Avviso- ho ricontrollato i capitoli precedenti e ho aggiunto delle cose per migliorarli.
Avevo appena finito di fare colazione,una squisita torta alle fragole e al solo pensiero che sarebbe stata l'ultima mi salirono le lacrime ma le trattenni.
Una volta che sarei partita,non sarei più stata al sicuro ,me la sarei dovuta cavare da sola e non sapevo quanto tempo sarei stata via,mi preoccupava molto lasciare da sola mia nonna nonostante fosse abbastanza forte per difendersi.
Andai a cambiarmi , mi tolsi la vestaglia da notte e la misi nella sacca da viaggio insieme alle altre cose: qualche maglia ,pantaloni, intimo ,monete ,un po' di cibo e armi,armi e ancora armi che comprendevano pugnali asce frecce e coltelli.
Mi vestii con dei pantaloni attillati di pelle nera, un top di pelle da cui partivano due strisce che mi fasciavano il ventre e dalle spalle una specie di armatura che mi copriva le braccia ,poi presi un grande mantello nero con cappuccio e lo allacciai alla base del collo.Sellai Dyamon e sulla groppa misi la sacca che legai al retro della sella controllando che fosse ben salda.
La nonna mi raggiunse e mi strinse in un abbraccio interminabile,mi faceva sentire al sicuro e protetta e inspirai il suo dolce profumo di fiori,quasi non volevamo staccarci consapevoli che sarebbe passato tanto tempo prima di potersi rivedere.
-Un giorno ci potremo abbracciare di nuovo,so che ce la farai ,devi farcela-disse mentre salivo su Dyamon e mi salutò.Avevo passato la notte a studiare la mappa e presi la direzione che mi avrebbe portata vicino al primo paese in cui mi sarei fermata , per raggiungerlo ci avrei messo qualche giorno .
Dopo quasi un'intera giornata di volo non sentivo più le gambe a stare nella stessa posizione, e avevo freddo nonostante il mantello.
Volavo nel buio totale circondata da piccole stelle, in lontanaza si vedevano delle galassie .
Decisi di dormire un po' stendendomi sul dorso di Dyamon ,sapeva la strada quanto me e mi affidai a lui.Uno sbuffo vicino alla mia faccia mi svegliò, era Dyamon che mi guardava.
Mi alzai a sedere e col muso mi indicò un'isola molto grande poco distante da quella su cui eravamo che a confronto era molto più piccola con qualche alberello e un piccolo lago.
Era notte e si vedevano in lontananza le luci di quel paese.
Dyamon si mosse ed entrò nel lago iniziando a lavarsi le ali,poi si alzò di scatto e guardò il cielo, io feci altrettanto e vidi dei pesci volare in aria sbattendo lentamente le pinne, stavano migrando su un'altra isola probabilmente infastiditi da Dyamon che aveva occupato tutto il laghetto con il suo culone.
Un pesce gli spruzzò dell'acqua sul muso come se fosse arrabbiato.
Lo guardai ridacchiando e lui fece la faccia offesa prima di girarsi e darmi le spalle facendomi ridere di più.Mancava poco all'alba.
Prima di andare al paese dovevo diminuire l'aura così mi concentrai, poi Dyamon sparì come gli avevo detto di fare, non potevo di certo girare con un Rakon enorme in parte , mi avrebbero scoperto subito.
Andai nell'isola camminando sopra un grande ponte sospeso nel vuoto,era di pietra solida ma comunque dava l'impressione di non essere stabile,probabilmente per il vuoto intorno ad esso.
Alla fine del ponte vi erano delle colonne mezze rotte che indicavano l'entrata del paese.
Proseguii lungo una strada affiancata da case malmesse con tegole penzolanti e lanterne appese all'esterno ,alcune avevano ancora il fuoco acceso dalla sera prima.
In quella che doveva essere la piazza trovai una locanda , aveva un cartello con una scritta sbiadita e fuori sul marciapiede dormiva un ubriacone la cui puzza mi fece storcere il naso.
Entrai e vidi una vecchia zoppicante che puliva il pavimento da una bottiglia di vetro in frantumi.
Mi sedetti al bancone e arrivò una ragazza giovane con i capelli ricci e scuri.
-Cosa desidera?-
-Vorrei fare colazione,cosa mi consiglia?
-Abbiamo degli ottimi infusi di erbe e del pane alla cannella oppure dei biscotti all'uva-disse mostrandomi un piccolo vassoio rotondo di vetro,sembravano squisiti e avevo fame quindi presi sia i biscotti che il pane che avrei mangiato più tardi e lo misi in una piccola saccoccia che portavo legata alla cintura.
Sentimmo la porta aprirsi ed entrò un soldato, ce ne erano in ogni paese ma speravo di non incontrarli.
Si sedette proprio a fianco a me e ordinò una bottiglia di non so cosa,versò il liquido verde in un bicchiere e lo bevve tutto in un sorso.
Si girò verso di me e sentii la puzza di alcol, mi guardò con un'occhiataccia.
Aveva i capelli neri legati in un codino che mettevano in risalto le orecchie a punta su cui vi erano numerosi orecchini e ne aveva uno anche sul naso.
Aveva gli occhi rossi perciò doveva avere il potere del fuoco e aveva un'armatura con lo stemma del re, una corona con le iniziali incise e un drago che formava un cerchio intorno ad essa.
STAI LEGGENDO
Regina di due regni-Crystal
FantasyCrystal vive in un regno incantato, orfana di entrambi i genitori uccisi da suo nonno ,il re di quell'oscuro regno ,per motivi politici. Vive con sua nonna che la aiuta ad accrescere i suoi poteri affinchè possa vendicare i suoi genitori. Partirà...