Abbandonai il pensiero delle labbra di Louis sulle mie, poi giungemmo al ponte della quinta bolgia e ci fermammo in mezzo, per osservare dall'alto il fossato pieno di nuovi dannati di cui udivo i soliti, inutili lamenti.La prima impressione che ne ricevetti fu quella di un luogo straordinariamente buio.
Osservai meglio e vidi che laggiù bolliva una pece densa che aderiva alle pareti da ogni parte.
Mentre ero tutto preso da quella vista, all'improvviso Louis mi tirò a sé, gridando:
" Attento! "
Mi voltai impaurito e vidi venire verso di noi, correndo su per il ponticello, un diavolo nero.
Con le ali aperte, si muoveva agilissimo e veloce e, sopra le spalle, portava un dannato e lo teneva stretto, afferrandolo con le mani adunche per il collo.
Dall'alto del ponte, si mise a urlare:
" Malebranche, ecco uno dei magistrati di Lucca! Immergetelo bene sotto la pece. Io torno in quella città, piena di peccatori come questo!"
Capii da quelle parole che lì erano puniti i barattieri, coloro che, investiti di poteri pubblici, ne avevano approfittato per arricchirsi.
Il diavolo gettò con forza il peccatore nella massa bollente di pece, poi tornò indietro, riattraversando il ponte con la stessa velocità di prima.
Il dannato, intanto, era sprofondato nella pece e ne era riemerso tutto imbrattato, ma i diavoli, nascosti sotto il ponte, gli urlarono:
" Qui non sei a Lucca, non stai nuotando nel fiume Serchio. Perciò, se non vuoi assaggiare le nostre graffiate, non venire mai a galla"
Louis mi strinse a sè e mi disse che era meglio che i diavoli non mi vedessero, per evitare di scatenare la loro aggressività.
Mi ordinò, quindi, di nascondermi dietro una sporgenza rocciosa e di non spaventarmi, anche se lo avessi visto attaccato dai diavoli.
Si avviò quindi lungo il ponte e si fermò sull'argine che separava quella quinta bolgia dalla sesta.
Assunse un atteggiamento imperturbabile, fermo, sicuro.
I diavoli subito uscirono fuori da sotto il ponticello e puntarono contro la mia guida tutte le loro aste uncinate.
Ma lui gridò:
" Nessuno di voi pensi di potermi fare del male! Voglio parlare con il vostro capo. Dopo, deciderete se afferrarmi con i vostri uncini oppure no"
Tutti i diavoli, in coro, urlarono:
" Ci vada Malacoda a parlare con questo spirito!"
Allora, uno di loro si fece avanti.
Si avvicinò a Louis, lo guardò con rabbia e ira e sbottò:
" Che cosa vuoi?"
Louis allargò le braccia e esclamò:
" Malacoda, credi forse che io sarei arrivato fin qui senza l'aiuto di Dio? Perciò, lasciaci andare avanti, perché è il cielo che vuole che io guidi un mortale attraverso un cammino tanto difficile"
Il diavolo sembrò perdere all'improvviso tutta la sua tracotanza, al punto che lasciò cadere a terra il suo uncino.
Si volse agli altri e ordinò loro di stare calmi.
Louis allora mi invitò a uscire dal mio nascondiglio e io mi diressi velocemente verso di lui.
I diavoli, però, avanzarono tutti insieme e io ebbi paura che non rispettassero il patto concluso fra Malacoda e la mia guida.
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Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...
FanfictionIl fatto più straordinario della mia vita accadde nell'aprile dell'anno 1300, la settimana di Pasqua. Fra due mesi avrei compiuto trentacinque anni, ma, invece di essere nel pieno del mio vigore, fisico e intellettuale, stavo male, anzi malissimo e...