Attraverso i tuoi occhi #Wattys2017

Nuovo inizio? Iniziamo Bene

Sei condannato ad essere te stesso.
La calligrafia, il modo di camminare, il motivo decorativo delle porcellane che scegli.
Sei sempre tu che ti tradisci. Ogni cosa che fai rivela la tua mano.
Ogni cosa è un autoritratto.
Ogni cosa è un diario.

Sono le 8.00 del mattino e tra mezz'ora devo andare a scuola. Una nuova scuola. Nuovi amici. Nuova ansia cazzo.

Nel male o nel bene la musica aiuta.
Non vergognatevi della musica che ascoltate.
È la musica che ci salva dalle brutte giornate e dagli incubi. Non seguite la massa, seguite il vostro cuore.

Colazione? Ma cosa. Se mangio vomito, giuro. Manu non esce dalla sua stanza da due giorni. Piange come una cazzo di femminuccia.
Lui, a differenza mia, non si trova bene qui. Gli manca la sua vita: l'amore della sua vita, gli amici... ma sta facendo tutto questo per me.
Okey, che neanche io conosco qualcuno per iniziare a stare bene ma meglio soli che mal accompagnati.

Esco di casa e vado a prendere il bus. Per arrivare da casa mia a scuola ci vuole mezz'ora di tempo.
Raga... il bus è pieno. Stare in piedi? Ma che cazzo. Io alle 8.00 sono ancora mezzo addormentata. Mi guardo intorno e vedo ragazzo che ridono, un vecchio che guardano fuori dalla finestra... come se stesse sognando ad occhi aperti.
Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso.
Siamo fatti di sogni che non ci fanno dormire.
Quei sogni che sembrano così reali da sentirti uno schifo quando, da sveglio, realizzi che le cose non sono più come hai appena sognato.

Più guardo il Signore, più mi sento uno schifo...
Soffrivo in silenzio, era questo il problema.
Tutte le sere, senza che nessuno mj sentisse, piangevo per scaricare tutte le frustrazioni che mi riempivano la vita.
Sì, perché tutta la mia vita era una frustrazione. La scuola, gli amici, il ragazzo che amavo e che non avrebbe mai provato lo stesso.
Erano queste le cose che animavano il mio dolore. Poi, riuscì a trovare una risposta.
Tutte le volte che stavo male, invece di piangere, prendevo un pezzo di carta e scrivevo tutto ciò che mi passava per la testa.
E così mi sentivo di nuovo libera.
Ho sempre desiderato essere una scrittrice professionista, e ho sempre ammirato Alessandro D'Avegna.

La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare.

Vi è solamente un problema filosofico veramente serio: quello del suicidio. Giudicare se la vita valga o non valga la pena di essere vissuta è rispondere al quesito fondamentale della filosofia. Il resto...viene dopo. Questi sono giochi: prima bisogna rispondere.
E spero di non aver fatto la scelta sbagliata.

Mezz'ora in piedi, la signora che ho davanti puzza, e io sono tutta sudata.
Per il primo giorno di scuola ho deciso di mettere dei jeans strappati e un maglioncino Rosso. I capelli li ho lasciati sciolti e mi sono truccata come il solito.
Amo truccarmi, senza mi sento spoglia... e non va bene.
Ho distrutto tutti i ponti dietro di me per non avere altra scelta che andare avanti.

Seguendo la massa di studenti sono arrivata a scuola. È troppo grande! Chissà se farò degli amici.
Mi stanno guardando quasi tutti in modo strano e alcuni ragazzi tirano delle battutine del cazzo sul mio culo. Beh, penso che a tutte le ragazze piacerebbe avere dei complimenti sul culo.
Ho sempre amato sentirmi al centro dell'attenzione, ma non vorrei sentirmi chiamare troia. Odio che tocca il mio punto debole.
Non mi credo brutta, anzi. Ma provate a chiamarmi a troia. Quando la leonessa passa, la cagna può solo abbaiare.

Si.. e ora? Dove devo andare?
Guardandomi attorno sono andata a sbattere contro qualcuno.
Qualcuno di molto, ma molto, grosso.

"Scusa, Scusa. Ora smammo" dissi diventando rossa in viso. Alzai lo sguardo e quel che trovai davanti era qualcosa di bellissimo.
Un ragazzo Alto e muscoloso appoggiato ad una macchina. Un ragazzo dagli occhi azzurri, i lineamenti dolci e i capelli Biondo platino. Dio bo' può girare anche senza quella cazzo maglietta.