17 ottobre 2010
"Amanda, la mamma è andata al lavoro. Io sto uscendo... Fra meno di un'ora rientra papà dal lavoro... ti prego tesoro non farlo arrabbiare....".
Ho davanti a me mio fratello. Aveva 3 anni più di me e aveva tanta paura che mi potesse succedere qualcosa.
Ho 11 anni; Dicono che assomiglio alla nonna. Dicono che sono così graziosa...
Papà mi ripeteva spesso che ero la creatura più bella dell'universo. Mi accarezzava tutto il corpo e quando non c'era nessuno a casa mi obbligava a togliermi i vestiti. Non sapevo con esattezza cosa volesse fare ma facevo ogni cosa che mi chiedeva." okey Manu. È ottobre e ogni volta che mi tolgo tutti i vestiti ho freddo. Lo sai che non sopporto più quando mi mette le mani sul sedere...."
Ho gli occhi lucidi. Le mie compagne mi raccontano spesso che il loro papà compra loro tutto quello che vogliono, mentre il mio al posto di comprarmi i vestiti, me li toglie.
"Tranquilla. Prima o poi non succederà più " .
Detto ciò mi diede un lungo bacio sulla fronte e uscì sbattendo la porta.
Perché non ho una vita normale? Perché non può togliere i vestiti alla mamma oppure a Manu? Perché proprio a me?Sono passati 15 minuti... pensavo di scappare ma poi ho pensato che avrei peggiorato solo le cose.
"Amanda sono a casa! Vieni ad abbracciare papà".
Urlò da sotto, mentre io piano piano scendo le scale.
" ehy amore. Dammi un bacino."
Mi prese il volto con forza e mise le sue labbra sulle mie.
"Sai oggi giocheremo tantissimo. Ti consiglio di iniziare già a togliere qualche indumento perché ci sarà caldo."
Stava guardando il mio corpo e aveva un brutto sorriso.
"Ma io ho freddo..."
Avevo gli occhi lucidi. Stavo per scoppiare a piangere.
"Allora ti spoglierò io e ti riscalderò piccola".
Mi si avvicinò, mi prese in braccio e mi portò sul divano.
Mi mise a cavalcioni su di lui e mi tolse la maglietta. Prese il mio seno destro, ancora quasi piatto, e se lo mise in bocca. Leccava tutto il mio petto e si vedeva che era eccitato. La sua mano andò sulla mia intimità. Sussultai e lui senza perdere tempo mi diede uno schiaffo urlandomi di stare ferma.
Si mise sopra di me , mi tolse i jeans e mise la faccia in mezzo alle mie cosce. Iniziò a leccare la mia intinimita mentre io presa dal panico cominciai a piangere.
Avevo paura... avevo davvero 11 anni?
Era una sensazione strana e avevo la nausea.
Avevo un dolore allucinante. Con le lacrime alzai gli occhi e guardai quel mostro che avevo davanti. C'era del sangue e il suo cazzo era dentro di me.Non volevo. Era seriamente mio padre? Perché mi faceva questo?
La mia verginità se n'era andata. Volevo tenerla per il mio primo amore ma mi hanno proibito della cosa più importante che io abbia.Uno sparo. Ho appena sentito uno sparo. Le spinte si erano fermate e l'uomo davanti a me mi cadde sopra.
L'avevano ucciso.Hanno ucciso l'uomo che mi ha dato la vita e che mi ha condannato. Il sangue di mio padre si è mischiato al mio sangue. Il dolore era identico.
Avevo lo sguardo perso, piano piano chiusi gli occhi e caddi nel mio peggior incubo.Avevo 11 anni ma è come se ne avessi 40.
STAI LEGGENDO
Attraverso i tuoi occhi #Wattys2017
RomanceLei, 16 anni, Amanda Styleen ,ragazza asociale. Amante del nero e delle felpe. Amante del buio e della pioggia. Ragazza che scappa dal suo passato e che fugge dal presente. Ragazza dal cuore stanco di chi ha sofferto tanto. Sta morendo piano piano...