Era il mio terzo ed ultimo giorno a Barcellona. Avevamo pranzato al Burger King, che si trova in Piazza della Catalonia, dove inizia La Rambla. La Rambla è la strada principale di Barcellona ed è costituita da 3 corsie: due che hanno senso opposto per le macchine e che si trovano ai lati e poi in mezzo un grande marciapiede per far passeggiare le persone. Dopo aver mangiato abbiamo iniziato a passeggiare per la lunga strada e subito siamo entrati alla Boqueria, un mercato al chiuso caratteristico della città dove la maggior parte vende frutta esotica a poco prezzo, ed è sempre strapiena di gente. Abbiamo fatto un giro lì dentro e abbiamo mangiato tantissima frutta!
Dopo aver girato il grande mercato siamo usciti e quindi siamo ritornati sulla Rambla e abbiamo proseguito un po sulla strada.
Dato che camminavamo da tutta la giornata, eravamo stanchi morti e i miei genitori, insieme alla mia sorellina più piccola si sono andati a sedere sugli scalini di una fontana posta sul lato della strada.
Io e mia sorella grande invece siamo rimaste sul grande marciapiede incantate a guardare uno dei tanti artisti di strada che ritagliava in modo stupendo su un foglietto il profilo delle persone. Così mi era venuta l'idea di farmelo fare, per tenere poi un ricordo di quella città...Ma poco prima che io andassi da mia mamma per chiederle i soldi, sentii un frastuono assurdo e vidi dietro di me una grandissima massa di persone che correva all'impazzata verso la mia direzione, mentre un fumo color giallo si alzava dietro di loro.
In quel momento non capii più niente e io e mia sorella corremmo subito dai miei genitori dietro quela fontana, che al momento ci sembrava l'unico posto sicuro.Rimasi accanto a mio padre e cercai di capire cosa stesse succedendo..poi buio...
Iniziai a guardare fisso per terra, senza provare emozioni, senza sentire più alcun rumore..avevo smesso di respirare per qualche secondo...poi scoppiai a piangere e abbracciai mio padre..cosa molto rara..
Non sapevamo cosa fosse successo, non avevamo visto nulla..ma io avevo immaginato nella mia testa qualcosa..qualcosa di orribile..
In meno di 30 secondi arrivarono militari, polizia, vigili del fuoco e ambulanze..e noi intanto seguivamo il piano di evacquazione che prevedeva di far andare tutte le persone verso la spiagga.
La gente che ci seguiva continuava a piangere e singhiozzare..nei loro volti c'era tanta tanta paura..Continuavo a guardarmi intorno, io avevo molta paura, c'era una grande confusione in giro.
Arrivammo al porto, dove sostavano altre macchine militari..non volevano dirci niente per non creare altro scompiglio.Poi sono arrivati i primi articoli su internet e abbiamo letto ciò che veramente era successo..e sono scoppiata a piangere un'altra volta.
C'erano molte famiglie italiane, e parlavamo tra di noi cercando di rassicurarci.I negozi si erano chiusi dentro con i clienti stessi..non si poteva nè entrare nè uscire.
Volevamo solo tornare a casa..volevamo che tutto finisse.
Per 50 metri sono qui a raccontarvi tutto questo. Forse non era il mio giorno, forse il Signore non ha questo in mente per me. Ma ne sono grata, anche se quell'immagine non uscirà mai dalla mia testa.
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"Somewhere Where The Sun Is Shining Bright"
General FictionSolo un attimo. Un attimo in cui la gente inizia a correre e spintonare, urlando a più non posso, piangendo, mentre nell'aria si alza un polverone giallo. Un attimo in cui sirene della polizia, furgoni dell'esercito e ambulanze sfrecciano per la str...