31 dicembre 2014, 03:12 am
occhi assonnati, bruciore alla gola, pensieri tristi
1-800-273-8255
"hey, sono harry e stai chiamando la linea telefonica per suicidi"
lei prese un grande respiro come se fosse disturbata dall'aria ramata
"hey harry, sono lauren"
"hey lauren, stai facendo qualcosa di bello questa sera? è capodanno dopotutto."
credeva davvero che qualcuno che chiamava all'assistenza telefonica per suicidi alle 3 del mattino stesse facendo qualcosa di bello a capodanno? lei se lo chiese. o lui stava tentando di dissuadermi da quello che sto per fare?
"lo sai, sto solo cercando di uccidermi, tutto qui." lei disse sarcasticamente, cercando di scacciare via le lacrime mentre batteva le palpebre. lei rise come se fosse la cosa più divertente che avesse mai sentito, o forse, pensò, la vodka la faceva ridere così tanto.
"perché?" lui chiese, quando lei aveva appena acceso una sigaretta.
"perché la vita non ha più senso, non capisci?" gli aveva urlato contro.
improvvisamente si sentì molto arrabbiata, come se lui le avesse detto qualcosa che le aveva fatto male. ma li sapeva che era colpa sua, era sempre colpa sua."stai dicendo questo a te stessa? vorresti questo? perché la vita dovrebbe far schifo? pensa alle gocce di pioggia sul tuo viso. il colore del cielo, al cinguettio degli uccelli, al rumore del vortico del mare, al sentire la sabbia che scivola dalle tue dita."
lei singhiozzò e le lacrime caddero sul suo viso pallido
"la vita ha senso, lauren, sei tu che hai dimenticato come si respira."
e appena riagganciò, realizzò chi era l'unica persona che poteva salvarla,
era sé stessa.
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suicide hotline » hes [ita]
Fanficdove lui la aiuta a trovare di nuovo sé stessa. © lighter, traduzione dall'inglese all'italiano di satansbabv.