Zoey
Apro gli occhi, abbandonando il beato mondo di morfeo, mi metto seduta sul letto e mi rendo conto di essere nella casa dei miei zii, e non più nella mia cara camera, con i miei genitori. Tutto per quel che é accaduto. Quei ricordi tetri e colmi ti paura, tornano a farsi gioco della mia testa. A riportarmi alle realtà ci pensa il mio stomaco che brontola, caspita ieri non ho mangiato affatto!
Prendo il telefono e noto che sono ancora in tempo per fare colazione, anche se mi sento a disagio in questa casa, i miei zii li conosco a mala pena, per non parlare di Hayes e Nash. Ho la netta sensazione che questa permanenza sarà lunga e difficile. Mi alzo dal letto e mi avvio verso la porta, ignorando i miei capelli che sembrano un nido d'uccelli e il fatto che indosso un pantaloncino rosa stropicciato e una maglietta azzurro chiaro che non é da meno.
Ho gli occhi semi chiusi, non ci vedo niente, se non fosse per la fame starei ancora a letto. Mentre sono impegnata a sbadigliare e tenere gli occhi chiusi per la stanchezza, vado a sbattere contro qualcosa «Ma quando cazzo l'ho hanno messo un muro in mezzo al corridoio!?» sbotto indietreggiando, e mettendo a fuoco ciò che ho davanti mi rendo conto di essere andata a sbattere contro un tipo con una bandana nera sulla testa, una canotta scura, un paio di pantaloncini grigi e le vans. «Ah, no, é una persona» sospiro strofinandomi la faccia e cercando di aggiustare i capelli. Una volta averlo osservato bene, mentre lui fa lo stesso con me, decido di commentare con la prima cosa che mi passa per la testa «Caspita! Complimenti alla mamma» dico schietta con voce assonnata.
Lui comincia a ridere e si passa una mano nei capelli «E tu chi saresti? La nuova conquista di Nash?» ridacchia il ragazzo con presunzione.
Mi viene spontaneo sbarrare gli occhi e corrugare le sopracciglia, per la sorpresa che mi provocano le sue parole «Cosa? No!» esclamo facendo qualche passo avanti. «Tu, invece, chi sei? Bandanaman?» domando sul punto di ridacchiare, mentre gli indico la bandana che ha in capo.
«No, lui é di sotto. Io sono solo una vittima... Non innocente» spiega osservandomi attentamente con i suoi occhi castani, come se mi stesse studiando, sembra quasi che stia cercando delle risposte in me.
Io lo guardo stranita per le sue parole. É possibile che in questa casa tutti parlino in modo strano ed incomprensibile?
«Sei strano!» esclamo continuando a camminare per la mia strada, cioé verso le scale.«E tu familiare!» le sue parole mi bloccano al primo gradino. Cosa vuole dire con "familiare"? Alzo la testa e mi volto verso di lui, che si é girato per guardarmi. «Impossibile» dico alzando le spalle e sorridendo arrogantemente.
Lui alza un sopracciglio e si sporge di poco. «Perché?» domanda ridendo appena, per poi concludere con un sorriso che scioglierebbe anche un iceberg.
E adesso che centrano gli iceberg?
Dici tra me e me.«Perché la mia bellezza é unica e sola!» esclamo sorridendo allegramente e in modo presuntuoso.
Mentre scendo le scale lo sento ridacchiare per un secondo, dopodiché prendiamo strade diverse.
Ora che ci penso chi cavolo era? E che ci fa qui? Perché non ho fatto queste domande quando potevo?Una volta scese le scale, percorro la strada verso la cucina, ma già dagli archi si nota che ci sono quattro ragazzi intenti a lanciarsi qualcosa sulla faccia... Ma sono ciambelle quelle!? Ora si che mi sentiranno, chiunque essi siano!
«Ma che diavolo state facendo!? Il cibo si mangia!» esclamo entrando in cucina, vedo tutti fissarmi a bocca aperta. C'è un tipo con i capelli castani tirati verso l'alto, gli occhi nocciola ed una mascella scolpita. Al suo fianco c'é un ragazzo dai capelli corti e castano chiaro, a circondarli c'é una bandana verde acceso... Eccone un altro!
«Che spreco» sospiro alzando gli occhi al cielo. Io sto morendo di fame e loro si lanciano del prezioso cibo in faccia!?«E questa da dov'è uscita?» domanda il ragazzo con la bandana, rivolgendosi ad Hayes che si trova di fronte a lui.
«Certo che avreste potuto avvertirmi che sarebbe arrivata altra gente!» esclamo ai miei cugini con voce esasperata. «Scusa, se ti senti in imbarazzo possiamo andar via» propone il ragazzo con la mascella scolpita. Ma per chi mi ha presa?
«Ma no! Volevo essere avvertita in modo da prepararmi. Non posso presentarmi ai ragazzi conciata così!» esclamo indicando i miei vestiti e i miei capelli.«Ma sono l'unico che si sta domandando chi diavolo é questa ragazza e da dove é uscita?» domanda il ragazzo con la bandana, osservando Hayes e Nash in cerca di una risposta.
«É nostra cugina e si trasferirà qui da noi» spiega Nash sospirando. I due ragazzi si guardano negli occhi e poi sul loro volto compare un ghigno.
«Io sono Taylor!» esclama il ragazzo con la bandana verde e mi rivolge un sorriso indecifrabile. «Io invece sono Matthew. Ma tutti mi chiamano Matt» dice il ragazzo con la mascella scolpita, voltandosi verso di me.«Comunque, gli altri escono più tardi?» domanda Hayes al gruppo, mentre io, sistemandomi i capelli vado a sedermi vicino ad Hayes e Taylor.
My Space❤!
Che ne pensate? E cosa accadrà ora che Zoey inizia a conoscere il gruppo? Scopritelo nei prossimi capitoli!-La ragazza dei Magcon XO XO
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Trouble |Old Magcon|
Fanfiction"Avevo combinato un casino a New York, per provare qualcosa di nuovo, e dimostrare che non avevo paura. Per coprire i miei errori sono scappata a Los Angeles, dai miei zii, avevo raccontato loro una frottola su quello che era successo a New York. Ma...