1first hour-Uno o nessuno?

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<<Lia, la cena è pronta!>>grido mia madre, interrompendo i miei pensieri.
<<Lia! veloce !>>gridò per l'ennesima volta, affacciandosi dalla scala che porta su in soffitta.
<<Sto arrivando!>>risposi , anche se in realtà , ne avrei fatto a meno di scendere.
Carissimo nessuno ,
Alla domanda <<il tuo posto nel mondo?>> non penserei neanche due volte alla risposta  <<soffitta>> amavo stare li , era tutto apparentemente in ordine, ogni cosa aveva il suo posto e non cambiava mai, non doveva cambiare mai, mi arrabbiavo per giunta , se trovavo fuori posto, una penna , una gomma ,o, un foglio spostato di qualche millimetro, anche se, alla fine non importava, in questo posto sarebbe restato per sempre ,  tutto apparentemente perfetto.
Carissimo nessuno,
è ovvio, starai pensando perché ho detto "tutto apparentemente perfetto", se fossi qui , lo capiresti .

Carissimo nessuno,
analizza i dettagli , ogni cosa ha un suo posto , bene , ora vattene e torna domani.

"dlin-dlon-dlin..." suona il campanello
<<Lia sono io!>> disse urlando da dietro la porta
<<arrivo !>> risposi , aprii e feci gesto di entrare .
Arrivati sopra nessuno disse  <<ogni cosa è al suo posto , tutto apparentemente in ordine >> guardandosi  attorno con superficialità
<<allora accomodati sul cesto da bucato accanto la scrivania , che vado a prendere dei colori da  dentro la credenza>> risposi con tono rigido, mentre sceglievo i colori senza neanche guardarli , con la coda dell'occhio ,osservavo il volto di nessuno , nel vederlo spaesato , mi arrabbiai così tanto che mi diressi con foga verso la porta "Blam!" spalancandola improvvisamente, causando un grosso  boato che interruppe il silenzio, disperdendosi per la soffitta  <<Ora vattene!>> urlai con una certa amarezza in bocca << Ora vattene e torna domani >> urlai con gli occhi stracolmi di dolore, forse c'erano anche le lacrime , ma il dolore quello vero , lo vidi scorrere sulle mie guance fino a scalfirle .

"dlin-dlon-dlin..."
<<chi è?>> urlai con tono apatico già sapendo la risposta
<<nessuno , apri!>>
<<si, arrivo !>> aprii la porta e salimmo le scale .
<<Ho capito! Ho capito !>> esclamò nessuno
<<spara>> dissi con un tono di sfida mettendomi a cavalcioni su una sedia <<forza !?>> esclamai guardandolo negli occhi sollevando gli angoli della bocca .
<<ah!>> urlò , rimasi immobile a fissarlo , il colorito dei miei occhi cambiò , speranza, delusione <<un vuoto di memoria >> aggiunse con timore e tono decrescente <<M..>> stava iniziando a parlare ma mi alzai spostando la sedia con rabbia e la misi a "posto" sbattendola di proposito pesantemente a terra << mentre ci pensi , accomodati sul cesto da bucato accanto la scrivania>>  ci fu un momento di silenzio <<che intanto vado a prendere qualcosa da leggere dal frigorifero >> dissi quasi con un sorriso sarcastico .
<<Ah!si..si,si!>> disse sottovoce con un pizzico di euforia, saltò giù dal cesto su cui stava appena sedendo ma per <<SCRIIICK>> ma sbaglio lo spostò di qualche millimetro <<Eh?! Che fai !?>>  lo guardai saltellare per la soffitta come una bambino  mentre aggiustavo il cesto << ecco il cesto ! la risposta sta nel cesto !>> disse felice , tornai a cavalcioni sulla sedia, continuando a guardarlo diritto negli occhi di un bambino<< carissimo nessuno>> dissi con tono stanco <<  adesso... che hai in testa?!>> era un affermazione un po' dubita , ma pur sempre un affermazione .
<<il cesto è a posto , le matite anche , i libri sono impilati al millimetro ! >>disse nessuno , il bambino.
<<si, dunque ?!>>
<<I libri !>> aggiunse portando il braccio in direzione del frigo , <<sono impilati nel frigo, hanno un loro posto e sono sempre impeccabili !>> disse dirigendosi in fretta verso il frigo ormai spento da anni .
<<I colori ! i colori ! >> esclamò il bambino
<<si ?>> risposi con tono di domanda
<<anche loro perfetti, stanno sempre li, in ordine di gradazione !>> disse quasi ridendo
<<ora capisco !>>
<<tutto sembra apparentemente in ordine e forse lo è, tutto è a posto ma mai nel posto giusto >> disse guardandomi negli occhi per pochi secondi e...
<<Lia ! possibile mai che ti perdi sempre per strada ? la cena è a tavola già da dieci minuti veloce ! >>urlò mia madre , guardai l'orologio e mi affrettai a scendere .
Non appena arrivata a tavola mia madre disse  <<Ah ! eccola  finalmente !>>  queste parole furono seguite dalla solita occhiata di mio padre  che alla fine prendeva le mie difese .
<<si, stavo pensando e ...>> mia madre mi interruppe << stavi sognando >> rispose con tono materno accarezzandomi i capelli <<oggi a scuola com'è andata ?>>
<<Bene mamma>> fece un sorriso <<ne vuoi ancora ?>>
<<Mmh ...no , salgo in soffitta , stavo finendo delle cose>> risposi accennando un finto sorriso
<<Ehi ,Lia !>> urlò <<non fare tardi >> aggiunse disperata , sapeva che avrei fatto tardi
<< tranquilla mamma>> sapeva anche che avrei risposto cosi .
Per pochi secondi e... smise di ridere <<Lia , qui dentro è talmente tutto perfetto da essere imperfetto >> disse con tono pacato fissandomi diritto negli occhi << i cesti hanno fatto le radici >> quelle parole rimbombavano sui muri tagliando a il vuoto lasciato dal silenzio .
<<intendevo dire >> stavolta accenno un sorriso con gli angoli della bocca <<Da quanto tempo guardi la soffitta sempre con la stessa prospettiva?>> mi chiese
<< da anni >> risposi confusa
<< e se provassimo a spostare il cesto? domanda inutile , stava già spostando il cesto accanto la scrivania
<<chiudi gli occhi>> disse nessuno , avvertendo la tensione nell'aria
<<fidati, mal che vada tornerà  accanto la scrivania>>
chiusi gli occhi e mi affidai all'udito .
<<FRUSH...FRUSH...>>ad ogni spostamento combaciava un brivido <<FRUSH...FRUSH>>sentivo il cesto vagare senza una meta in diversi punti della soffitta , per più volte fino a che non trovò una sistemazione diversa da quella iniziale , i brividi cessarono e i miei occhi si aprirono  lentamente
<<...>> il silenzio si tagliava a fette, riuscivo a sentire scorrere il sangue nelle vene , quando riaprii gli occhi il cesto dalle lunghe radici non erano più di fronte a me , rimaneva solo il grosso alone , inciso dal tempo nel legno del parquet .
<< Lia... per esempio qui>> disse con tono pacato , un tono giusto per attirare la mia attenzione
<< vieni a guardare la soffitta da questa prospettiva >> con le mie stecche tremanti  mossi otto passi verso lui e lo raggiunsi << guarda i colori o i libri che erano impilati al millimetro >> disse  nessuno l'adulto << cosa noti ?>>
<<...>> mi rifiutai di rispondere
<< esatto , se cambi prospettiva , niente è più perfetto neanche dentro questa stanza, i colori non sono più in ordine perfetto di gradazione, adesso partono dal nero , non più dal bianco >>
<<...>> mi limitai ad ascoltarlo 
<<Guarda adesso i libri che sembravano impilati al millimetro , ma se giri un po attorno ad essi, ti accorgi che non è la verità , quella è solo un enorme bugia >>
<<che bugia? >> risposi con tono basso , puntando lo sguardo altrove
<<...>> nessuno mi guardo , ma non rispose
<<Io non sono bugiarda!>>  aggiunsi stringendo i pugni
<<NO!?>> urlò nessuno, l'arrabbiato
<<NO!>> mi alzai di scatto davanti a lui
<<La perfezione!!>> urlò , buttando a terra la pila di libri
<< la perfezione è un enorme bugia , che raccontiamo ogni giorno a noi stessi!>> aggiunse
<<...>> rimasi immobile per un istante a guardarlo negli occhi , prima di lasciarmi cadere  a terra per cercare di raccogliere più libri possibili.
<<Come hai potuto?>> esclamai quasi con tono di domanda, senza più un filo di voce
<< non esiste>> rispose cercando di non urlare
<<Tu non esisti più>> sta volta il tono della voce andava diventando sempre più spento colmo di disperazione .
<<tu stai bene a guardare il mondo dal fondo della soffitta >> disse, mi resi conto che nessuno, l'anziano aveva ragione
<<La perfezione la crei tu , ma non esiste>> aggiunse
<<...>> crollai a terra senza più un filo di voce ,guardavo scioglermi assieme la perfezione di questa stanza
<<smettila di essere triste , hai dato te stessa per allestire questo posto >>disse avvicinandosi
<<magari qualcuno amerà anche questa prospettiva >>  aggiunse , mettendomi una mano sulla spalla
<<perché dovrebbe amarla ?>> dissi con le lacrime agli occhi
<<Vuoi sapere l'unico segreto della perfezione ?>>  disse sottovoce  nessuno  avvicinandosi al mio orecchio.
<<...>> non risposi , mi limitai a fare un cenno con la testa
<<l'essere imperfetti rende perfetti>> rispose
<<...>> la mia testa a quella frase si svuotò del tutto , ed ancora adesso mi chiedo il perché , dopo poco nessuno mi porse nuovamente una domanda , ma questa volta non fu lui a cogliermi di sorpresa .
<< hai mai provato ad essere felice?>>domandò  quasi sottovoce, mentre mi aiutava a mettere a posto 
<<si>> risposi con un filo di voce
<<Hai mai pensato a che cos'è la felicità? domandò il nessuno bambino
<<No>> risposi netta <<magari se si pensasse a  cos'è la tristezza si potrebbe essere felici>>risposi netta  con lo sguardo perso nel vuoto
<< che ?!>>sta volta alzò il tono della voce e mi guardò come per darmi della pazza  << perché dovremmo pensare alla tristezza ?! >> chiese  incredulo
<<Almeno potremmo evitarla>> feci una piccola pausa e lo guardai negli occhi << oppure non farla esistere , e poi potremmo anch' essere felici >> momento di silenzio << senza poi doverci preoccupare che arrivi>>

CARISSIMI LETTORI ,
se siete arrivati a leggere fino qui , commentate con la vostra opinione ;
Ogni Domenica pubblicherò un capitolo diverso , dunque fatevi sotto .
Mi farebbe piacere sapere se :
-  vi ha lasciato emozioni dentro , non appena finito di leggere  ?
-vi ha fatto riflettere ?
- e ovviamente un pensiero generale
GRAZIE 💕

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 02, 2017 ⏰

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