Quella mattina mi svegliai presto,scesi dal letto e scostai le tende della finestra,era primavera e la natura era rigogliosa ,gli alberi erano ricoperti di fiori e di frutti,aprii la finestra e respirai l'aria fresca che mi mise subito di buon umore ,mi vestii con dei pantaloni attillati e una corpetto a cuore ,erano entrambi marroni con rifiniture bianche e viola ,misi i miei stivali preferiti e un lungo mantello poi presi la spada e uscii di casa senza far rumore per non svegliare mia nonna che russava talmente tanto che si sentiva fino in cucina dove poco prima avevo fatto colazione.
Andai in giardino e mangiai una delle mele del frutteto,era rosa e quando la morsi il succo viola mi colò sul mento,era anche troppo dolce per i miei gusti così la lanciai a Dyamon che la prese al volo con un balzo e la divorò velocemente per poi andare a prendersene un'altra staccando un'intero ramo dell'albero.
Risi nel vederlo, a volte era davvero buffo.
Presi la sella che era appoggiata alla staccionata del portico di casa e la misi sopra a Dyamon legandone i lacci e chiudendo le cinghie,era di cuoio nero con incastonate pietre viola e blu contornati da ghirigori cuciti con uno spesso filo anch'esso di cuoio e aveva dei pendenti in argento lungo i bordi.
Accarezzai il muso del Rakon e lui fece uscire uno sbuffo di vapore freddo dalle larghe narici creando una nuvoletta, poi gli salii in groppa e volammo in direzione monte più alto dell'isola per raggiungere un tempio diverso da quello dove mi allenavo di solito.
Qualche giorno prima avevo trovato dei libri nascosti sotto un'asse scricchiolante della camera della nonna mentre spolveravo con una vecchia scopa e in uno di essi si narrava di un tempio nascosto proprio nella nostra isola e ne era indicata la posizione.
Quella donna aveva libri ovunque,pensai.Spronai il Rakon e prendemmo il volo, il vento mi faceva ondeggiare i capelli ,mi ghiacciava il volto e le mani aggrappate a due lunghe corna di Dyamon ma non mi dava fastidio dato che ormai ne ero abituata.
Quando arrivammo mi fermai vicino all'entrata, era un tempio costruito dentro a una grotta, l'esterno era povero di particolari,molto semplice,formato da due colonne laterali scolpite nella roccia e sopra un frontone con al centro la testa di un drago con le fauci aperte da cui usciva una lingua biforcuta e sotto di esso c'era scritto in piccolo "Isdral".
Aprii il portone d'ingresso che era in marmo bianco con due maniglioni di pietra ,percorsi un lungo corridoio dai muri alti e archivoltati ricoperti di pietre trasparenti che uscivano come aculei ed era illuminato da delle fiaccole di fuoco blu ,poi arrivai in una sala ottagonale circondata da colonne rigate sopra alti basamenti e aventi capitelli a forma di ali di drago .
Fra una colonna e l'altra vi erano grandi archi d'oro con affreschi che rappresentavano scene di guerra , in alto si ergeva una cupola con statue di draghi marmorei che mi fissavano e dal centro di essa scendeva un lampadario enorme ricoperti di cristallo.
Al centro del tempio c'era un altare di pietra grigia con sopra la statua di una figura alata con un occhio solo e l'altro coperto da una benda ,teneva con le zampe ferine una spada piantata in un masso.
Sui piedi della statua c'era una scritta...Ivi giace colui che da Isdral discese
e il potere con gloria riprese.Era la salma del valoroso guerriero che i dipinti intorno a me rappresentavano, il tempio era probabilmente dedicato a lui ,
Guardai quelle opere e notai che nel primo il guerriero aveva in mano un ciondolo con incastonata una pietra, nel secondo la indossava e nel terzo era rappresentato con alle spalle il suo drago da una parte e un essere alato simile a quello della statua dall'altra,era nero con occhi bianchi e il corpo rigato da disegni dalle forme contorte.
Nell'ultimo dipinto il guerriero che ora aveva gli occhi come quelli dell'essere e gli stessi disegni sul corpo,sconfiggeva il nemico.
Nel libro che avevo letto si diceva che Isdral era una divinità della guerra e che il ciondolo donava a chi lo indossava una parte dei suoi poteri divini.Lo volevo.
Con forza spinsi la lastra di pietra che chiudeva l'altare facendo alzare molta polvere.
Guardai dentro e vidi uno scheletro con ancora i capelli attaccati ed ebbi un brivido di ribrezzo, tra le mani incrociate vi era il ciondolo che era rappresentato negli affreschi, era tenuto stretto come se il defunto non lo volesse lasciare e dovetti rompere le ossa delle dita per prenderlo.
Lo guardai attentamente ,era molto bello e la pietra era incastonata in un drago perlaceo.Lo misi al collo e appena lo indossai sentii una voce nella mia testa.
-Perchè avete destato il mio sonno principessa di luce?-
- chi sei? Come fai a essere nella mia testa?-
-sono Isdral Dio della guerra e ora che indossi il ciondolo con il mio occhio di pietra saremo una cosa sola e ti guiderò per renderti vincitrice e portarti alla gloria degna di un guerriero-
-come fai a sapere che sono una principessa?-
-lo sento dal tuo sangue- disse con una risatina che mi angosciò parecchio.
-e come potresti aiutarmi?-
-potrai usare una parte dei miei poteri-
-Mi puoi quindi aiutare a riprendere il mio trono?-
-Si mia principessa ,quando mi chiamerete sarò con voi ma in cambio quando morirete la vostra anima sarà mia,accettate o rifiutate?-
-Accetto- dissi sicura.Avere in aiuto una divinità mi rese decisamente molto più tranquilla,era stata pura fotuna trovare quel libro nascosto e non so cosa avrei fatto senza di esso.
Il lato negativo era che alla mia morte la mia anima sarebbe stata sua ma non mi importava granchè visto che mi interessava solo vendicarmi poi sarei stata soddisfatta e non mi interessava altro.Il mio scopo era infatti diventare più forte possibile,invincibile, per sconfiggere il mostro che ha ucciso i miei genitori.
Da anni stavo architettando il mio piano e lo avrei portato a termine con determinazione.Uscii dal tempio, Dyamon mi stava aspettando sdraiato comodamente che muoveva la coda su e giù , era molto pigro e per lui qualsiasi occasione era buona per fare un pisolino.
Quando arrivai aprì gli occhi e mi guardò con aria sospetta, aveva capito che ero cambiata da quando ero entrata nel tempio, la mia aura era doppia come se fossimo due esseri in un corpo solo e forse era così e sentii il ghigno di Isdral nella mia testa.Tornammo a casa e nascosi il ciondolo dentro la maglia affinchè la nonna non se ne accorgesse,non volevo farla preoccupare per niente.
Pranzammo e nessuna delle due parlava, poi interruppi il silenzio.
-Domani parto,ho già preparato la sacca con vestiti,vivande e monete-
- Sta attenta e non fidarti di nessuno, gli abitanti di Wer sono meschini e il fatto che tu sia del regno di luce e per di più donna renderà le cose molto difficili-
-Tranquilla nonna,so difendermi e sono molto forte, oscurerò la mia aura e poi ho Dyamon a proteggermi.-
- Domani ti spiegherò il percorso che dovrai fare...mi mancherai tantissimo-disse e le uscì una lacrima che cadde sul tavolo di legno scuro,si alzò e andò in camera sua a prendere una vecchia pergamena,me la porse e osservai attentamente la mappa disegnata su di essa.
Anche a me sarebbe mancata ma non potevo starmene a casa ,dovevo vendicare i miei genitori.Scusate se sono capitoli molto corti ma è per aggiornare più spesso.
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Regina di due regni-Crystal
FantasyCrystal vive in un regno incantato, orfana di entrambi i genitori uccisi da suo nonno ,il re di quell'oscuro regno ,per motivi politici. Vive con sua nonna che la aiuta ad accrescere i suoi poteri affinchè possa vendicare i suoi genitori. Partirà...