Quel giorno mi ero svegliata tardi, molto tardi. Non avevo la forza di aprire gli occhi, ma dopo qualche minuto di assonnata riflessione seduta sul materasso,mi alzai.
Il contatto dei miei piedi contro il pavimento gelato mi fece rabbrividire. Ormai é da qualche giorno che ci siamo trasferiti in cittá, si, quella grigia, fredda e rumorosa cittá. Non sento la sensazione del legno sotto i piedi, non si percepisce piú l'odore dell'erba e la terra bagnata dalla pioggia, ed é completamente sparito il suono del canto degli uccelli. Al loro posto c'é solo una nuvola di gas di dubbia provenienza, un suolo gelato e il rumore delle auto.
Per terra sono rimaste le scatole del trasloco che non ho ancora svuotato.
La mia nuova stanza ha solo i mobili, il resto é ancora tutto in scatole sparso in giro, ho un comodino, un letto, e un armadio completamente vuoto a mia disposizione. Apro una scatola con pigrizia, trovo avvolta da plastica d'imballaggio una vecchia foto, siamo papá ed io, ero ancora piccola, adoro quella foto, é stata scattata durante il viaggio a parigi che abbiamo fatto tutti insieme, cuando eravamo ancora una famiglia, spero di tornare presto alla stupenda parigi papá. La poso sul comodino e mi dirigo verso la cucina. Luca non é andato a fare la spesa per cuanto abbia detto di voler aiutare mamma con la casa, da cuando papá se n'é andato lui e mia madre stanno insieme,adesso vive con noi. Esige che lo chiami papá in pubblico ma in realtá nutre un odio profondo per me.
Non c'é molto in dispensa, una scatola di cereali, un pacchetto di salatini, qualche lattina di tonno,il latte é andato a male, penso mi accontenteró dei cereali. gli sportelli della cucina cigolano fastidiosamente.
Vado verso il salotto,guardando dalla finestra, la cittá é ormai attiva, i marciapiedi pululano di persone indaffarate, e di automobili che sfrecciano per le strade. Li posso capire, domani é il primo giorni di scuola.
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L'UNICA PERSONA AL MONDO
Fiksi Remajamio padre non mi diceva come dovevo vivere, viveva e lasciava che io lo vedessi vivere. (Aforismario)