Mi alzai, sinceramente non so se andare da mio padre.
Sbuffai sonormente e andai verso le scale sempre a testa bassa.
"Dove stai andando..?"chiese una voce.
Alzai lo sguardo dinnanzi a me, vidi mio padre.
Tirai su con il naso"non t'interessa" risposi a voce bassa.
Si avvicinò a me"devo..parlarti"mi guardò negli occhi.
Alzai le spalle"dimmi".
Il mio comportamento non so descriverlo..
"Non qui.."mi prese la mano e mi trascinò verso l'ascensore.
*****
Mi misi seduta nel divano e lui davanti a me.
Si mise una mano tra i capelli.
Sospirò"scusa".
Oggi è il giorno delle scuse..ok
Lo guardai standomi zitta.
"Le tue scuse non mi servono, cazzo sei mio padre, io..io..sono scioccata, non me lo sarei aspettata da te"alzai un poco il tono di voce.
"Non è così che dovrebbe andare, dovresti essere tu a sgridarmi per il mio comportamento! Sei tu il padre!"continuai la frase guardandolo.
"Io non son-"lo bloccai.
"Come ci saresti rimasto se io lo facevo??"domandai.
Mi guardò"ho detto che io non-"lo bloccai un ennesima volta"cioè, la coeren"mi bloccò a sua volta.
"Cazzo jade fammi parlare!"urlò.
Lo Guarda"parla"risposi a tono.
"Io non sono tuo padre!"urlò ancora.
No..
Non è vero, no.
Non può essere.
"No- non è vero, la mamma parlava sempre di te"dissi con voce tremante.
Scosse la testa"...lo so"
"Poi..si vede che sono uguale a te..abbiamo tante cose uguali.."continuai.
Tanto lo so che ho ragione io!
"Lei..era incinta di mio fratello.."spiegò.
"Ma- ha la mia stessa età Jackson"continuai.
"Non lui, mio fratello si chiama Mark, fa lo stesso mio 'lavoro'..se una cosa era sua se la teneva..voleva tenersi pure a te, ma..non glielo abbiamo permesso io..e tua madre"rimase con la frase in sospeso.
Cercai di essere ferma con la testa..non voglio cedere..
"E tu che c'entri in tutto questo?"domandai.
"Tua madre se ne è scappata da lui, perché non l'ha mai voluto..ma bensì a me..ha fatto credere a tutti che la figlia era mia, da quel giorno ero io il padre ufficiale.."si stese zitto un momento"..Mark ti vuole ancora, vuole rivedere sua figlia, noi non ci sentiamo quasi mai, io..ho paura che ti porti via da me"concluse.
Presi un respiro"quanti..anni ha"questa fu l'unica mia domanda.
"37"rispose..
Ehm, ok..
Mi passai una mano sulla faccia.
"E..perché Non me l'hai detto?"
"Volevo provare a crescerti come se fossi mia figlia ma Non ce la faccio.."spiegò.
Feci una smorfia"sono troppo difficile..o Non sai avere a che fare con ragazzine?"domandai.
Scosse testa"no"
"Va bene.."
"Non hai Niente da dire?"
Scossi la testa"potete anche dirmi che sono figlia di un coreano ma, non mi scioccherò comunque non ti dà il diritto di aver fatto quel che hai fatto.."
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OK, È UN CAPITOLO NOIOSO, È PURE UN CAPITOLO DI PASSAGGIO, COMUNQUE SPERO CHE VI SIA PIACIUTO..NON SO SE HO FATTO DANNO AL SEQUEL..LOL..COMUNQUE VIVA I TONNI..DEVO ARMINIZZARVI TUTTIIIIII EHEHEHEHEH, IO ME LO SENTO...DIVENTERETE TUTTE ARMY..(FAN DEI BTS) IO SONO SIA BELIEBER CHE ARMY..QUINNIDDIIIDIID..VI AMO..
ADDIO.. ANYOSEONNNN
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DAD unkown- Justin D. Bieber
Fanfictionleggi per scoprire... fanfiction scritta nel 2017 in revisione.