2 capitolo "il nuovo inizio"

773 22 0
                                    

5 anni dopo...

Guardare il cielo da questo aereo è come poterlo toccare con un dito.

Ho un dolore allucinante alla tempia e il culo mi si è impiattito. Sono esattamente 3 ore che non mi muovo.

Ho la testa di Manu sulla mia spalla e mi sta mettendo in imbarazzo.
Sta russando come se non avesse dormito da giorni e giorni e la gente ci guarda male.

Sono una tipa strana... perché tutto ciò mi piace. Sto scappando dal mio passato e sto fuggendo dal mio presente.

Si riconosce una ragazza distrutta. Una di quelle che hanno il cuore pieno di fori e l'anima in fiamme.

Si riconosce dal modo di camminare. Cammina piano e trascina se stessa controvoglia.

Si riconosce dal modo in cui respira. Respira forte, quasi abbia paura di essere morta.

Si riconosce dal modo in cui guarda le persone, le cose, il mondo. Le guarda con occhi stanchi, quasi come se, osservare tutta quella merda che la circondava, la rendeva vulnerabile.

Si riconosce dal modo in cui sta in compagnia. Lei finge di ascoltare e sorride, ma in realtà sta in un mondo tutto suo.

Si riconosce perché ha gli occhi lucidi che chiedono aiuto. Gli occhi che urlano a squarciagola. Ha gli occhi che dicono più di ciò che racconta lei. Ha gli occhi che gridano la verità e un sorriso sforzata che mente.

Cazzo, se si riconosce una ragazza distrutta.

Forse, in questa fase della mia vita, non ho tanto bisogno di un medico quanto di una persona che abbia una ferita simile alla mia. Ma non è facile per una come me trovarlo.

Sono una ragazza abbastanza strana. Cresciuta controvoglia. Diventata donna a 11 anni.
Ricordi di merda; vita di merda.

Ho male qui. Dove la gente dice che ci sta un cuore. Però io non lo so se c'è l'ho ancora il cuore.

Sto soffrendo. E le persone che soffrono poi diventano cattive.

Però poi mi ricordi di ridere e sorridere sempre.

Ridi, fatti credere pazzo, anche se sei triste.
Ridi anche se ti sta crollando il mondo addosso, continua sempre sorridere. Ci sono persone che vivono per il tuo sorriso e altre che rosicheranno quando capiranno di non essere riuscite a spegnerlo.
_______________________________

È la prima volta che sorrido davvero.

Sono piombata nel mio nuovo inizio.
New York sarà la mia casa. Sarà come rinascere.

È la prima volta che sorrido davvero... come può sorridere sempre una ragazza senza madre e con un padre ucciso. Un padre che le ha tolto il dono più bello che aveva... la
verginità.

La verginità è quel piacere che volevo tenere per il mio primo vero amore.

Potevo restare quella ragazza graziosa, studiosa e bellissima. Amavo mettermi in mostra. So che avevo 11 anni e che potevo sembrare una troia ma era l'unico modo per sentirmi amata almeno dai miei amici.

Poi mi ricordo di sorridere perché è un brutto giorno, non una brutta vita.

Sono una ragazza strana, fuori dalle righe e per questo vi ordino di cercare la vostra felicità.

Cercatela tutti i giorni continuamente, anzi, chiunque mi ascolti ora, si metta in cerca della felicità, in questo momento, ora.

Perché è lì, ce l'avete, ce l'abbiamo. Ed è un regalo così bello che l'abbiamo nascosto, come fanno i cani con l'osso, che lo nascondono. 
E molti di noi l'hanno nascosto così bene che non si ricordano dove l'hanno messo.

Guardo alla mia sinistra e osservo la mia unica salvezza. Osservo il pezzo più bella della mia vita.
Colui che ha ucciso il mostro e che ha tenuto la mia mano fino a questo momento.

Sta parlando al telefono e ha gli occhi lucidi.
Sta parlando di sicuro con Jenny. La sua ex felicità.
Ha lasciato, mollato tutto per me.

Sento spesso dire che  alla parola “felicità” abbiamo tutti associato un volto.
La mia "felicità" è questo ragazzo, l'unico membro della famiglia che mi è rimasto. La mia ancora.
Siamo partiti insieme, mano nella mano, a scoprire il nostro nuovo mondo.

Stiamo camminando senza una meta. Siamo ancora nell'aeroporto,  ma non riusciamo a trovare l'uscita.

Ero avvolta nei miei pensieri fino a un secondo fa. Ora mi ritrovo con il culo per terra e di sicuro con qualche osso rotto.

"Guarda avanti quando cammini cazzo. Senti tesoro alza quel tuo bel culetto da terra e dimmi come stai."
Che voce del cazzo.
Alzai gli occhi di quell'essere davanti
a me.

Ho l'acquolina? Sembra un deo greco e la luce che penetra dalle finestre sembra renderlo ancora più illuminante. Mi servono degli occhiali!! Mi sta abbaglianto cazz.

"Si lo so. Sono così figo. Se vuoi ti visito io. Nel mio letto."
Ecco si sapeva. Il solito puttaniere di turno.

"Perché? Perché non posso iniziare bene? Perché devo incontrare solo puttanieri del cazzo. Perché? ." Avevo preso una bella botta e a lui sembra proprio non interessare.

Sono tutti cosi bravi, sono tutti cosi fighi, sono tutti cosi giusti, eppure là fuori è ancora pieno di gente di merda.

" che bella cosa. Sto già sul cazzo ad una sconosciuta. Una sconosciuta che mi farei e me la sbatterei fino allo sfinimento."
Aveva quel sorriso malizioso che solo Dio sapeva quanto mi faceva impazzire, ma non lo facevo vedere. Troppo chi lo conosce.

"Non é che mi stai sul cazzo ma se io avessi un bicchiere d'acqua e tu andassi a fuoco io la berrei." Sputai acida.

"Che bella creatura che sei. Senti non ho tempo da sprecare con te. Alza il culo e togliti dalle palle. Sono già nervoso di mio."

Detto ciò mi sorpassò e andò verso quella che da lontano sembrava l'uscita.
Cazzo dov'è Manu?

Corsi fuori e lo trovai. Stava correndo da una parte all'altra con gli occhi lucidi.

Appena mi vide mi abbracciò come se avesse paura di perdermi.
Prendemmo il primo taxi che abbiamo visto e ci godemmo il viaggio nel totale silenzio.

Adoro il silenzio.  Quello che mi piace di me e di Manu è che quando restiamo in silenzio ci diciamo cose meravigliose.

La verità è che quando sono crollata l'ho fatto in silenzio e nessuno l'ha sentito.  Mi han dato dell'arrogante solo perché a volte amo stare in silenzio, altre in disparte.

Mi tengo tutto dentro e divento vulnerabile. Basta una parola per ferirmi . A volte anche meno. Una parola non detta. Un silenzio. Uno sguardo rivolto altrove.

Una pecora, due pecore, tre pecore, quattro pecore, [....]
___________________

" tesoro siamo arrivati. Siamo nel nostro mondo. Siamo io e te" Detto ciò Manu mi svegliò con un lungo bacio sulla fronte e quel che avevo davanti era un sogno. C'era una grande villa con una piscina e quasi quasi sembrava di sognare.

Questa casa l'avevamo ereditata dal mostro. Non volevo viverci ma era l'unico modo per cambiare la nostra vita.

Si lo so, sto scappando dal passato, ma
Mi isolavo sempre pensando che, questo mondo non fa per me.

Solo io posso giudicarmi. Io so il mio passato, io so il motivo delle mie scelte, io so quello che ho dentro. Io so quanto ho sofferto, io so quanto posso essere forte e fragile, io e nessun altro.

Sono pronta per il nuovo inizio. Sono pronta per rinascere. Sono pronta per vivere di nuovo.

Attraverso i tuoi occhi #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora