è diverso, ok la devo smettere e alzarmi.
devo fare i compiti prima che arrivi le sei,non che mi dispiaccia devo fare solo un disegno e io amo disegnare,però per alzarmi mi tocca usare lo stile bradipo per lasciare questo povero divano che dopo si stenterà solo ,perciò ho deciso di prendere il materiale qua e iniziare a disegnare, magari già che ci sono anche qualche biscotto con la Nutella insomma devo pure ricuperare l'energia utilizzata per andare in camera e tornare .
dopo circa un ora ho finito il mio designo, dovevo fare qualcosa che mi rappresenti. infatti ho fatto una ragazza in bianco e nero, quello che la gente chiama disegni monocromaci
è venuto abbastanza bene ma ho paura,perché questo disegno parla finché troppo.
insomma cara me,c'è il colore nero che rappresenta il mio buio e che risucchia tutti i colori ma c'è anche il bianco ed è troppo puro per una come me, ma che da luce ai mie pensieri dimostra il fatto che io in fondo non voglio essere cosi ma il problema che non sono colori ma insieme creano il grigio ed è un colore triste e freddo ma anche altre tanto falso come me.
per quello mi fa paura,l'ho fisso ancora per qualche minuto che mi sembra interminabile e alla fine decido che nonostante tutto consegnerò quello.
"allora devo fare il punto della situazione sono le tre e mezza posso guardarmi un episodio del mio drama coreano che dura più meno un ora e saranno già le quattro e mezza giusto il tempo di farmi una doccia e per prepararmi ok mi sento pazza a parlare da sola".
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Una Finta Me
Romanceper essere qualcuno devi essere nessuno per essere nessuno devi essere qualcuno