Capitolo 1

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A volte la vita è davvero strana, passi un sacco di tempo a fare ciò che avevi sempre sognato e quando stai per arrivare a quel traguardo irraggiungibile tutto di colpo si frantuma. E' quello che è successo a me qualche settimana fa e ancora non riesco a realizzare il tutto ma dovrò cercare di farmene una ragione.

Da circa mezz'ora sto attendendo i miei bagagli qui all' aeroporto di Seattle; oggi c'è parecchia confusione ma non potevo rinviare oltre la mia partenza visto il mio appuntamento importante della prossima settimana.
Una volta recuperati i bagagli mi reco al bar per bere un caffè veloce e nel frattempo attendo l'arrivo di mia che sta venendo all'aeroporto a prendermi.
Dopo circa mezz'ora eccola la riconosco in lontananza e la mia migliore amica è sempre più bella!

"Ana non ci posso credere amica mia! Sei sempre bellissima", non la vedo da due anni da quando lei venne in Europa a trovarmi durante le mie gare.
Eh sì perché io sono sempre stata una sportiva, amavo lo sport più di ogni altra cosa al mondo era la mia valvola di sfogo ed ora invece..
"Oh Mia quanto mi sei mancata! Non ci vediamo da due anni e ora che ti ho qui davanti a me quasi fatico a crederci", le dico abbracciandola forte e riconoscendo quel suo profumo che a lei piace così tanto.
"Sono felice che starai qualche tempo qui a Seattle! Mia madre ha sistemato come si.deve la dependance anche se io ti avrei voluta insieme a me nella mia stanza ma è giusto che ognuna abbia il suo spazio", mi dice sorridendo.
"Ma..Mia sei sicura che per i tuoi genitori non è un problema ospitarmi nella dependance? non vorrei recarli dei problemi forse non vogliono che io disturbo", non tutti avrebbero fatto ciò che hanno deciso i genitori di Mia.
"Ma stai scherzando Anastasia? I miei genitori sono felici di averti a casa con loro anzi quella più felice mia madre che non ti vede da un sacco di tempo", oh Grace.
Lei per me è stata sempre come una madre e quando a 16 anni sono andata via da Seattle a lei é dispiaciuto moltissimo, proprio come se fosse sua figlia ad andare via dalla città.
"Grazie Mia davvero! Troverò il modo di sdebitarmi", mi circonda con un abbraccio affettuoso e finalmente ci dirigiamo alla macchina.

Bentornata a Seattle Anastasia!
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Dopo molti anni rivedo finalmente il giardino di Villa Grey: qui sono cresciuta insieme a Mia, passavamo intere giornate insieme litigavamo facevamo le pazze e facevamo i migliori pigiama party sotto le stelle.
Qui un giorno mia madre ha detto che voleva andarsene lasciandomi da sola con mio padre però poi qualche anno più tardi, il destino si è messo di mezzo portandomi via mio padre.
Strana la vita no?!

"Anastasia ti sei incantata?", mi domanda Mia mentre con lo sguardo percorro tutto il giardino.
"Scusami Mia è che questo posto mi è mancato, sembra stupido essendo casa tua ma rivederlo mi riporta al passato", i ricordi di quando ero bambina e di quel periodo così buio nel quale mia madre mi ha lasciata.
Arriviamo davanti alla porta di casa e finalmente suoniamo il campanello: "Anastasia! Finalmente sei tornata!", dopo tanto tempo rivedo finalmente Grace e posso farmi abbracciare come se fossi sua figlia.
"Grace mi siete mancati davvero! Carrick e Christian come stanno?", domando togliendomi la giacca e sedendomi sul divano nel salone.
Quel divano..dove quel giorno ho baciato lui, Christian, l unico uomo che credo mi abbia mai dato un brivido così forte baciandolo.
"Carrick ritornerà domani da Portland, è stato via per lavoro e Christian tornerà tra un paio di giorni..verra a stare qui per qualche giorno perché al momento sta facendo sistemare l appartamento acquistato all'Escala", Christian è quello che non vedo da più tempo.
Siamo rimasti in contatto come amici ma non la stessa cosa di me e Mia.
Lei per me è come se fosse una sorella quella che non ho mai avuto.
"Non vedo l ora di rivederli entrambi!", dico sorridendo.
"Saranno felicissimi di vederti! Come mai questo ritorno improvviso Anastasia? Pensavo che avessi ancora delle gare in Europa e che non saresti tornata prima di Natale", mi chiede Grace versandomi una tazza di the.
"Per ora ho uno stop, mi sono presa una pausa per ritornare alla mia vita di sempre, ogni tanto è giusto farlo! E così ho pensato di venire a stare qui con voi per un Po Grace ma ovviamente..se é un problema Grace vado in albergo", scuote la testa e mi viene ad abbracciare forte.
"Lo sai che per me sei come una figlia tesoro".
"E per me.come una.sorella Ana e poi dobbiamo recuperare molti anni persi, ne faremo di pazzie", ehm forse esagera un Po troppo Mia.
Si è vero ci divertiremo ma senza fate stupidaggini!

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