Ciao a tutti io sono Ambra.
Ho capelli dorati e occhi color nocciola con simile forma. Sono nata in piena primavera il 9 maggio 1999.
Oggi 10 settembre, ultimi 3 giorni di vacanza e poi si inizia il 4° superiore, questa volta però mancherà il sostegno di mio fratello, come l'anno scorso d'altronde, anche se per un infortunio è poi tornato a casa.
*mattina*
Ecco la maledetta sveglia di Andreas, suona alle 7:15am. non capisco come, nonostante sia in un'altra stanza faccia tutto questo rumore. Vabbè decido di alzarmi anche io, mi infilo un felpone nero, che avrò probabilmente rubato a mio fratello in qualche data sconosciuta. Esco dalla mia stanza sbadigliando, passo davanti ad uno specchio e sbuffo alla vista dei miei capelli incasinati. Ecco la stanza di Andreas, nel vederla sorrido e penso "allora qualcosa con più caos dei miei capelli esiste!"
Lui era ancora lì sul letto, ne ero sicura che non dormiva. Mi avvicino guardo sulla mensola e vedo delle carte, beh dei biglietti aerei. Berlino-Roma, proprio per il 10 settembre alle 11. Allora esclamo "penso che tu oggi debba partire..." tattica scusa per buttarlo giù dal letto, si, ma l'unica risposta che ricevo è un verso. Esclamo ancora "alzati!" Interrotta da mia madre che ricorda al povero ragazzo spoltronato di alzarsi. Penso che si sia rassegnato perché si alza, mi butta un'occhiataccia, ma poi mi dice: "mi mancherai sorellina, miraccomando piccola Ambra" mi fa un occhiolino, io faccio roteare gli occhi, insomma 17 anni e devo essere ancora chiamata "piccola Ambra!!?" Ecco lì che mi ritrovo una sua mano tra i capelli, adesso, ancora più spettinati.
Scendiamo di sotto, ci sediamo a tavola dove troviamo la mamma e papà pronto ad uscire di casa per andare a lavoro.
Saluta Andreas e a stento me e corre via. "Papà le chiavi!!!" Urlo io, torna indietro e dice: "grazie piccola" un'altra mano tra i capelli ed esce via. Mamma e Andreas ridacchiano per la scena, o per la condizione dei miei capelli, non so. Facciamo colazione molto velocemente. Io aiuto a sparecchiare e lui va a farsi una doccia veloce, che già 20 minuti dopo lo vedo scendere con due valigie in mano. Anche io mi vado a lavare e vestire. Volevo accompagnarlo con mamma in aeroporto. Aiuto Andreas a caricare le valigie in macchina e ci dirigiamo, lì, dove lui sarebbe andato via. Lo abbraccio forte. Ecco le undici meno cinque, una voce annuncia che bisogna imbarcarsi. Lui va via, sale sull'aereo. Io dalle vetrate guardavo il finestrino da dove lui guardava me. Ed ecco che decolla, fin quando non vedo una piccola macchia nera che si allontana sempre di più, una parte del mio cuore si stava allontanando. Andiamo in macchina. Ok adesso sono sola, senza lui non ho nessuno. La mamma mi ripete di stare calma e che saremmo scese da lui, a darli aiuto, conforto. Ma a me non interessavano le sue consolazioni, adesso. Le chiedo di farmi scendere, vado alla nostra panchina, si quella dove mi sedevo E lo guardavo ballare grazie allo spazio abbastanza ampio che c'era dinanzi ad essa. È la location perfetta, insomma il classico paesaggio tedesco.
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Ho scelto te.
FanficCiao a tutti cari lettori. Benvenuti nel prologo della mia storia. Qui parlerò della storia di Ambra Müller personaggio principale di questa Fan fiction su Riccardo Marcuzzo dove prende anche parte Andreas Müller, il fratello di Ambra. Questa storia...