I think i'm in love again

91 4 0
                                    

*C'è chi lo sa e chi no.. il titolo "i think i'm in love again" corrisponde ad una canzone, mentre leggete mettetela di sottofondo..*
Il mio nome è Greta ho 25 anni e voglio raccontarvi un po' della mia vita è di come è stata sconvolta.. in meglio❤️
Avevo 16 anni era la fine dell'estate e l'inizio del mio tanto amato inverno.. felpe a maniche lunghe rivestite internamente con il plaid, zero sudore, cioccolata calda, coperte calde e soprattutto coccole.. si dalla mia cagnolina, Stella..
Immagino vi starete chiedendo perché proprio il nome "Stella"? Beh a chi non piace passare ore a fissare le stelle? E poi chi ha perso una persona cara o un animale al quale era molto legato lo sa bene, fissare le stelle aiuta a ricordare i bei momenti passati insieme.
Io quando fissavo le stelle ricordavo mia nonna, era da un bel po' che mancava e credo che a tutti fosse passata, beh a me no.. infondo come potevo?
Mia nonna era colei che mi aveva cresciuta, colei con la quale avevo passato la mia intera infanzia, mi aveva insegnato a leggere e scrivere, a contare, a fare calcoli e a studiare, ad essere diligente, rispettosa ma sopratutto mi aveva insegnato ad essere FELICE.. inoltre non mi aveva mai giudicata anzi, cercava sempre di consigliarmi e se sbagliavo qualcosa cercava di aiutarmi a capire cosa c'era che non andava bene nel mio comportamento.. Nonna era la persona migliore che si potesse desiderare.. il regalo migliore che la vita potesse farmi .. purtroppo così come l'ho ricevuto, la vita è venuta a riprenderselo, me l'ha anche portato via dalle mie braccia quando avevo appena 8 anni e da quando mancava mi sentivo vuota..
Era mio solito mettermi sul balcone con un bel piumone pesante con Stella sulla pancia a fissare le stelle e ricordarmi dei bei momenti passati con lei..
Un giorno ero in giro con le mie amiche, quando, stanche da una lunga camminata decidiamo di andare a prendere qualcosa da bere, non appena ci sediamo e decidiamo cosa ordinare, mi chiedono se potevo andare ad ordinare al posto loro, (ovviamente chiedevano sempre alla persona pigra per eccellenza..)mentre mi incamminavo imbronciata verso la cassa, mi scontrai con un cameriere.. posso solo immaginare quanto fossi diventata bordeaux, lui era molto più alto di me e sollevando lo sguardo notai con piacere che sorrideva, mi disse che dovevo fare più attenzione e che quel broncio doveva sparire, mi toccò il naso e mi sorrise chiedendomi di fare lo stesso.. diceva che gli piaceva il mio sorriso, sorrisi timidamente e presi l'ordinazione per le mie amiche;
Ricordo che quando venne a portare le bibite il cameriere che si avvicinò era lo stesso contro il quale avevo urtato, cercai di non guardarlo negli occhi, scendendo più in basso notai che portava una spilla al lato destro del suo petto.. si chiamava Richard.
Le mie amiche gli sbavano dietro, come biasimarle, aveva gli occhioni marroni, un fisico da far invidia a tutti ed un sorriso che tutti avrebbero voluto.. inoltre era vestito elegante che aggiungeva quel tocco in più per rendere qual quadro un capolavoro.
Lui mentre ci serviva sorrideva.. ma non alle mie amiche, no, sorrideva a me.. era strano.. solitamente le persone tendono ad ignorarmi.. iniziai a pensare di essermi sporcata la maglietta o avere qualcosa tra i denti e lui iniziò a ridere a crepapelle e mi disse "guarda che hai tutto al posto giusto.. ma metti un po' di bellezza da parte altrimenti finirai per distrarmi e sarà colpa tua se sbaglierò gli ordini eh"
Le mie amiche mi fissarono sbalordite e iniziarono a darmi delle gomitate incitandomi a chiedergli il numero di telefono, Richard continuava a ridere alla vista di quei comportamenti ed io ero compiaciuta di riuscirgli a strapparli un sorriso, d'altra parte pensavo che si comportasse così soltanto perché prima aveva lavorato nel mondo dell'animazione era il suo "lavoro" far ridere la gente.. no?
(Tutti lo conoscevano come l'animatore più simpatico per eccellenza e da poco aveva iniziato a lavorare lì, doti da stalker venite a me ahahah)
Passarono settimane e settimane e finalmente arrivò dicembre!
Era la vigilia di natale ed io avevo litigato con i miei genitori.. ricordo di aver preso una giacca pesante ed esser andata al parco, pieno di neve ma deserto, praticamente il mio paradiso.. il vento soffiava forte, ricordo di essermi stesa su una panchina a vedere le stelle fin quando qualcuno mi coprì gli occhi..
spaventata per l'accaduto iniziai ad urlare e sbraitare
Lui:EHI NON SONO MICA UNO STUPRATORE
Io:beh non si può mai sapere, ora se gentilmente mi togliessi le mani dalla mia faccia te ne sarei grata.. la tua voce mi è famigliare.
Lui: sarà perché mi conosci no?
Io: chissà, conosco un sacco di gente e la maggior parte di essa mi sta sulle scatole.
(Mi toglie le mani dagli occhi e alla sua vista inizio a sorridere, il primo vero sorriso dopo tanto tempo di sorrisi finti)
Lui: non avevi la maggior parte della gente sulle scatole?
Io: si
Lui: allora perché sorridi?
Io: perché non dovrei?
Lui: mi scusi signorina misteriosa, posso sedermi?
Cercai di sistemarmi in tutta fretta e lo feci accomodare sulla panchina, mi chiese il perché fossi da sola la vigilia di natale e dopo averglierlo spiegato annuì dispiaciuto e mi invitó ad andare con lui in qualche bar, giusto per divertirci un po', accettai.
Credo di aver passato la migliore vigilia di natale della mia vita tra risate, scherzi raccontammo un po' di noi..
Non mi era mai capitato di parlare così a lungo di me, lui stava attraversando un brutto periodo ed era rimasto scottato dalle relazioni precedentemente avute e io, inguaribile romanticona quale sono gli dissi che ero la tipa giusta per lui (ho sempre creduto nell'amore anche quando le circostanze mi spingevano a pensare che non esistesse) ovviamente per non mettergli troppa ansia gli e lo dissi scherzando.
Ricordo che scoccata la mezzanotte mi strinse la mano e mi chiese di esprimere un desiderio, nonostante volessi lui nella mia vita il desiderio che espressi fu "vorrei che lui sia felice, felice davvero, che nella sua vita tutto si sistemi, che torni ad amare perché l'amore è il motore del mondo.. spero tanto che si realizzi"
Quella notte che oramai era diventata mattina mi ritirai talmente tardi a casa che i miei genitori si arrabbiarono così tanto che per un po' di tempo non mi permisero di uscire..
Ricordo che nonostante non lo vedessi, passavo gran parte del mio tempo a pensarlo, chissà se il mio desiderio si fosse avverato inoltre avevo promessa a me stessa che gli sarei stata accanto e non lo stavo facendo.
Passó del tempo prima che lo rividi, era seduto in un bar ad un tavolino per due, lui e una ragazza, ridevano e scherzavano.. forse lui si era già dimenticato di me.. avrei dovuto immaginarlo.. stupida sognatrice innamorata ..
Mi iniziarono a lacrimare gli occhi, alla fine in lui ci avevo creduto, avevo creduto che per qualche sorriso ed una chiacchierata potessimo stare bene insieme, avevamo tante così cose in comune.. l'avevo pensato dal primo momento che l'avevo visto, ma non sempre la vita va come la programmiamo così presi le mie amate cuffiette, misi il cappuccio in testa, distolsi lo sguardo e cominciai a camminare..
Era strano, lui non mi piaceva.. o meglio anche se mi piaceva non doveva saperlo, mi avrebbe presa per pazza.. e poi era solo una chiacchierata e qualche risata assieme.. nulla di più ! E allora perché i miei occhi erano lucidi?
Ero persa nei miei pensieri fin quando qualcuno non mi mise una mano sulla spalla, mi fece girare.. era Richard.. (dannazione!) mi sorrise.. lui non mi piaceva, non doveva piacermi! Ma il suo sorriso era talmente dolce e genuino che anche la persona più cattiva del mondo alla sola sua vista sarebbe diventata buona ed io ne ero dipendente.. eppure anche arrabbiata, non si può dimenticare una persona.. (tanto meno di una fantastica come me, modestia a parte) e per giunta chi era quella ragazza con lui!?
Io: complimenti per la fidanzata tanti auguri..
Abbassó lo sguardo e mi sorrise..

Durerà poco Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora