Ciao Paige!" Hanna abbracciò la ragazza, appena la vide arrivare all'armadietto di Emily.
"Fa piacere anche a me vederti, Hanna" rise Paige, e la ragazza sembrava non volersi staccare.
"Se Emily ti vedesse così appiccicata a Paige, secondo me si ingelosisce" ipotizzó Aria.
"Lo sai che ti sta sfruttando solo perchè sei calda, vero?" chiese Spencer accennando una risata.
"Si, credo di averlo capito" ribatté Paige.
"Ciao... " Emily disse fissando le amiche e soprattutto Hanna e Paige "Ragazze" concluse.
"Non è quello che pensi!" esclamó Hanna allontanandosi tempestivamente da Paige.
Emily rise "Lo so, lo so. Ha i suoi vantaggi avere Paige come amica"
"Mi state appena dicendo che sto con voi solo per farvi da termosifone, ne siete consapevoli?" chiese Paige incrociando le braccia al petto.
Le ragazze si guardarono e poi risposero all'unisono "Si!" si avviarono verso l'uscita della scuola ridendo, seguite da Paige che scuoteva la testa rassegnata.
"Ciao Paige" la salutò Emily prima di andarsene con le amiche.
"Ciao Paige" le fecero il verso le amiche, che si guadagnarono uno sguardo fulminante da parte di Emily.
"Ciao Em" la salutò Paige sorridendole, per poi infilarsi il casco.
"Em, che tenera!" sentí dire, probabilmente da Aria mentre Emily si allontanava con le amiche.
"Bentornata Paige" le sorrise Lauren, la madre.
"Ciao mamma" rispose Paige, dandole un bacio sulla guancia.
"Come è andata a scuola?" chiese mentre asciugava i piatti.
"Tutto bene" andò a poggiare la cartella e il casco in camera sua, si infiló una canotta e poi tornò da sua madre.
"Qualche nuovo incontro particolare?"
"No, a parte le amiche di cui ti avevo detto che ho conosciuto il primo giorno" rispose Paige.
"Tra cui Emily?" chiese la madre sorridendole.
"Mamma" sorrise Paige "É solo un'amica" prese un secchio d'acqua e una pezza per pulire la moto.
"Se sorridi anche solo sentendo il suo nome, dev'essere un'amica molto importante" disse con fare furbetto.
"Vado a lavare la moto" Paige sorrise tra sè e sè, mentre usciva in giardino.
Una decina di minuti dopo che lei era intenta a pulire la propria moto, ricevette una visita inaspettata.
"Ciao Paige"
Sentì e si alzò in piedi per vedere chi fosse.
"Jenna, che sorpresa" sorrise Paige.
"Tua madre mi ha detto che ti avrei trovata in giardino" ribattè arrivando di fronte a Paige, c'era solo la moto a separarle.
"Si, stavo pulendo la moto" spiegó "Hai bisogno di qualcosa?"
Jenna sorrise beffarda "So cosa sei"
Paige la guardò stranita "Non so di cosa tu stia parlando"
"Andiamo lupacchiotta, a me puoi dirlo" sorrise la ragazza.
Paige contrasse la mascella "Come lo sai?"
"Sono un vampiro che sa riconoscere un licantropo dal solo odore. Anche se è sotto forma umana" Jenna aggirò la moto per avvicinarsi ancora di più a Paige.
"Cosa vuoi da me?" chiese Paige senza abbassare lo sguardo.
"Emily lo sa?" chiese Jenna passando un dito sulla fasciatura di Paige "Sa che ti ha fatto del male?"
"Non sono affari tuoi. Dimmi cosa vuoi"
"Bene, volevo chiederti se ti andasse a genio un'alleanza. Sai, faccio parte di una una famiglia molto antica di vampiri, e la condotta dei miei antenati non è stata il massimo tanto che sono stati esiliati. Ma io sono tornata qui, cambiando identità e con l'obiettivo di riprendere quello che era della mia famiglia: la cittá di Rosewood" fece una pausa, scrutando Paige "E per fare questo, ovviamente, devo eliminare i Fields. Ma da sola sarebbe difficile"
Paige sapeva dove voleva arrivare Jenna.
"Vuoi unirti a me?" chiese infine.
Paige la fissó "Cosa ci guadagno?"
"La tua salvezza, quella della tua famiglia, e il controllo su una parte di Rosewood" sorrise Jenna.
Paige ci pensò su, poi sorrise "Per quanto mi riguarda" fece una pausa "Non mi interessa, e ora puoi anche andartene"
"Non hai idea di contro chi ti stai mettendo Paige. Ti sto offrendo la possibilità di salvarti"
"Ho detto che puoi andartene" ripetè Paige, lasciandosi sfuggire un mezzo ruggito.
"Bene" disse Jenna sprezzante "Considerati una 'new entry' nella mia lista delle persone da uccidere" così dicendo se ne andó.
Ma Paige non si rilassò, rimase in tensione finchè non la vide sparire dalla sua vista.
"Paige, chi era?" chiese sua madre uscendo in giardino.
"Un vampiro, un po' troppo invadente"
"Si, immaginavo fosse un vampiro. É stata lei a farti quelle ferite?" chiese.
"No" si fermó "É stata Emily" fissò sua madre negli occhi.
"Ma, non eravate amiche? E non mi avevi detto che era un vampiro anche lei"
"Si siamo amiche e lo so che non avrei dovuto tenertelo nascosto. Ma non voglio che salti a conclusioni affrettate. Non sa ancora chi sono, o meglio, cosa sono; non mi avrebbe mai fatto del male se le avessi detto tutto sin dall'inizio e se non l'avessi attaccata. Ma è una situazione complicata, e sai bene perchè"
La madre annuì "Non ti vieterò di frequentarla. So che ci tieni, l'unica cosa che importa è che tu sappia quello che stai facendo e che tu stia lontana da Jenna"
Paige sorrise "Lo farò"
Lauren sorrise e tornò in casa, seguita da Paige.
La ragazza stava studiando nella sua camera quando le squillò il cellulare. Lo prese e vide che era un numero che non conosceva.
"Pronto?" rispose.
"Ciao McCullers" risposero dall'altra parte.
Paige sorrise "Ciao a te Fields"
"Come va?"
"Non male, e tu che mi dici?" chiese Paige.
"Nulla di speciale" fece una pausa "Il braccio come va?"
"Benone, non mi fa più male"
"Fantastico!"
Ci fu un attimo di silenzio, poi Paige prese parola "Perché ho la sensazione che tu non mi abbia chiamata solo per chiedermi come sto?"
"Perchè sei una brava sensitiva" rispose Emily ridendo "Volevo chiederti se ti andasse una serata in un locale poco fuori da Rosewood, c'è anche il karaoke. L'Howling Owl... "
"Tavern" concluse Paige "Si lo conosco. Comunque d'accordo, perchè no, a che ora?" chiese fissando l'orologio di camera sua, realizzando che erano le sette di sera.
"Tra un'oretta?" le mani di Emily picchiettavano nervosamente sulla sua scrivania.
"Va bene. Vuoi che ti passo a prendere?"
"No tranquilla, mi faccio accompagnare da mio padre" sorrise Emily "Ci vediamo direttamente lì. A dopo"
"A dopo" Paige chiuse la chiamata.
Quando Emily entrò nel locale, vide subito Paige seduta al tavolo, che le sorrideva.
"Questa volta sei arrivata tu in anticipo" disse Emily sedendosi.
"Non vedevo l'ora di staccarmi dai libri" rise Paige.
"Ti capisco, in effetti ora che mi ci fai pensare, ti ho chiamata per disperazione" annuì Emily.
"Ah ma davvero?" Paige la fissó con un sopracciglio alzato.
"Certo, non avrai mica pensato che fosse un appuntamento" disse scherzosa Emily.
"Io?" chiese Paige finta offesa "Per niente"
"Ok, scherzi a parte, avrei potuto chiamare le mie amiche" fece una pausa e fissó Paige negli occhi "Volevo stare un po' di tempo con te"
Paige sorrise "Non ti sei ancora rotta di avermi tra i piedi?"
"No, ma se continui di questo passo succederá molto presto" Emily incrociò le braccia.
Una signora si avvicinò al loro tavolo "Buonasera ragazze"
"Salve" salutarono all'unisono.
"Volevo chiedervi se vi andasse di inserirvi nella lista per il karaoke" mostrò un foglio pieno di nomi e di canzoni.
"Certo" rispose Paige.
"No" rispose, allo stesso tempo, Emily.
Le ragazze si fissarono e scoppiarono a ridere.
"Dai Em, una canzone sola" insistette Paige.
"Non ci pensare neanche"
Paige sospirò, e prese il foglio dalle mani della signora. Scrutò le canzoni e fece segno alla signora di avvicinarsi a lei, le sussurró qualcosa all'orecchio. La signora annuì e si dileguó.
"Che le hai detto?" chiese Emily ridendo.
"Nulla di importante" sorrise Paige.
Continuarono a parlare e a scherzare per una buona ora.
"Scusami, vado un attimo in bagno" disse Paige ad un certo punto.
Emily annuì "Ti aspetto"
Dopo una decina di minuti Emily guardò l'orologio e si alzò per andare a vedere che fine avesse fatto Paige, mentre il karaoke continuava a tenere attiva la serata.
Cominciò una nuova canzone ed Emily si diresse verso la zona adibita al piccolo palco, almeno avrebbe impegnato il tempo in qualche modo.
Si voltò dalla parte del palco per vedere Paige davanti al microfono, pronta per cantare. Un sorriso si disegnò sul viso di Emily, che scosse la testa fissando Paige, la quale le sorrise e cominciò a cantare.
♪She rolls the window down
And she
Talks over the sound
Of the cars that pass us by
And I don't know why
But she changed my mind♪
Emily muoveva il capo a ritmo di musica, Paige non era certo una cantante provetta, ma si vedeva che ce la metteva tutta per essere almeno decente.
♪Would you look at her
She looks at me
She's got me thinkin about her constantly
But she don't know how I feel
And she carries on without a doubt
I wonder if she's figured it out
I'm crazy for this girls♪
La canzone continuò ad andare avanti, e le parole venivano illuminate nello schermo alle spalle di Paige.
"Ehi ragazzi" disse Paige al microfono "Mi aiutereste a portare la mia amica quassù?" chiese indicando Emily.
Emily la fissò e scosse la testa "Neanche per sogno" sorrise.
Tutti cominciarono ad applaudire e a fischiare.
"Ti amano giá" disse Paige nel microfono.
"Non faccio karaoke" sorrise Emily.
Paige la fissó con le sopracciglia alzate. Scese il gradino e prese Emily per la mano, portandola sul palco. Afferró un altro microfono e glielo porse.
"Questa te la faccio pagare" disse Emily.
Paige sorrise, e poco prima che riprendessero a cantare, Emily afferró la mano di Paige e la strinse. In un certo senso le dava sicurezza, e Paige la guardò sorridendole.
♪Right now
Face to face
All my fears pushed aside
And right now
I'm ready to spend the rest of my life
With you♪
Le ragazze si guardarono negli occhi per tutto il tempo di quella strofa e si sorridevano. Emily aveva dimenticato completamente di essere su un palco, in un locale pieno di persone che la fissavano mentre lei cantava.
Dopo la parte musicale in cui si muovevano a ritmo di musica erano pronte ad affrontare l'ultimo ritornello della canzone, sempre mani nella mano.
♪Would you look at her
She looks at me
She's got me thinkin about her constantly
But she don't know how I feel
And she carries on without a doubt
I wonder if she's figured it out
I'm crazy for this girls♪
Emily sospirò quando terminò l'ultima frase e sorrise, forse come non aveva mai fatto prima. Paige la guardó sorridendo, ed entrambe non riuscivano a fare diversamente.
Scesero dal palco e si risedettero al tavolo.
"É stato così orribile?" chiese Paige.
"No" rise Emily "É stato divertente" controllò il telefono e vide 3 chiamate e due messaggi da parte di suo padre, si alzò di scatto dal tavolo.
"Ehi tutto ok?" Paige la scrutò.
"Si! Cioè no, devo andare. Subito"
Paige la fissò "E' successo qualcosa?"
"No, solo... Mio padre ha bisogno di una mano per una cosa. Quindi devo andare" disse agitata.
Paige sapeva benissimo che le stava mentendo, ma fece finta di nulla "Ok allora ti accompagno" la ragazza si alzó e uscì dal locale seguita da Emily.
"No, non c'è bisogno" disse Emily passandosi una mano tra i capelli.
"Em" Paige prese il viso di Emily tra le mani e le costrinse a guardarla negli occhi. I loro volti non erano mai stati così tanto vicini "Calmati. Non puoi arrivare da qui a casa a piedi, ok?" Emily annuì fissando alternativamente gli occhi e le labbra di Paige, la quale si allontanò per dare il casco ad Emily.
Salirono in sella, e poco dopo furono a casa di Emily.
"Grazie mille, e scusa se ho interrotto così la serata" si scusó Emily, togliendosi il casco per ridarlo a Paige.
"Tranquilla" rispose Paige accennando un sorriso.
Emily sorrise e rientrò in casa, sotto lo sguardo attento di Paige. Fece un'inversione ad U e si allontanó di un isolato dalla casa di Emily. Scese dalla moto e si accostò all'angolo della strada, fissando la casa di Emily.
Non ci volle molto prima che uscisse, guardandosi attorno circospetta, per poi dirigersi verso il bosco.
Paige salì in sella alla propria moto, decidendo di riportarla a casa, prima di seguire Emily.
Lasció la moto, corse al bosco e una volta arrivata vide Emily, da lontano, che perlustrava la zona.
Improvvisamente sparì dalla sua vista e la vide a terra con sopra una figura incappucciata.
Emily la spinse, riuscendo a liberarsi, l'attaccó puntando al collo della vittima, proprio come aveva fatto con lei la prima volta, ma l'altra era piú veloce della ragazza. La figura prese un pezzo di ramo e lo usó per colpire Emily alla nuca, che cadde di faccia a terra. La persona incappucciata, lanciò via l'arma che aveva usato e voltò Emily, che a stento dava segni di vita, verso di sè. La figura si inginocchiò a cavalcioni sulla ragazza e sollevò sul corpo quasi esanime, quello che Paige comprese fosse un pugnale.
Doveva fare qualcosa, e doveva farlo subito. I nervi cominciarono a tendersi, e sentiva che il suo animo da licantropo si stava facendo strada nelle sue vene. Il vantaggio di essere un licantropo puro era che non c'era per forza bisogno della luna piena per trasformarsi, ma potevi decidere, semplicemente lasciando che la parte animalesca prevalesse su quella umana.
Paige si lanciò sulla figura, proprio un istante prima che il pugnale si conficcasse nel cuore di Emily. Gli ruggì contro e la persona incappucciata si mise sulla difensiva, per poi rilassarsi quando guardó Paige negli occhi. La ragazza si mise sull'offensiva pronta ad attaccare nuovamente, ma non fu necessario. La figura si aggiustó il cappuccio sulla testa e corse via. Paige, ancora sottoforma di licantropo, ansimó, aveva il cuore che le batteva inspiegabilmente veloce. Voltó il viso verso Emily, ancora a terra e priva di sensi.
YOU ARE READING
OUR DARK SIDE
Mystery / ThrillerRosewood,la città delle Liars. Ma se persino una di loro ingannasse le proprie amiche? Emily Fields nasconde un segreto da troppo tempo e non è la sola. Ma il momento della veritá si avvicina. Una nuova studentessa con due occhi da cerbiatto e un pe...