Incontro inaspettato

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Il giorno dopo,nonostante Isa fosse rientrata tardi ieri sera,è stata la prima a svegliarsi.

"Forza,si va al mare!!"urla facendoci svegliare.

A mio malincuore,mi alzo.

Dopo esserci preparate usciamo di casa e partiamo verso il mare.

Una volta arrivata inizio a rimpiangere il mio letto.

All'ora di pranzo,Isa si è tolta da sotto al sole e insieme abbiamo mangiato dei panini preparati da casa.

Dopo qualche ora:

"Raga ci facciamo un bagno?"chiede Isa.

Non sapendo cosa fare accetto mentre Gaia ci aspetta già in mare.

"Vediamo se 5 anni di piscina sono serviti a qualcosa"penso ad alta voce.

"Sono serviti eccome"dice Gaia vedendomi nuotare.

Era da molto che non nuotavo e ho riscoperto una grande passione.

Dopo un intera ora in acqua,usciamo e io mi metto al sole per asciugarmi. 

Seduta sulla sdraio,fisso la riva del mare.

Ok,odio il mare ma mi da un senso di tranquillità e spensieratezza,ne ho proprio bisogno.

Fissavo la gente felice che passeggiava sulla riva,da un lido all'altro.

Spensierati come se non ci fosse un domani,fregandosene del resto del mondo.

Dopo qualche minuto di tranquillità,vedo un ragazzo passare per la spiaggia con un' aria famigliare.

Appena si voltò,lo riconosco subito,ci guardiamo per qualche istante,poi lui mi sorride e si dirige verso di me.

Appena lo vedo vicino a me,senza pensarci due volte gli salto addosso abbracciandolo,anche lui fa lo stesso.

Inizia a parlarmi e a farmi ricordare i momenti passati assieme,ma pian piano che parliamo mi ritorna alla mente la delusione di quel giorno.

La felicità che avevo qualche secondo prima diventa tristezza e rabbia allo stesso tempo.

Lo guardo negli occhi,ecco che la rabbia viene spazzata via di nuovo.

Mi chiede perché fossi lì,gli rispondo di essermi trasferita in una nuova città che scopro essere la sua stessa città.

Mi faceva ridere ancora,come nessuno sapeva fare.

Dopo qualche ora e qualche passeggiata,mi dice che deve andarsene.

Ci salutiamo,questa volta lo saluto e non voglio staccargli la testa.

Però non ho avuto il coraggio di tenerlo lontano da me,tutta colpa di quel suo maledettissimo sguardo.

Mi aveva fottuto,un altra volta.

Succede sempre così,amo i suoi occhi.

Si,lo so mi sono fatta fregare da due cazzo di occhi.

Ma non sono semplici occhi,sono i suoi occhi,i suoi stupendi occhi.

Mistery Boy |Matteo Pelusi| Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora