4. Una danza di troppo

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Per il compleanno di Lady Julia sono un po' in ansia e anche in imbarazzo, non la conosco molto bene e l'ultima volta che l'ho vista mi ha rovesciato il suo tè (bollente) addosso.
La mia cameriera sta diventando pazza, la capisco dai suoi occhi abbastanza furibondi.
"Riesci a stringere di più il corsetto?" domando io spazientita.
"Eh no, mi dispiace Onorevole Jarvis... più di così non posso e vi farete molto male, avete un bel vitino a vespa naturale, più di così vi uccido" dice lei portandosi le mani nei capelli.
Sbuffo sonoramente. "Prendi il vestito" dico io indicandolo col mento, lei annuisce e obbedisce.
Mi infila delicatamente il vestito, mi sta perfetto ed è aderente sulla vita al punto giusto. E' forse uno dei vestiti più belli che ho, di un bel rosa delicato con ornamenti in tulle bianco.
La scollatura è perfetta con una rosa puntata sul centro, è un abito all'ultima moda quindi questa è molto profonda e più quadrata del solito, i capelli anche, l'acconciatura è abbastanza complicata e mi duole un po' la testa ma è decisamente bellissima. "Uhm, manca qualcosa?" domando io mettendomi le scarpe.
"Profumo?" mi domanda la mia cameriera personale.
Annuisco e mi immerge in un costoso profumo francese.
"Gioielli" dico io andando vicino il mio portagioie.
Prendo dei semplici orecchi di perla bianca e anche un girocollo sempre in perle.
Mi guardo allo specchio e mi esamino.
"Siete bellissima signorina" mi dice lei.
"Grazie" dico io poco convinta.
"Fidatevi di me, oggi tutti gli occhi saranno su di voi!" esclama lei sorridendo di gioia.
Lady Julia si arrabbierebbe se una cosa del genere accadesse, il solo pensiero mi fa ridere.
Mi sistemo il fiocco in vita e scendo per le scale.
"Eccomi" dico io scendendo lentamente, cercando di non calpestare sul mio stesso vestito.
"Sei molto bella" mi dice mio padre sorridendo amabilmente.
"Concordo con nostro padre" dice Rob sorridendomi anche lui.
"Grazie" dico io facendo una smorfia.

"Sua signoria il visconte di Jarvis, Lord Jarvis e gli onorevoli George e Charlotte Jarvins" ci annuncia a gran voce il maestro di cerimonia, arrossisco di colpo quando tutti gli occhi sono verso di noi.
Lady Julia è raggiante in un abito bellissimo sui toni del rosso ed è sempre scortata dal suo fidanzato.
"Il carnet com'è messo?" mi domanda mio fratello mentre entriamo nel salone.
"Non molto pieno, mi hanno richiesto solo due danze..." mormoro io rabbuiandomi.
"Danziamo?" mi chiede.
"Certo" rispondo io sorridendo.
"Prima andiamo a fare gli auguri a Lady Julia e poi danziamo il prossimo ballo" dice lui velocemente scortandomi verso la festeggiata.
"Buonasera" ci dice lei sorridendo. Il sorriso sembra sincero e i diamanti che indossa sembrano così costosi.
"Buonasera" mormora il suo fidanzato.
"Buon compleanno milady" dico io sorridendo.
"Grazie signorina" mormora lei sorridendo, poi passa e guardare mio fratello molto intensamente coi suoi occhietti.
"Auguri milady" dice Rob in tono abbastanza distaccato, i suoi occhi vagano ovunque, percepisco la tua agitazione e la sua rabbia, mio fratello è una persona abbastanza rancorosa.
"Grazie" dice lei facendo una smorfia contrariata.
"Spero che la festa possa essere di vostro gradimento..." dice Lady Julia stringendo forte il braccio di Lord Edward appena nota che ci scambiamo un semplice sguardo.
"Danziamo?" mi chiede Rob.
Prima che possa rispondere mi trascina via da quella coppia. "Potevi darmi il tempo di rispondere!" esclamo io arrabbiata cercando di seguire il ritmo di mio fratello.

"Non la sopporto quella Lady Julia, è la persona più falsa di questo mondo ed è viziata!" sputa lui acido.
Non ha tutti i torti. "Sì ma trattieniti, siamo a casa sua" dico io alzando un sopracciglio.
Lui annuisce.
"La prossima danza l'ho promessa ad una certa Lady Frances, è figlia del conte Foxish." Ecco un'altra delle belle fanciulle.
"Uhm, non ce l'ho molto presente" dico io facendo una riverenza a mio fratello dal momento che la danza è terminata.
Lui mi scorta fuori dalla pista da ballo. "E' lei" e me la indica.
"Carina" dico io sorridendo.
"Ovvio... a dopo" dice lui allontanandosi da me.
Mi guardo intorno e fisso il mio carnet... è triste con solo due nomi, Sir Michael Leroy e Lord Reed, due giovanotti di uno o due anni in più di mio fratello, amici della mia famiglia da molto tempo. Al primo ho promesso il quinto ballo della serata e al secondo ho promesso la terza danza della serata, quindi quella dopo di questa.
Ad un tratto mi volto, sentendomi fissata e noto che alle mie spalle vi è Lady Julia assieme ad un uomo di bell'aspetto, i due parlano e mi fissano, appena noto che mi sono accorta di loro la prima mi sorride e il secondo abbassa lievemente il viso, come se volesse salutarmi. E' un bel giovane, dai capelli dorati e dagli occhi cerulei. Sembra solare e simpatico.
Imbarazzata faccio un piccolo sorriso e mi allontano da lì andando a prendere qualcosa da bere.
Mi avvicino presso un grande tavolo e prendo un bicchiere di vino bianco, prosecco o champagne, non saprei anche se dal sapore sembra il terzo, non bevo molto e l'esperto è mio padre, dal sapore è molto buono.
"Vi annoiate?" mi domanda Lord Edward cogliendomi di sorpresa.
"Io? No" rispondo sorridendo.
"Pensavo di sì" dice lui terminando la sua bevanda dal colorito ambrato e poggiando il bicchiere. "A vostro fratello non piace Julia vero?" mi domanda lui.
Divento paonazza. Cosa gli dovrei dire?
"Come?" domando io. "No, cosa dite mai?"
"Lei sembra strana, un po' altezzosa, ma quando la si conosce è veramente buona e gentile" spiega lui. "Io la conosco da sempre, praticamente da ventuno anni, ed è una brava persona... vi prego non fermatevi alle apparenze."
"Non ci fermiamo alle apparenze" lo rassicuro io sorridendo.
"Siamo fidanzati ormai da... a dire il vero non lo so, tanto tempo, le ho chiesto di sposarla giusto un anno fa, dal momento che la madre voleva che lei avesse ventun anni quando si sarebbe sposata, e lei non è mai stata così con me e io penso di conoscerla abbastanza bene insomma..."
"Non ne dubito milord" dico io confusa.
Fa un sospiro. "Forse e anche lei che è stata cresciuta in questo modo ma ve ne prego datele una possibilità, non ha amiche qui in società e voi penso che le andate a genio."
Dove vuole andare a parare? Io non credo di andarle a genio, anzi.
Abbasso lo sguardo pensierosa, non capisco i suoi giri di parole. "Se dovremmo diventare amiche accadrà" dico io sbrigativamente.
Lui mi sorride. "Certo" mormora lui.
"Signorina Charlotte" sento una voce alle mie spalle e sia io che il duca ci voltiamo.
"Lord Reed" mormoro io. Mi ero dimenticata di lui.
Lord Edward si umetta le labbra. "Permettete?" mi domanda prendendo il carnet, io annuisco. Sbrigativamente firma il quarto e il sesto ballo.
Arrossisco. Galante devo dire, penso io alzando un sopracciglio.
Lord Reed sembra confuso ma mi porge il braccio, "Vostra Grazia" dice lui congedandosi.
Lord Edward abbassa il capo e io e Lord Reed ci allontaniamo da lui.
Lord Reed non ha fatto altro che rimanere zitto per tutta la danza, purtroppo lui è un uomo abbastanza timido e non parla molto.
Mi ha gentilmente scortata fuori dalla pista da ballo e non ho fatto in tempo a guardarmi in torno che subito è piombato davanti a me il duca.
"Eccovi, non finiva più!" esclama lui offrendomi il braccio.
Mi sento lievemente a disagio e anche osservata... ma in fin dei conti sono solo due danze, nessuno può pensar male, no?
Titubante appoggio la mia esile mano sul suo braccio e una scossa mi percorre la schiena.
La solita sensazione allo stomaco mi invade... è strana questa sensazione, sembra benessere quasi... e serenità.
"Fra dieci minuti inizierà il prossimo ballo. Sarà una polka. Vi piace la polka?"
"Sì la trovo... divertente" rispondo io ridendo leggermente.
"Concordo con voi" mi dice lui ammiccando un leggero sorriso.
Sono imbarazzato e il che è strano, il primo giorno che lo avevo conosciuto non mi sentivo così.
"A cosa pensate?" mi domanda lui curioso.
"Al giorno che vi ho conosciuto" rispondo io.
Lui lentamente inizia a condurmi in centro alla sala, percepisco su di noi lo sguardo di Lady Julia ma voglio ignorare quella sensazione strana.
"Non c'era questo spettrale imbarazzo" continuo io.
"Sapete perché?" mi domanda lui. La musica intanto inizia a suonare e iniziamo il nostro ballo.
"Credo di sì... ma ditemi che ne pensate voi" rispondo io cercando di non essere goffa.
"Eravamo meno condizionati dai nostri titoli forse" risponde.
"Concordo" dico io.
"La vostra fidanzata è davvero fortunata" dico io di getto e con una nota di invidia.
"Dite?" mi domanda lui cercando di nascondere la sorpresa.
Annuisco. "Poi è anche molto bella, oggi è particolarmente raggiante."
"Già" dice lui sintetico. "Ma non dite ciò cercando di sminuirvi ve ne prego, voi siete altrettanto bella."
Arrossisco. Mi ha fatto un complimento. "Oh, grazie" dico io cercando di non balbettare e di non apparire stupida e oca.
"Comunque - mormoro io cercando di cambiare argomento - oggi sembra felice la vostra fidanzata, poi devo ammettere che quei diamanti le donano così tanto."
Fa un piccolo sorriso. "Sono felice di sentirlo, glieli ho regalati io."
Diamanti dal proprio fidanzato? Accidenti! Sono stupefatta e si nota.
Fa una smorfia confusa in risposta alla mia espressione.
"Bel regalo" balbetto io.
"Siete sorpresa" mi ammonisce lui.
"Non lo nego e non lo posso nascondere" dico io ridendo nervosamente.
"Non li ha mai indossati, solo oggi dopo forse tanto tempo che gli li avevo regalati... penso che non le piacciano." Osserva lui tristemente.
"Ma no, non dite così" dico io cercando di sollevarlo.
"Ha gusti difficili." Dice ridendo.
"Be' quei diamanti sono spettacolari, senza ombra di dubbio."
Lui mi sorride. "E voi lo siete altrettanto" dice guardandomi negli occhi.
Inizio a sbattere le palpebre molto velocemente in preda l'agitazione. Prima che posso rispondere la danza termina, lui fa un inchino e sparisce dalla mia vista.
Perché è sempre così strano? E' come un enigma.
Arrivata la sesta danza nel più totale silenzio l'abbiamo iniziata, sento su di noi lo sguardo di tutti, compreso quello di Lady Julia e percepisco anche la sua irritazione, il suo volto è contrato e stupito.
Dopo le parole che mi ha detto mi sento sempre più turbata, il mio cuore batte all'impazzata, le mie gote sono sempre più rosa e i miei occhi brillano.
Lui nota il mio mutamento, lo so, poi è così evidente e lui non lascia trasparire nulla.
La sua mano stringe forte la mia mentre l'altra è salda sulla mia vita e le note del valzer rimbombano nelle nostre teste.
Siamo faccia a faccia, occhi blu in occhi verdi e i suoi occhi sembrano leggermi dentro, sono quasi senza fiato.
La distanza tra noi è veramente poca, il che è sconveniente, ma lui mi tiene stretta e vicina a lui, sento il suo forte profumo che mi invade le narici e il suo calore.
Ad un tratto, verso gli ultimi giri di valzer, la sua presa si fa più salda e quasi arrossisco dallo stupore.
Dentro di me desidero che questa danza non finisca mai più.
La danza a malincuore termina, inchino e riverenza, lui mi porge il braccio per scortarmi fuori dalla pista, c'è qualcosa fra noi, l'ho sentita per tutto e il tempo e penso che molti l'abbiano capito.
Guardo Lady Julia negli occhi, i suoi occhi sono velati, sospiro e socchiudo gli occhi, "Che ho fatto?" penso.
Appena siamo fuori dalla pista tolgo la mia mano dal braccio dell'uomo e mi allontano da lui senza neanche guardarlo in viso.
Mio fratello mi prende il braccio e mi obbliga a girarmi. "Che c'è?" sbotto io.
"Lottie che sta succedendo?" mi domanda lui.
Sono confusa, faccio una smorfia, apro la bocca come per parlare ma non esce nulla. Niente. La richiudo e abbasso lo sguardo, sento gli occhi pungere forte. "Non piangere qui" mi dice lui attirandomi a sé, siamo abbastanza isolati e nessuno può vederci.
"Sei turbata, si nota... vuoi sederti un attimo?" mi domanda.
Faccio segno di no col volto e provo a cacciare indietro le lacrime. Un respiro profondo e mi stacco da Rob.
"Io non so che cosa sta succedendo, ho solo danzato con lui" mormoro io confusa.
"Due volte" aggiunge lui.
"Sono concesse due volte con un uomo."
"Lo so ma... la seconda volta... non lo so ma qualcuno ha notato che c'era qualcosa. Tutti vi guardavano e parlavano... parlavano tanto. Lottie lui è fidanzato."
"Lo so" dico io acida.
Lui sospira. "Lo so che lo sai..." mormora con un filo di voce, sembra stanco.
"Che ore sono?" domando io.
"Le dieci e mezza passate..." mi risponde lui osservando il suo orologio da taschino.
"E' troppo presto per tornare a casa" osservo io.
"Se vuoi andare possiamo."
"No, poi sembra che ho qualcosa da nascondere non trovi?" domando io sedendomi su un sofà in una stanza limitrofa il salone, occupata solo da qualche donna senza cavaliere.
"Hai ragione, giusto" mi risponde lui. "Adesso devo andare, ho promesso il prossimo ballo ad una signorina... tu stai qui?"
"Sì" Dico sintetica io, non voglio vedere nessuno.
Rimango ferma nella stessa posizione immersa nei miei pensieri fino a quando non si presenta davanti a me Lady Julia, ha un'espressione seria, ed è accompagnata dal giovanotto biondo di prima.
"Onorevole Charlotte, posso presentarvi mio cugino?" mi chiede ammiccando un lieve sorriso.
Io imbarazzata sorrido e fisso il giovane il quale mi sfoggia un sorriso molto bello e caloroso. "Ma certo" mormoro io.
"Lord Leeds lei è l'onorevole Charlotte Jarvins. Signorina Charlotte lui è Lord Leeds" dice lei sbrigativamente.
"E' un piacere conoscervi" mormora lui.
"Il piacere è tutto mio" dico io sorridendo gentilmente.
Lady Julia si congeda e lui si siede vicino a me, "Il mio nome è Samuel, mio padre, lo zio di Julia, è un conte, il mio titolo di cortesia è di visconte di Leeds." Mi spiega lui.
Io sorrido. "Quindi voi e Lady Julia siete cugini?" domando io per tenere viva la conversazione.
Lui annuisce. "Abbiamo pochi anni di differenza, siamo cresciuti praticamente insieme."
Dopo due minuti di silenzio lui mi confessa: "Volevo tanto conoscervi, vorrei tanto poter danzare con voi... se me lo concedete ovvio."
Io sospiro. "Il prossimo, ve ne prego" continua lui con gli occhi cerulei che brillano speranzosi.
"Va bene" dico io dopo un attimo di esitazione.
"Grazie" mormora lui sorridendo e io ricambio il suo dolce sorriso.
Lord Leeds è tutto l'opposto di sua cugina, è solare, è vivace, durante il ballo abbiamo conversato parecchio e l'ho conosciuto meglio. Mi domando come possa esserci un vincolo di parentela fra lei e lui.
Durante la danza ho avvertito lo sguardo di Sua Grazia, ma ho preferito ignorarlo e non cercarlo fra la folla.
Io e Rob ci siamo congedati dalla festa per le undici e mezza. Non dimenticherò mai lo sguardo del duca su di me e su Lord Leeds, leggevo dello sconforto nel suo sguardo, mi ha ferita.

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Nell'epoca vittoriana danzare 2 volte con un uomo era concesso, però significava che fra i due vi era un certo legame sentimentale, specialmente se vi erano più di 2 danze o se queste erano di fila, era come dire alla società che fra i 2 vi era qualcosa.

Scusatemi per gli errori ortografici, il prossimo capitolo arriverà o lunedì o martedì. Un abbraccio!

Lottie J. - La Storia Di Uno ScandaloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora