𝒃𝒆𝒈𝒊𝒏 - yoonkook.

承

Una mattina la sedia a rotelle cigola
a ritmo di musica agita le dita in aria
il ragazzo canta, gli dole un pò la gola
la sua voce secca e rauca sembra millenaria.

Per la prima volta in quella che pare una vita
il pianista si trova in pace con se stesso.
Dopo una notizia dalla tristezza infinita,
quello stato d'animo non è altro che un paradosso.

゜・。・゜。・。・゜

Nei 2 mesi precedenti lui e l'individuo
si scambiarono solo sguardi e sorrisi
della tristezza vi era solo un residuo

come il ricordo dell'intenso cremisi.

゜・。・゜。・。・゜

Il ragazzo vuole avvicinarsi, cerca un dialogo
fa mille domande e vuole mille risposte

si rivolge al pianista come dallo psicologo
abbassa lo sguardo sulle sue gambe composte.

"Le mie gambe non si muovono, sono paralizzate e non le riesco a guardare

vorrei solo poter alzarmi di nuovo e riuscirmi ad amare"

Il pianista continua a suonare senza sosta
con la coda dell'occhio lo guarda
"Ce ne sono pochi come te, così altruista.
Non dar retta alla tua mente bugiarda"

"Non ami te stesso, ma lascia che la gente
possa apprezzarti nella tua unicità,così come sei
e solo il tempo, lentamente, ti consente
di guardarti allo specchio con amore, come si fa nei musei"

A quelle parole i suoi occhi brillano
il cuore del ragazzo si fa sempre più veloce
le sue mani si muovono nervose, sudano
gli manca il fiato, del pianista sente solo la voce.

 con dolcezza quasi magica
dedito e appassionato 

l'artista insegna l'affascinante lingua della musica 
a quel ragazzo che il suo cuore e animo ha toccato

Al più giovane pare di poter volare

quando per la prima volta nella sua vita 
le sue dita riescono a suonare,
e il pianista la faccia di un rossore colorita.

"Suonare con te é divertente"

freme al solo contatto visivo

"Ma sai, non riesco a togliermi dalla mente 
una certa cosa, non ne capisco il motivo"