CAPITOLO I : Diventiamo amici?

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KAZUTO POV

<14:00>

Urla...i professori...i test d'ingresso ..una ragazza... LA PRESIDENTESSA!

Mi rialzo dal letto, sono ancora un po' frastornato; mi gira la testa e mi sento tutto indolenzito.

Subito noto su di me gli occhi dei professori e delle infermiere.
Ah giusto...l' incidente...i molestatori..

"Figliolo come stai?"
Mi domanda il Sensei

Io gli rispondo che sto bene e provo ad alzarmi dal letto...ma una mano calda e minuta mi blocca.

Mi giro immediatamente per vedere chi sia e noto una figura esile sdraiata accanto a me.

"Figliolo ti ricordi cosa è successo"?
Mi chiede il Sensei

"Stavano aggredendo la presidentessa...io sono accorso per salvarla, ma subito dopo mi hanno percosso a suon di pugni e sono svenuto" Gli rispondo io.

"Successivamente sei stato portato da me per farti curare, non avevi ferite particolarmente gravi, tuttavia sanguinavi dalla fronte e dal labbro"
Mi informa l'infermiera.

Ad un certo punto la figura esile accanto a me si mette a cavalcioni e mi abbraccia.

"Ero preoccupato per te, stupido.
Ti ringrazio per l'aiuto, ma me la sarei cavata benissimo pure da sola; e per di più quello che ci ha rimesso sei tu"

"La presidentessa Asuna è stata portata in infermeria qui con te per farsi visitare. Era molto preoccupata per te"  Gli fa notare il professore.

"Piuttosto, non ci siamo ancora presentati, il mio nome è Aegil e sono il sensei di educazione fisica. Molto piacere Kirigaya"

"Ehi Asuna-senpai, sai chi sono quei tizi?" Le domando io

"No, e comunque non sono affari che ti riguardano"

Subito dopo si alza e se ne va via.

"È la ragazza più orgogliosa che conosca" gli dice Aegil "forse ora non sembra, ma era davvero preoccupata per te."

Una volta prese le precauzioni necessarie a seguito dell'incidente mi avvio per tornare a casa.

Durante la via del ritorno incontro Asuna,non sembra più arrabbiata e mi sorride con dolcezza.

Ci fermiamo a parlare del più e del meno. Discutiamo sui club e su quali sceglieremo.

Lei mi afferma che frequenterà il club di arti marziali,come da sempre e io rimango molto sorpreso perché a prima vista sembra una ragazza docile e indifesa.(alla faccia mia...meglio non mettersela contro)

Sembra una ragazza molto simpatica, una sulla quale ti puoi fidare.
Abbiamo molte cose in comune, ad esempio che siamo negati in matematica e latino.

A entrambi piace ascoltare la musica e leggere libri.

Mentre parliamo ci accorgiamo che si è fatto tardi e quindi lei mi offre una tazza di caffè in un bar.

"Senti...volevo dirti che sei stato molto coraggioso a difendermi questa mattina"

Io le rispondo con un sorriso.

"Le mie gambe si sono mosse prima che io potessi pensare. Ho agito d'istinto"

A queste mie parole lei ride e la trovo molto buffa, ma quando le dico ciò lei fa una faccia imbronciata e sembra ancora più carina di prima.

"Asuna che ne pensi se diventiamo amici"?

"No"

ASUNA POV

<16:00>

Dopo essere uscita dall'infermiera mi vado a sciacquare la faccia, ero davvero preoccupata per lui...sembrava non svegliarsi più.

In bagno incontro le mie amiche, Rika e Shino e le racconto dell'accaduto, dall' aiuto di Kirigaya e della mezz'ora in infermeria.

"Senti Asuna-neechan, ma tu le conoscevi quelle persone?" Mi chide gentilmente Shino.

A quella domanda tremo per un istante, il mio corpo sembra bloccarsi e mi manca il respiro.

Mi calmo e inizio a parlare:
"Non so chi siano, comunque ultimamente mi è capitato svariate volte di essere corteggiata dai ragazzi, che ho ovviamente friendzonato."

Dopo aver detto queste ultime parole loro due scoppiano in una grossa risata e anche io sorrido, d'altronde quando si è in loro compagnia non ridere è impossibile.

Dopo esserci salutate io mi avvio verso la stazione per prendere il pullman e mi accorgo che ad attendere la fermata c'è Kirigaya.

"Ciao"
Mi saluta lui ridente.

Anche io lo saluto e in attesa della fermata iniziamo a discorrere sulle varie attività dei club.

Alle 18:00 veniamo informati del fatto che il treno ha avuto un guasto e quindi per scusarmi dell'evento spiacevole di stamattina propongo di andare a bere un caffè.

Sembra un ragazzo simpatico e non nego che sia anche molto carino, però non devo farmi illudere, questo caffè è solo un modo per ringraziarlo.

Ho conosciuto molti maschi, ma poi tutti mi hanno abbandonato quando hanno incontrato ragazze migliori di me...proprio come a quei tempi.

Ecco perché quando lui mi chiede:

"Ehi Asuna, diventiamo amici?"

Io gli rispondo

"No"

Inizialmente sembra rattristirsi e pertanto mi chiede il perché di tale rifiuto e io gli rispondo che "amici" è una parola grossa per delle persone che si conoscono da appena due ore.

"Quindi dobbiamo solo conoscerci meglio?" Mi risponde lui sorridente.

A quella frase mi scappa un leggero sorriso, ma non devo lasciarmi andare.

"Ci vorrà del tempo." concludo io "E non siamo nemmeno in classe ins..."

"Ogni volta ti aspetterò qui sulla strada del ritorno e inizieremo a dialogare." Afferma lui.

Alle 18:15 arriva il pullman, lui ci sale sopra e se ne va.

"A domani" mi dice lui

"A domani"

Non so se potermi fidare o no di lui, molte volte sono stato tradita e non voglio che succeda anche questa volta.

Domani cambierò strada!




ANGOLO AUTORE

Buonsalve follower,siamo al primo capitolo della mia prima storia.
Vi è piaciuta?
Cosa accadrà il giorno dopo?    E quali sono gli amici di Asuna che l'hanno tradita.
Se volete scoprirlo seguitemi.
Accetto consigli e critiche, purché costruttive.

At the next chapter

                                 _BlackLotus_















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