16. Un tradimento non era nei piani.

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Quando rientriamo in hotel sono ormai le tre del mattino. Tra la cena e il pub abbiamo parlato e scherzato come se non ci fosse un domani e, ovviamente, siamo tutti e quattro ubriachi. Il ragazzo alla reception che fa il turno di notte non appena ci vede entrare ci chiede di abbassare il volume, evidentemente stiamo facendo troppo casino per i loro standard. Ci salutiamo nella hall dell'albergo, e mentre Clara e Sebastian si trattengono a chiacchierare sui divanetti all'ingresso, io e Nando saliamo in camera.

"Oh merda Nando... domani hai le libere e guarda che ore sono." Sussurro, mentre siamo in ascensore, guardando l'ora sul cellulare.

"No amore, è giovedì adesso, semmai venerdì mattina." Risponde, stranamente lucido.

"Ah già, che idiota sono... hai ragione." Mi poggio una mano sulla fronte, chiudendo gli occhi, mi prende un capogiro talmente forte che mi sbilancia e rischio di cadere, ma le braccia forti di Nando sono già lì pronte ad afferrarmi al volo.

"È proprio ora di andare a dormire." Sorride, lo stesso faccio io.

"Hai ragione." Rispondo, allontanandomi da lui.

La mattina quando mi sveglio, Nando è già uscito. Ancora sdraiata sul letto allungo una mano verso il comodino e prendo il cellulare, dove trovo un messaggio di Nando.

=Le interviste chiamano, raggiungimi più tardi al motorhome.=

Non rispondo, tornando all'elenco delle chat, la mia attenzione viene catturata da quella con Nico e mi ricordo che il suo link ancora deve essere aperto. Apro la chat e subito dopo il link. Ciò che campeggia sul mio telefono è una foto in bianco e nero, di due persone che si abbracciano in primo piano. Quello di spalle è Fernando, il viso rivolto verso la fotocamera è di una ragazza. Lei ha gli occhi chiusi e una treccina di capelli sulla fronte. Il post è di Nando, il luogo Temecula, California. Taggata nella foto, lalindaa. Ma non è quella la parte che mi preoccupa di più, bensì la frase sotto il post.

 Ma non è quella la parte che mi preoccupa di più, bensì la frase sotto il post

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E non appena la leggo, il mondo mi crolla addosso senza alcuna pietà. Mi alzo dal letto con il telefono in mano, voglio capire di più. Il post risale a tre giorni fa, ma il mio pollice cerca subito il tag sulla foto, e la pagina di lei si apre sul mio telefono. Linda Morselli, modella italiana ed ex fidanzata di Valentino Rossi. Blocco il telefono direttamente da quella schermata e mi porto le dita alla base del naso, chiudendo gli occhi e respirando profondamente. Lascio cadere il telefono sul letto alle mie spalle, poi vado in bagno e mi faccio una doccia veloce, e dopo un'ora sono fuori dalla stanza, diretta nel paddock. Quello che mi tormenta durante tutto il tragitto è una domanda a cui tento di dare una risposta: perché? Perché forse io non sono abbastanza? Ma non lascerò che la passi liscia, non dopo tutto quello che gli ho dato e che gli ho dimostrato, perché se c'è una cosa che non sopporto sono le bugie e lui mi ha mentito, mi ha mentito senza preoccuparsi dei miei sentimenti e mi ha ferita.
Entro nel paddock con il pass e la mia mente cerca una canzone che possa esprimere il mio stato d'animo, è La Valle dei Re di Marco Mengoni. Un venticello leggero mi fa svolazzare i capelli mentre vedo Nando, Sebastian, Lewis, Felipe, Nico Rosberg e Nico Hulkenberg uscire dalla sala interviste con una marea di giornalisti al seguito. Mi fermo a dieci metri da loro e perdo il controllo sulla mia voce, la rabbia fa da padrona alle parole della canzone.

Singing for the paddock {Fernando Alonso}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora