22. Famiglia e accordi

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Io e mio padre siamo ospiti di Edward da circa una settimana, siamo stati invitati qui per conoscere sua madre e i suoi fratelli con i loro rispettivi mariti.
Sua madre arriverà domani mattina, i suoi fratelli sono venute qui apposta per vedere me, credo che non abbiano molta stima di me.
Edward ha due sorelle e un fratello: Sophia, Grace e William.
Sophia è la maggiore, ha ventotto anni, è di una bellezza mozza fiato, ovviamente è più cresciuta rispetto il dipinto che vidi mesi fa. Ora i suoi capelli sono più scuri, non più biondo chiari ma biondo cenere, i suoi vispi occhi blu sono attenti e vigili.
Sembra gentile ed è una madre fenomenale, suo marito è Lord Patrick Doyle, conte di Doyle, ha forse tre anni in più di Sophia.
Dal breve resoconto che mi ha fatto Edward i due si sono sposati che avevano diciannove e ventidue anni.
Hanno cinque figli e ora è in attesa del sesto, i piccoletti si chiamano: Sophia, Dorothea, Patrick, Edward e Henrietta, hanno rispettivamente otto, sette, cinque, tre e un anno.
Sono stupendi e molto movimentati.
Grace e William sono fratelli gemelli e hanno ventidue anni, Grace è sposata da quattro anni con Lord James Morval, è un marchese.
I due hanno due figlie: Dorothea e Mary, hanno tre e un anno.
William invece è un soldato, al momento è un sottufficiale, non mi ricordo precisamente la sua carica.
I due gemelli sono simili, stessi occhi scuri e stessi capelli castani.
Fra i tre quello che più mi è sembrato meno restio nei miei confronti è stato William, si fa chiamare da tutti Billy e questo, da quello che mi dice Edward, la loro madre non lo sopporta proprio.
Non so se Sophia abbia avuto il tempo di formulare un'idea su di me dal momento che è decisamente impegnata, fra la gravidanza e cinque piccole pesti.
Grace invece è di pochissime parole ha una sguardo cupo, nonostante sia uguale a Billy esteriormente a livello caratteriale sono opposti.
Quindi la casa, o meglio il palazzo, è pieno di gente e bambini e come dicevo oggi conoscerò la mia futura suocera.
So che era molto legata a Lady Julia e sono sicura che non mi apprezzerà molto.
Sono molto agitata, lo ammetto, l'ho vista una sola volta di sfuggita in società e non me la ricordo neanche molto bene.
Sophia, suo marito e i bambini sono fuori con Grace, suo marito e i loro bambini, fanno un gran baccano e sembrano divertirsi, mentre io sono qui, in un salotto troppo grande, con l'ansia alle stelle.
Billy sta preparando i bagagli perché dovrà raggiungere il reggimento, quindi questa sera partirà.
Edward è seduto vicino a me mentre mio padre è su una poltrona con un sigaro.
"Stai tranquilla Lottie" mormora Edward sorridendomi.
Tolgo le mani dalla mia gonna e respiro, "Ci provo" mormoro io sospirando.
Lady Dorothea, sua madre, è arrivata da circa quattro ore ma è andata subito nelle sue stanze per riposarsi. Lei vive in un cottage, che poi è una bella villa, solo che è più piccola dei palazzi che questa famiglia possibile, situato nel Devonshire; trascorre lì i mesi da febbraio a settembre, normalmente partecipa alla stagione londinese sino a gennaio e poi si ritira nel suo rifugio.
Un rumore di tacchi mi riporta alla realtà, una donna imponente, da piccoli occhietti neri e dai capelli castani e grigi piomba nel salotto.
Ci alziamo tutti in piedi, io cerco di sorridere ma faccio solo una tremenda smorfia. "Iniziamo bene" penso io mordendomi il labbro per l'agitazione.
Edward le va incontro, le da un bacio sulla guancia e le dice: "Madre bentornata!"
"Grazie Edward" mormora lei sorridendo leggermente.
Forse è come Edward, sembra un po' burbera però poi ha un animo buono e solare.
"Vi ho già parlato di Charlotte e si suo padre il..." le lo interrompo: "So tutto, come non si può non sapere?"
Tutti ci sediamo.
"Quindi voi siete la famosa Charlotte" mormora lei arricciando le labbra, sembra pensierosa.
"Purtroppo vi conosco per quello che è capitato..." continua lei, il suo sguardo oscilla fra me e suo figlio.
"E vi ho già detto che è stata solo colpa mia" aggiunge Edward.
Lei sospira. "A parte quell'inconveniente, confido che ora tu abbia le idee chiare Edward. Sarà dura riappacificarmi con la famiglia della povera Julia."
"Idee chiarissime madre!" esclama lui sorridendo e prendendomi la mano, il contato improvviso mi fa sobbalzare, ho le mani dannatamente sudate e lui mi stringe le mani! Ma che gli dice il cervello?
"Non notare che ho le mani sudate... non notarlo..." penso io iniziano a innervosirmi.
Per fortuna o meno, non saprei, mio padre fa una smorfia e lui stacca la mano.
C'è da dire che Edward teme mio padre, lui gli ha fatto un discorso, non so cosa gli abbia detto decisamente ma credo che si sia spaventato abbastanza.
Mio padre mi ha detto che gli ha detto quello che gli ha detto per salvaguardarmi... dopo lo scandalo crede che sia meglio avvisare Edward del suo carattere irascibile e vendicativo.
"Siete carina però, devo dire che mio figlio non ha esagerato nel descrivervi."
Mi rilasso, mi trova carina, menomale.
"Però non basta essere carine" dice alzando le sopracciglia.
"Ovviamente" ecco cosa mi viene da dire... la prima parola stupida. Ansia maledetta! Balbetto come una stupida ragazzina, o forse sono una stupida ragazzina?
"Ora sarà tutto bello e magico, ma sapete che avete degli obblighi vero?" domanda lei.
"Certo che lo sa!" esclama mio padre irritandosi.
Lady Dorothea fa una smorfia, "Voglio ben vedere."
"So quali sono i miei obblighi Vostra Grazia" balbetto io con un filo di voce.
"Il fine di questo matrimonio è generare un erede."
Credo che Edward voglia sposarmi perché mi ama, lo so che è insolito al giorno d'oggi, i matrimoni d'amore sono rari.
Strabuzzo gli occhi.
"Madre non siamo ancora sposati, vi prego."
"Anzi, a proposito di nozze, avete in mente una data?" chiede lei.
"Fine settembre sembra l'ideale" dice mio padre spegnendo il suo sigaro.
"Perchè proprio settembre?" domanda lei.
"E' troppo presto?" domando io corrugando la fronte.
"Inizio settembre no?" continua lei.
"Oh no madre, e che una cara amica di Charlotte si sposa in quel periodo e vorrebbe..." sua madre interrompe il suo adorato figlio (ancora): "Capisco."
"E sia per fine settembre."
Sorrido ed Edward sorride assieme a me.
"Credo che dovremmo discutere di accordi per-matrimoniali, non trovate?" domanda lei guardando mio padre negli occhi.
"Ditemi quando Vostra Grazia" risponde mio padre alzando un sopracciglio, noto che non gli va molto a genio.
"Domani mattina?"
"Va bene Vostra Grazia."
"Edward presenzierai anche tu" aggiunge lei alzandosi in piedi, mio padre ed Edward si alzano anche loro "ora mi ritiro, devo prepararmi per la cena."
Fisso l'orologio perplessa, mancano due ore... ha usato una pessima scusa per congedarsi da noi.
"A dopo" dice inchinandosi e andandosene.
Mio padre ed Edward si siedono.
"E' andata bene, non trovate?" ci chiede lui.
Annuisco un po' scettica. "Sì" dice secco mio padre.
Ovviamente io non posso partecipare agli accordi, sono minorenne e mio padre farà le mie veci, Edward mi ha sempre detto che al di là di tutto il nostro matrimonio sarà fondato sull'amore... voglio crederci, anche se ho un po' paura.
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Ecco qui che subentra un nuovo personaggio: la madre di Edward. Che ne pensate? Prime impressioni?

Approfitto di questo capitolo per dire che appena finirò la storia correggerò tutto gli errori che ci sono in giro. Scusatemi se ne leggete troppi o se rendono la lettura poco piacevole. :( 

Lottie J. - La Storia Di Uno ScandaloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora