Capitolo 3

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Sento bussare ripetutamente alla mia porta ma mi giro dall'altra parte senza rispondere, sono sicura che sia mio padre, ma sono troppo triste e arrabbiata per il fatto del trasloco, infondo poteva dirmelo anche prima così potevo trascorrere più tempo con le mie amiche. Dovrò chiamare Betty per fargli sapere la notizia, non l'ho fatto prima perché avevo bisogno di tempo per stare da sola a riflettere.
Sento la porta aprirsi e dei passi pesanti fare il loro ingresso nella mia stanza, non dico nulla, so già chi sia ma non dico nulla.
«Vado a prendere Alexander all'aeroporto» disse una voce fredda ma allo stesso tempo nella voce di mio padre notai un filo di tristezza.
«Ok» Risposi schiettamente a mio padre, avrei voluto non rispondergli così ma sono troppo arrabbiata per fare la "dolce figlioletta" che in una situazione simile fa ancora finta che non stia succedendo niente di che, sono stufa di far sempre finta di niente.
Sentii mio padre sospirare e uscire dalla stanza ormai sapendo che sarebbe stato inutile cercare di discutere ancora su questo fatto.
Mi alzai dal letto e decisi di mandare un messaggio a Betty dicendogli di vederci fra poco alla caffetteria vicino la nostra scuola e ne ricevetti immediatamente la conferma.
Aprii l'armadio e optai per dei jeans neri ed una felpa bianca della Pirex , riaggiustai i miei capelli spettinati in una coda, infilai le mie converse, presi la mia giacca e uscii di casa. Il freddo mi arrivò dritto in faccia e sentii il mio naso congelarsi, dannazione perché non ho preso la sciarpa? Fortunatamente la caffetteria non era molto lontana e sicuramente non sarei arrivata lì con il naso trasformato in un ghiacciolo. Passai davanti ai negozi ancora addobbati per le feste natalizie in fondo era ancora inizio gennaio però molto presto li avrebbero tolti, le vetrine erano piene di maglie, felpe e pantaloni davvero molto carini e sentii per la prima volta il desiderio di fare shopping, magari prima di partire sarei passata a comprare qualcosa.
Arrivo davanti alla caffetteria e svelta apro la porta ed entro al suo interno ,finalmente calore, avvisto Betty ad uno dei tavolini vicino al bancone e vado rapida verso di lei per poi sprofondare in uno di quei comodi divanetti.
«Wow hai una faccia» disse lei squadrandomi dalla testa ai piedi per capire cosa io abbia.
Sospirai e decisi di essere molto diretta con lei
«Ecco.. devo trasferirmi a San Francisco» dissi con un groppo in gola.
«Finiscila con questi stupidi scherzi Beatrix.» disse lei con voce severa guardandomi storto.
«Non sto scherzando Betty, lunedì devo partire.» dissi guardandola fisso negli occhi facendogli capire che non stavo affatto scherzando, anzi a dir la verità avrei voluto che questo fosse uno scherzo.
«Ma perché? Cazzo non puoi partire! Non c'è altra soluzione?» chiese lei «Se vieni da me e ti rinchiudo nell'armadio? Dai si può fare!» disse lei seria cercando di escogitare un piano, scoppiai a ridere perché lei non stava affatto scherzando, e non si rendeva conto di quanto facesse schifo il suo "geniale piano" come lo stava considerando lei.
«Non ridere sarebbe un'ottima idea questa!» disse lei fulminandomi con lo sguardo.
«Ti rendi conto di quanto faccia schifo il tuo piano?» dissi tra le risate poi continuai "Comunque no, non c'è soluzione ,mio padre ha degli affari lì e non sta via per poco tempo come succedeva fino ad ora, me lo ha detto fin da subito questa cosa. Ora è andato a prendere Alexander all'aeroporto partirà con noi, si è spostato lì con gli studi anche lui, e probabilmente starà più tempo a casa anche lui perché il college non è più tanto lontano come qui.» dissi e osservai che lei diventò rossa appena pronunciai il nome di mio fratello così continuai con uno sguardo incuriosito come per indagare su questa sua reazione
«Che c'è per caso ti piace mio fratello e mi sono persa qualcosa?»e vidi che diventò ancor più rossa di prima.
«COSAAA? No non mi piace Alexander figuriamoci» e iniziò a ridere nervosamente poi si girò subito verso il bancone «Ehi scusa puoi prendere l'ordine ?» disse chiamando il cameriere.
«Certo come no, ma chi vuoi prendere per il culo ricorda che sono sempre la tua migliore amica» dissi facendo un sorriso soddisfatto perché ormai avevo capito la situazione.
Un ragazzo alto con la carnagione olivastra arrivò e chiese gentilmente cosa desideravamo.
«Due cioccolate calde con la panna sopra» ordinai per entrambe io.
«Basta così?» chiese il ragazzo ed io annuii
Mi girai verso la mia amica e gli chiesi : «Quindi da quando mi nascondi questa cotta per mio fratello?»
Lei mi guardò roteando gli occhi «Beh veramente non è una vera cotta, è più che altro un'attrazione fisica ma anche mentale, sono attratta da tuo fratello da molto tempo diciamo da quando siamo cresciuti ma l'ho sempre considerato un amico con cui ho trascorso tutta la mia infanzia fino ad oggi, il fratello della mia migliore amica, solo che ultimamente questa attrazione è più forte, quando ci vediamo sulla webcam sembra tutto cambiare per me. E non solo sulla webcam ma anche quelle poche volte che ci incontriamo quando viene a Londra.» disse abbassando infine lo sguardo intimidita, wow ce ne vuole per vedere Betty timida, penso che ultimamente sta arrossendo troppo spesso.
«Cosa? Tu e mio fratello vi incontrate e vi vedete sulla webcam senza dirmi nulla? Siete degli stronzi!» dissi esattamente quando il cameriere di prima arrivò al nostro tavolo con la nostra cioccolata calda e mi guardò strano.
«Ora lo sai contenta? E smettila di alzare la voce in questo modo non si sa mai che qualcuno ti senta e tuo fratello scopra che ho una cotta per lui!» sussurrò lei
«Quindi hai ammesso che hai una cotta per lui» dissi soddisfatta per ciò che avevo appena sentito. Betty roteò gli occhi e non disse più nulla iniziando a sorseggiare la sua cioccolata calda mentre sul mio volto apparì un sorriso di vittoria.
«Togliti quel cavolo di sorriso dal volto e piuttosto trascorriamo questi ultimi momenti bene insieme pensando solo a noi due. Stavo pensando, domani sera Henry Jhonson rifà una di quelle mega feste nella sua villa potremmo andare con mio fratello David e i suoi amici Chriss e Banjamin,  ci portiamo con noi anche Abigal ,Serena e le altre sicuramente staranno già lì che ne dici?» disse lei con gli occhi che brillavano dal l'entusiasmo. Già Betty era una tipa che amava queste feste e queste avventure ,mentre io ,io le odiavo a morte.. Gente ubriaca, puzza di alcol, fumo, droga. Gente tutta sudata che balla per tutta la casa e che ti investe ogni 2 minuti e gente al piano di sopra che fanno sesso. Che schifo ,le odio con tutta me stessa queste feste.
«Non ci penso minimamente di andare!» dico schiettamente a Betty.
«E dai Bea non fare la santarellina, non ti succederà nulla nel caso ti stupreranno ci saranno i ragazzi che ti salveranno» disse lei seria e io la guardai storto
«E poi ti porteranno via per stuprarti loro ovviamente.» disse lei iniziando a ridere.
«Ti ringrazio immensamente per l'incoraggiamento, sei la migliore » le dissi guardandola storto.
«Su Bea starai con me, e se non ti piacerà David ti porterà a casa.» disse lei facendo quegli occhi da cucciolo bastonato a cui non ho mai saputo resistere.
«Ma non posso tornare troppo tardi a casa» le spiegai.
«Io ho casa libera i miei sono in vacanza, inoltre potrai parlare con tuo fratello può venire anche lui con noi!» disse lei con occhi sognanti come se mio fratello fosse un sosia di Leonardo di Caprio o un dio sceso dal cielo.
«Va bene potremo chiedercelo» dissi roteando gli occhi.
«Approposito domani vado con mio padre e Alexander al canile per comprare un cucciolo, vuoi venire? Potremo chiedercelo lì a mio fratello» le spiegai
«Un cucciolo? Alexander? Ovvio che ci sarò!» disse lei entusiasta. Cavolo ormai l'abbiamo persa, questa ragazza è cotta.
«Che ne dici se andiamo a fare un po' di shopping?» le chiesi, certo sembrava anche strano chiederlo, di solito erano loro che mi pregavano di andare a fare shopping. Betty quasi sputò il suo ultimo sorso di cioccolata e sgranò gli occhi.
«TU VUOI FARE SHOPPING ?!» ed annuii a questa sua domanda
«Muoviti alza quel tuo bel culo e andiamoci subito prima che tu cambi idea.» Sì alzò di scatto prese la sua roba e mi aspettò mentre io andai a pagare le cioccolate.
«Allora come mai? Cosa ti è preso? Devo ammettere che mi hai sorpresa ragazza!» disse lei ancora sorpresa da questa mia proposta.
«Ma nulla Betty, non ho nulla, semplicemente voglio comprare qualcosa prima di partire e ho visto in vetrina dei vestiti davvero molto carini.» feci spallucce dirigendomi verso l'uscita della caffetteria.
«Vestiti davvero carini... no questo è troppo, ti devo portare in pronto soccorso.» disse lei sgranando gli occhi
«Ma sei scema? Quando ti dirò che mi interessa un ragazzo farai un infarto o cosa?» le dissi roteando gli occhi.
«Se non ti porto dallo psicologo per vedere quale problema mentale hai, ti organizzerò direttamente le nozze. Dipende come mi gira.» disse lei mentre io scoppiai a ridere.
«Allora basta non iniziare a farti film mentali altrimenti dallo psicologo ti ci porto io.» le dissi ancora ridendo e lei mi seguì.
Arrivammo davanti ad un negozio ,nella vetrina mostrava dei maglioncini di vari colori con jeans di vari modelli.
«Entriamo qui» disse Betty ed entrò dentro al negozio, la seguii. Nel negozio c'era ancora quell'atmosfera natalizia, e della musica lenta e tranquilla accompagnava il tutto. Betty si diresse verso alcuni maglioncini, e ne prese uno dorato , io mi diressi verso dei jeans a vita alta e ne presi due paia con modelli differenti. Dopodiché acquistai due felpe e due magliette anche esse molto carine. Uscite da lì avevo a malapena due buste ,mentre Betty, beh Betty ne aveva 5 e diceva che erano ancora poche.
«Cavolo Bea mi aspettavo che avresti preso più cose.» disse delusa, probabilmente quando avevo detto "andiamo a fare shopping" si aspettava che acquistassi tutto il negozio.
«A me va bene così, sei sempre tu quella insoddisfatta.» gli dissi tranquillamente
«Shh stai zitta e vieni qui ,dobbiamo acquistare un vestito per domani sera.» Mi prese la mano e mi trascinò dentro ad un negozio di vestitini gonne e questa roba qui elegante.
«Scordatelo, non ci penso nemmeno ad indossare un vestito, già è tanto che venga a quella stupida festa.» le dissi, non avevo nessuna intenzione di andare a quella festa con un vestito.
«Tu indosserai eccome un vestito!!» Disse entusiasta mentre io volevo scappare via di lì.
«Guarda quel vestito dorato!» sclerò trascinandomi via con lei.
«È perfetto per me, lo adoro!» disse entusiasta con gli occhi che sembrava volessero uscire fuori dalle orbite.
«Sì ok, ma non stritolarmi la mano cazzo Betty!» Le strillai contro e feci per liberarmi dalla sua mano assassina, e finalmente lei mollò la presa.
«Vado a provarlo intanto tu guarda un vestito per te e poi lo proverai!» immagino che non avrò scampo neanche ora. Giro fra i vestiti di vari modelli, lunghezze, e colori e finalmente vedo qualcosa che potrebbe non dare troppo all'occhio. Un vestito lungo fino alle ginocchia ma non attillato, a mezze maniche di un colore lilla in vita era circondato da una cinturina fatta di perline. Decisi di prendere quello, non era nulla di troppo esagerato che potesse mettere in evidenza le mie forme, così lo presi e mi diressi a provarlo quando Betty uscì con un vestito dorato addosso, molto corto e senza spalline con delle catenelle che le cadevano delicatamente sui fianchi ,sembrava una star del cinema, e quel vestito metteva molto in evidenza tutto,ma lei era bellissima.
«Wow» dissi stupita, era tutto ciò che riuscivo a dire, rimasi decisamente senza parole, era magnifica.
«Sì lo so è magnifico, lo adoro.» disse, poi abbassò gli occhi sul vestito che avevo in mano e scoppiò a ridere
«Non dirmi che vuoi quello Bea, oh no no no, non esiste proprio, non andrai mai con quel vestito da vecchia, te lo impongo.» disse fra le risate e fece di no con la mano, come se fosse proibito indossare un vestito simile.
«Io lo trovo carino.» feci spallucce ,secondo me quel vestito era perfetto, non era magnifico come il suo ma andava bene così per me.
Me lo strappò dalle mani e lo andò a rimettere a posto.
«Aspetta due minuti » mi disse Betty e rientrò dentro per cambiarsi.
Io non capisco cosa ha di così male quel vestito, ora come ora ho paura di ciò che vorrà farmi acquistare Betty. Uscì con addosso i suoi jeans e il suo cappotto tenendo in mano il suo vestito dorato, mi fece segno di seguirla.
Betty mi portò davanti ad una fila di vestiti corti ,con e senza spalline, ne prese uno argentato con le spalline è il pezzo sopra fatto di pagliette argentate ,una fascia nera circondava la vita ed il pezzo sotto color argento ma senza pagliette. Era corto fino a metà coscia e molto attillato. Era un bel vestito tutto sommato ma se lo poteva anche scordare che avrei acquistato quello.
«Non ci penso minimamente di prenderlo, è troppo corto e troppo attillato.» le dissi schiettamente.
«Tieni lo vai a provare, senza obiezioni, o lo compri tu, oppure te lo acquisto io per te e lo indosserai alla festa.» e me lo mise davanti per prenderlo. Non allungai la mano per prenderlo, non lo avrei provato ne tantomeno acquistato, restai immobile a fissare sia lei che il vestito.
«Ah sì? La metti così? Bene.» e fece per andare alla cassa.
«No aspetta» mi misi davanti a lei e scocciata allungai la mano e presi quel fottuto vestito per andare a provarlo. Entrò a fatica, ma quando mi guardai allo specchio il risultato era magnifico, certo metteva troppo in evidenza il mio seno abbastanza grande lo devo ammettere e tondo visto che la scollatura era ampia, odiavo questo, lo facevo solo per la mia amica, metteva troppo in evidenza anche i fianchi e il mio lato b, no questo era troppo. Uscii fuori e guardai Betty che rimase a bocca aperta, stessa reazione che avevo avuto io, mi sentivo troppo in evidenza, troppo spogliata, non era da me.
«Non guardarmi così, non è da me, mi mette troppo in evidenza e sai che odio questa cosa, non posso provare qualcosa di più largo e meno scollato almeno?» la implorai con lo sguardo.
«Non se ne parla nemmeno, hai un corpo magnifico e almeno una volta nella vita bisogna metterlo in evidenza ,stai benissimo non ti preoccupare.» disse facendomi l'occhiolino.
Mi girai per andare a vestirmi delusa per non aver potuto acquistare un altro vestito.
Andai con Betty verso la cassa e pagammo i nostri vestiti dopodiché andammo a casa mia.

«Dove eri?» chiese mio padre dal salotto ed io e Betty andammo da lui.
«Ah ciao Betty» le disse mio padre con un sorriso e lei fece lo stesso con lui.
«Ero a fare shopping, pensavo di comprare qualcosa prima di partire.» le spiegai con un tono decisamente più dolce di prima e lo vidi sorridere.
«Domani sera c'è una festa e vorrei andarci con Betty magari verrà anche Alex con noi, verranno altre nostre amiche, il fratello di Betty e poi altri amici» feci un accenno a mio padre.
«Certo potrai andarci, nessun problema» disse senza obiettare.
Salii le scale con Betty e andai a bussare alla camera di mio fratello, per un momento vidi Betty immobile, ma poi mi seguì.
«Entraa!» urlò lui per farsi sentire ed io aprii la porta e corsi verso il suo letto morbido,adoravo troppo quel letto, non capisco perché non fa a cambio con il mio.
«Buonasera anche a te» disse Alex ironicamente visto che ero entrata e non lo avevo nemmeno salutato
«Sì ok ciao,ma voglio il tuo materasso ,facciamo a cambio!» dissi
«Ciao Betty» disse lui sorridendole dolcemente e lei lo salutò timidamente, è una cosa strana da vedere ma fino ad ora non avrei mai pensato che a lei potesse piacergli, certo mio fratello è un bel ragazzo, capelli biondo cenere ,carnagione non troppo chiara ,occhi verdi ed un fisico scolpito per via della palestra e del basket. Però è semplicemente strano vedere Betty cotta per Alexander.
Tossii attirando la loro attenzione
«Domani sera ci sarai anche tu alla festa di Henry?» chiesi ad Alexander
«Andrò con Julio, perché vorresti dire che verrai anche tu?» disse sbalordito
«Sì l'ho convinta a venire, la deve finire di fare la santarellina!» esclamò Betty. Eccola Betty Robinson è tornata fra noi!
«Ci sarà anche tuo fratello?» chiese Alex a Betty e lei annuí.
«Perfetto quindi possiamo andare tutti insieme!» esclamò Alex entusiasto.
«Cosa succede? Troppo entusiasmo nell'aria per una stupida festa!» dissi io guardandoli storto il che mi guardarono storto a loro volta.
«Beh io vado a casa, allora ci vediamo domani mattina per andare al canile giusto?» disse Betty facendomi l'occhiolino e salutò Alexander timidamente,
«Certo a domani » le dissi poi accompagnandola fuori.
«Ah Betty un'ultima volta, fai meno la timida quando stai con lui, è troppo strano vederti così giuro.» le dissi ,lei roteò gli occhi e si girò per andarsene mentre io scoppiai a ridere per la sua reazione. Ahh Betty Robinson, ormai abbiamo perso un soldato.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 28, 2017 ⏰

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