capitolo 3- in viaggio verso il mare pt.1

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Venusia

Ormai siamo in macchina da circa 10 minuti e nessuno ha ancora detto una parola. Riesco a sentire l'imbarazzo con il palmo della mano. Faccio per prendere le mie cuffie che Thomas mi chiede se poteva ascoltare anche lui.

io:c-certo come no

Thomas

io:grazie-faccio per avvicinarmi che lei è già nel posto accanto al mio che stava attendendo mi prendessi una cuffietta. La prendo e lei inizia a cercare una canzone da mettere quando con la coda dell'occhio vedo una cartella intitolata "solo mie".  Faccio finta di non averla vista e iniziamo ad ascoltare la musica. Non per dire che questo viaggio è noioso, ma c'è mia mamma e l'altra signora che parlano di cose riguardanti il loro mondo nei sedili d'avanti, mentre io sono seduto dietro ad ascoltare musica "con" una ragazza che conosco a malapena, ho virgolettato "con" perchè la ragazza qui presente sta dormendo da quasi mezzora.[NO MA STIAMO SCERZANDO! HAI L'OCCASIONE DI STARE CON THOMAS E TE COSA FAI? DORMI! NON CI CREDO] Quando mi viene in mente la cartella "solo mie" e allora togliendoli delicatamente la cuffietta dall'orecchio inizio ad ascoltare quelle canzoni. Non posso crederci quella ragazza ha una voce stupenda, non vorrei mai smettere di ascoltare quella voce, ma purtroppo la bellissima sensazione fu interrotta da mia madre che mi comunicò la prima sosta del nostro viaggio. Stavo cercando di svegliare Venusia, ma non voleva saperne allora mi misi a guardare come gli elementi del suo viso fossero in totale armonia.  Ben presto quell'armonia s'interruppe quando una ciocca dei suoi capelli le scivolò lentamente sul viso, ma quando provai a sistemargliela dietro l'orecchio una mano mi afferra il polso.

io:ma cosa?

venusia:non devi toccarmi i capelli MAI! Capito?!

io:sicuro! scusa non volevo

Di sicuro non posso dirle che volevo spostarle i capelli per guardare i suoi occhi o la sua bocca.

io:comunque ci siamo fermati se devi andare in bagno o vuoi mangiare qualcosa adesso puoi

Venusia

venusia:scusa non dovevo parlarti così-dissi abbassando lo sguardo

Thomas

Adesso si pente di ciò che ha appena fatto. Chi la capisce è bravo. Mi avvicino a lei e con 2 dita le alzo il mento e prima di accorgermi che aveva gli occhi lucidi le ripetei che non era successo niente di grave.

io:ma te stai piangendo

venusia:io?! cosa, no guarda che ti sbagli-disse mentre con la mano le asciugai gli occhi

io:non devi piangere per quello che mi hai detto-dico facendo un sorriso

Mi sorrise e dopo qualche minuto ripartimmo, ma la strada era ancora tanta.

SPAZIO AUTRICE

Allora questa è la prima parte del 3 capitolo(438) e spero che vi piaccia. Non so quanto potrò continuare perché ho scuola quindi non pensiate che io sia morta o cose del genere.

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