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Baekhyun quella mattina non andò a scuola. Stava annegando nel suo desiderio di morte. Il ragazzo era così tanto stufo di soffrire, di provare quel vuoto. Tutti pensavano che lui fosse forte, indipendente e cinico, ma la realtà era ben diversa. Il ragazzo era steso sul suo letto, con uno sguardo vuoto, provava così tanto disgusto per se stesso. Così tanto odio verso lo specchio, Baekhyun si alzò dalla sua comoda postazione per dirigersi verso  bagno, aprì la porta ed entrò per osservarsi allo specchio. Si guardò molto attentamente per poi allontanarsi, tornò nella sua stanza e successivamente si avvicinò al comodino per poi aprire il primo cassetto. Aprì il suo diario e sfogliando le pagine ne cadde un piccolo pezzo di metallo, la migliore amica di Baekhyun. Prese quell'oggetto appuntito per poi rigirarselo tra le piccole dita, non voleva farlo ma il suo corpo lo desiderava. Alzò di poco la maglietta che indossava, portò l'oggetto metallico lungo il suo fianco dove già si trovavano vecchie cicatrici , come il resto del suo corpo dopotutto. Iniziò a incidere sulla sua pelle candida dei piccoli graffi, dalle sue labbra uscivano piccolo mugolii di dolore, ma si sentiva bene, sentendo il sangue che fuoriusciva dalle ferite, si sentiva meravigliosamente quando iniziavano a bruciare. Baekhyun si lasciò scivolare lentamente sul pavimento, guardando come il proprio sangue macchiasse le mattonelle bianche, sentendosi estremamente soddisfatto vedendo come si stesse autodistruggendo, lentamente, come una dolce agonia.

Chanyeol quella mattina si era alzato presto, si preparò per andare a scuola, fece colazione e poi uscii di casa. Per strada prese il suo cellulare, infilò gli auricolari è fece partire la sua canzone preferita, ovvero, Broken Home. Ascoltava quella canzone con una nota di tristezza dipinta sul volto, quella canzone l'aveva aiutato a superare il divorzio dei suoi genitori. Arrivato davanti al cancello della sua scuola iniziò a guardarsi in giro alla ricerca di Baekhyun. Non fece in tempo a controllare tutta la massa di adolescenti che sentì qualcuno saltargli sulla schiena.
"Hey Dumbo!"
Chanyeol si scrollò il suo amico di dosso e si girò con un enorme sorriso stampato in volto.
"Heyla Jongin! Come va con il tuo amato Kyungsoo?"
Il ragazzo dalla pelle ambrata gli tappò la bocca siccome il gigante di fronte a lui stava urlando ai quattro venti la sua cotta epocale per il ragazzo dalle labbra a cuore.
"Vuoi fare un po' di silenzio cavolo ! Comunque gli ho chiesto di uscire"
Chanyeol rimase colpito dall'affermazione del biondo di fronte a lui, e rise anche di gusto quando vide le goti dell'altro diventare rosse quando Kyungsoo passò davanti a loro facendo un cenno di saluto con la testa rivolto a Jongin.
"A quanto pare qualcuno ha un appuntamento"
Chanyeol sorrise al più basso dandogli poi una piccola pacca sulla spalla in segno di incoraggiamento. La campanella suonò e i due amici entrarono nell'edificio. Dopo quattro ore interminabili di lezione , era finalmente giunta la pausa pranzo. Il gigante andò a sedersi al solito tavolo con i suoi amici, una volta seduto iniziò a guardarsi in giro alla ricerca di Baekhyun, per poi preoccuparsi non vedendolo seduto al suo solito tavolo, decise così di andarlo a trovare finite le lezioni. Dopo ore interminabili finalmente la campanella suonò. Una volta che tutti gli studenti furono fuori, Chanyeol iniziò a correre spedito verso la casa di Baekhyun. Una volta arrivato davanti la porta dell'abitazione del ragazzo più basso Chanyeol iniziò a bussare con insistenza.



Baekhyun si alzò dal pavimento, dopo aver ripreso conoscenza , ripulì il guaio che aveva combinato ed andò a farsi la doccia per eliminare le tracce di sangue secco dal suo corpo. Fu esattamente dopo essersi rivestito che sentì bussare al campanello con insistenza. Scese le scale di corsa pensando che fosse sua madre che tornava dal lavoro, ma quando aprì la porta si rese conto che quella figura non era quella bassa e minuta della donna, ma bensì quella di un ragazzo alto dalle orecchie enormi. Il più basso strabuzza gli occhi a quella vista e non può fare a meno di domandarsi come cavolo faccia Park Chanyeol a sapere dove abitasse.
"Che diamine ci fai qui?! Come fai a sapere dove abito?!"
Il ragazzo dalle orecchie a sventola non perse tempo nel rispondergli.
"Abito di fronte casa tua da due anni ormai"
Baekyun assimilò quell'informazione e si calmo visibilmente.
"Allora cosa sei venuto a fare qui?"
Chanyeol si morse le labbra in segno di agitazione per la domanda che stava per porgere al ragazzo più basso di lui.
"Come mai non sei venuto a scuola ?"
Il ragazzo più grande rimase interdetto a quella domanda, perché cavolo gli interessava così tanto? A nessuno importa di lui.
"Saranno un po' affari miei"
Il ragazzo più piccolo si avvicinò lentamente a lui e con molta cautela prese un suo polso e alzò leggermente le maniche. Baekhyun cercava con tutto se stesso di liberarsi dalla presa così ferrea di Chanyeol senza risultato. Fu allora che il ragazzo davanti a lui fece una cosa strana, dopo aver finito di alzare la manica della sua felpa , Chanyeol  iniziò ad accarezzare tutte le sue piccole cicatrici, sentendone al tatto tutti i piccoli rilievi che si erano creati.
"Ti fanno male?"
Baekhyun non sapendo cosa rispondere rimase in silenzio ammirando il viso dell'altro. Quando poi disse una frase che fece fermare il cuore del più basso per alcuni secondi.

"Ti salverò dall'oblio Baekhyun".


Si sono ancora qui. Ewww ho provato a fare un capitolo diverso dal solito. Fa schifo lo so , ma spero che comunque a qualcuno possa piacere. Se potete fatemi sapere cosa ne pensate.

               -Holly

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