Eravamo giunti a Yarnham nella prima mattina, verso le 06:00. Era stato un viaggio molto turbante perché anche se avevamo scoperto un posto dove andare, in realtà io non riuscivo a fidarmi di quel vecchio. Aveva degli occhi che ogni tanto mi emanavano un'aura di menzogna e talvolta anche terrore, ma non ci feci troppo caso perché ero troppo impegnato ad osservare Victor Lautrec Catherine ed Edward che erano contenti di aver trovato un briciolo di speranza. Pensando a quello sguardo e di conseguenza sospettando riguardo la credibilità delle sue parole, non chiusi occhio per tutta la notte. Non mi sorpresi affatto quando la mattina dopo mi sentii crollare dal sonno. Gli altri invece erano carichi di energia; anche Victor e Lautrec non avevano dormito tanto perché erano molto entusiasti dopo la grande notizia. non appena scesi dalla carrozza iniziammo un giro veloce della città. Io, nonostante il sonno, tenevo lo sguardo alto e facevo attenzione a ogni minimo dettaglio, poiché non mi fidavo del vecchio. Victor notò subito che avevo un atteggiamento sospettoso e mi si avvicinò chiedendomi :《 Arthur, tutto bene》e io non volendo farlo preoccupare inutilmente dissi 《 certo. Soprattutto ora che sappiamo dove andare perché mai dovrei stare male?》 E lui mi ribattè dicendo 《abbiamo finalmente trovato un luogo dove stare e tu sembri molto sospettoso. Dimmi: Ha a che vedere con il vecchio di ieri?》 e io risposi ancora, stavolta alzando lo sguardo 《non dovevamo venire qui. Lo sai anche tu. E sai come faccio a sapere che lo hai pensato anche tu? Perché abbiamo lo stesso sesto senso》. A questo punto lui mi disse 《Mi conosci bene. Anche io l'ho pensato. Però alla fine meglio stare qui che in una carrozza. Lo so che abbiamo lo stesso pensiero e che tu sei molto diffidente. Ma fidati. Stavolta non c'è nulla da temere》io ancora diffidente risposi 《se quel vecchio ha detto che questa è la sua città natale allora perché non è venuto con noi?》
《Probabilmente era diretto da un altra parte. E poi dai insomma. Se non voleva vederci al sicuro ci avrebbe mai consigliato la sua città natale come luogo sicuro?》rispose lui. Non potendo dire nulla riguardo ciò gli dissi 《è vero. Forse è solo una mia paranoia》. Lui mi rispose dicendo 《ora non pensarci. Andiamo un po in giro per la città》
A prima vista la città era decisamente enorme. Vi erano un sacco di edifici allineati perfettamente. Il sole batteva sul nero degli edifici più scuri facendolo risaltare ancora di più mentre gli edifici più chiari riflettevano la luce. Gli abitanti però non rispecchiavano ciò che la città ,alla prima apparenza, mostrava. Infatti erano molto scontrosi e solo al nostro passare i loro occhi sembravano riempirsi di odio. In lontananza vedevo alcuni di loro che si avvicinavano a noi. Ad un certo punto però si interpose un uomo, alto magro e ben vestito. 《Lasciateli in pace!》disse ad alta voce rivolto agli abitanti 《so perfettamente che non tollerate gli stranieri. Ma per il bene della città dovete imparare ad accettarli》 una vecchia signora in lontananza rispose 《Un nobile come lei che protegge quei luridi stranieri. Quanto è caduto in basso il nobile Sullivan》
《Cerco solo di rendere la città un posto migliore》ribbattè l'uomo.
La folla di abitanti iniziò ad allontanarsi. A quel punto noi ringraziammo l'uomo e lui rispose molto amichevolmente. Aveva uno sguardo diverso rispetto agli altri abitanti. Il suo ispirava fiducia. Ad un certo punto gli chiesi 《ho sentito quella signora chiamarvi "Nobile". Appartenete a una famiglia nobile di questa città?》. Lui ridacchiando amichevolmente rispose 《si faccio parte della famiglia Collebrande, una delle famiglie più influenti della città. Comunque. Devo scusarmi per quanto è successo poco fa. Vedete....purtroppo siete capitati nella giornata più cruciale di tutto l'anno. Stanotte è la notte della caccia》incuriositi tutti chiedemmo cosa fosse la notte della caccia. Lui rispose dicendo che una notte l'anno a Yarnham la luna diventa rossa e compaiono mostruose belve. Solamente persone molto valorose di cui non si sa neanche l'identità possono fermarle. Queste persone sono chiamati "Cacciatori". Sapendo di ciò io ho capito che ciò che pensavo di quel vecchio era vero. Ci aveva mentito. Ma perché? A quale scopo? Se lui non era lì perché ci ha mandati a Yarnham?
Mentre pensavo tra me e me queste cose, Edward chiese al nobile 《lei sa perché solo in questa notte compaiono le belve?》. Sentito ciò, il nobile abbassò lo sguardo e rispose :《Voi non sapete, ma Yarnham non è famosa per gli edifici oppure per o cittadini che la popolano, ma è famosa per un particolare tipo di cura usato spesso al posto delle medicine: il famoso sangue curativo di Yarnham》. Catherine, sconvolta come tutti, gli chiese ancora 《sangue curativo? Cioè utilizzano il sangue per curare malattie?》.
《Sì. Esattamente così》 rispose Sullivan 《le origini del sangue curativo risale a circa mille anni fa. Yarnham è edificata sul luogo natio di un'antichissima civiltà: gli Pthumeriani. Si dice che essi furono i primi a scoprire l'esistenza del sangue curativo e furono anche i primi a sapere da dove esso deriva. Il sangue curativo non aveva segreti con nessun cittadino, però cento anni fa un uomo di nome Laurence riconobbe le enormi capacità del sangue e creò così la famosissima "Chiesa della cura", e solo da li sgorga il sangue curativo. In seguito alla creazione della Chiesa della cura, Laurence ritenne il sangue curativo troppo importante e per questo ne privò i cittadini della conoscenza delle origini di codesto. 》. Appena udito ciò mi venne un dubbio: se il sangue ha capacità curative, allora cosa ha a che vedere con la notte della caccia e con le belve? Preso dal dubbio lo domandai al Nobile Sullivan che rispose chiarendomi le idee :《Vedete ragazzi, il sangue curativo non è solo una cura, ma anche un orribile veleno. Infatti ,dal momento che non si sa da dove provenga, non tutti sono compatibili con il sangue curativo. Esso ha due lati celati sotto la cura apparente che mostra, e uno di questi due aspetti si manifesta solamente difronte la luna rossa durante la notte della caccia. È giunto il momento che vi spieghi anche le origini della notte della caccia: come ho già detto il sangue nasconde due aspetti. Uno di questi due aspetti è l'aspetto della belva: il sangue infatti trasforma in belve orribili tutti quelli che hanno abusato del sangue curativo oppure non sono tanto determinati e forti d'animo per potergli resistere. L'altro lato del sangue è quello del cacciatore: soltanto chi resiste al lato bestiale può avere il diritto di dare la caccia sulle belve. L'unica notte dove i cacciatori uccidono le belve ,con lo scopo di purificare la città, è questa: la notte della caccia.》. Però i conti non tornavano ancora. Per quale motivo gli abitanti ci odiavano? Non abbiamo fatto loro mai nulla di male, soprattutto perché eravamo appena arrivati. Allora crisi ancora a Sullivan il perché di tanto odio.
《Vedi giovane ragazzo》mi disse 《questa spiegazione risale al tempo della nascita dei primi cacciatori. Un uomo di nobile animo di nome Gehrman diede origine alla stirpe dei cacciatori. Era anche molto amico di Laurence. Però quando Gehrman vide che l'obbiettivo di Laurence era estirpare la malattia eliminando tutta la città, si distaccò da lui. Laurence vedendolo come un traditore gli diede la colpa del contagio insieme agli stranieri , che Gehrman voleva proteggere, e di conseguenza mostrò la chiesa della cura l'unica via di salvezza e diede origine a un'ordine di cacciatori della chiesa della cura》.
Quando il nobile finì di parlare, mi sono sentito la coscienza rimproverarmi perché nonostante avessi immaginato che quel vecchio mentiva su ogni cosa , io non ho detto nulla per cercare di dissuadere gli altri dall'idea di venire in questa città maledetta. Eravamo spaventati a morte. Perché non avevamo più nulla, eravamo stranieri odiati dagli abitanti della città ed era anche la notte delle caccia, dove tutti gli abitanti, che non erano stati soggetti alla terapia del sangue curativo, si chiudevano in casa per tutta la notte pensando di essere al sicuro. Invece noi saremmo stati costretti a vagare nella città infestata da belve e correre il rischio, o addirittura la certezza, di morire. Il nobile Sullivan vedendo i nostri volti pieni di paura ci rassicurò dicendo :《Siete fortunati: la mia famiglia è una forte sostenitrice degli ideali di Gehrman. Sarete miei ospiti stanotte. Ora faremmo meglio ad andare. La notte dopotutto è solo tra dieci ore.
Tutto d'un tratto la nostra paura si trasformò in felicità: eravamo finalmente al sicuro. Già sentivo le voci di Lautrec e Catherine che festeggiavano allegramente. Subito dopo ci iniziammo ad incamminare per la casa del nobile Sullivan. Edward, Lautrec e Catherine andarono avanti a parlare con Sullivan, mentre io e Victor eravamo rimasti dietro a parlare di quanto accaduto. 《Siamo finiti in un bel casino》gli dissi . Mi rispose dicendo 《avevi ragione. Non dovevamo venire qui》. 《Almeno adesso siamo al sicuro》gli dissi ancora.
Mentre continuavamo a parlare sentivo un rumore di carrozza che andava molto veloce. Il rumore si avvicinava sempre di più ed era sempre più forte. Ad un certo punto lo sentirono anche gli altri e si girarono. Sullivan vide che una carrozza era diretta verso me e Victor e gridò 《TOGLIETEVI DA LÌ!》. Non fecimo in tempo ad ascoltarlo che subito, non appena ci siamo girati, la carrozza ci venne addosso con estrema violenza. Il colpo era molto forte. Entrambi stavamo perdendo i sensi. Le ultime cose che vidi furono gli altri che si avvicinavano di corsa verso di noi. Alla fine chiusi gli occhi.
Rimasi in un vuoto costante fino al momento del risveglio, dove iniziò il vero e proprio incubo.
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Hunters- La notte della caccia
Mystery / ThrillerUn gruppo di amici è costretto a lasciare la loro città natale, invasa e distrutta, e cercare una nuova vita da iniziare in una nuova città di nome Yarnham con un elevato tasso di industrializzazione. Ai loro occhi la città può sembrare innocua e pe...