PROLOGO

39 5 2
                                    


Quanto tempo è passato da quando sono qui, sembra un'eternità . E' un continuo andare e venire di persone sconosciute alquanto noiose, anche se alcune possono essere spaventose. La mia vita è diventata una pura monotonia composta da aghi, sacche, letto, visite esterne e chi più ne ha più ne metta. Non mi lamento della mia vita, certo, poteva essere ben diversa e più bella, ma lo è stata a modo suo. Ho imparato tante cose durante la mia vita, e di questo ne sono grata. Ho imparato ad affrontare le tempeste, a conoscere gli arcobaleni e a sperimentare dopo di essi gli tzunami. Ogni cosa nella mia vita ha avuto un inizio, uno svolgimento non sempre dei migliori e un finale che forse di fine non aveva nulla, ma chiamiamolo cosi perché cosi andrebbe chiamato. A svegliarmi dai miei pensieri ormai quotidiani fu un frastuono improvviso provenire dal corridoio; pensai fosse Casper, l'amore della mia vita, il mio amico fedele, il cane più buono e a volte anche il più stupido del mondo. Invece no, era la solita "tira anima! come la chiamavo io, alias l'infermiera che ogni settimana veniva a tirarmi il sangue per le continue analisi. Sembrava cosi tanto, che mi sembrava stesse tirando via anche l'anima, ecco perché quel soprannome. "come va oggi?" mi chiese in maniera cosi dolce. L'ho sempre ammirata per questo suo modo di fare. "Salve Elisabeth, va un po' meglio grazie alle pillole che ho iniziato ad assumere. Mi tirano su meglio delle precedenti"

" sono contenta, cosi sarà in ottima forma per Cloe!"

Neanche il tempo di pronunciare quella frase che eccola comparire sull'uscio della porta, raggiante come non mai... nell'ultimo periodo non l'avevo mai vista priva di sorriso, cercava sempre di tirarmi su mostrandosi entusiasta e felice, ma in realtà sapevo che soffriva per la mia situazione. Lei era tutto ciò che mi era rimasto, sangue del mio sangue, sangue del sangue di mia figlia, l'angelo più bello di tutti.

"nonna ciao, come stai?"

"ciao fiore mio, sto bene. Com'è  andata la tua giornata?"

"frenetica! Ho seguito due corsi all'università e sono molto stanca" disse accasciandosi con un tonfo sulla sedia di fianco alla mia "tra poco iniziano gli ultimi esami, poi la tesi e non vedo l'ora di iniziare la specialistica" continuò  con un bellissimo luccichio nei suo splendidi occhi azzurri. Somigliava tanto a sua madre.

"Cloe sai che per ogni cosa ci sono vero? Il fatto che sia vecchia, non vuol dire che abbia dimenticato ciò che ho appreso!" le dico seria

 "lo so nonna, ma voglio riuscire a fare tutto basandomi su me stessa. Voglio essere un ottimo chirurgo, come lo eri tu" Già , proprio cosi, Cloe studia medicina e vorrebbe diventare come me. Data la sua personalità, sono sicura che diventerà un ottimo medico, ed io non potrei essere più fiera di lei.

"nonna piuttosto, continuiamo?"

"si amore mio, a cosa eravamo rimaste?!


Un soffio di vento [Wattys2016]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora