Burning Blood

Dany bruciava di passione quando la notte, tra le lenzuola aggrovigliate e i suoi gemiti che riempivano la stanza, giaceva con uno dei suoi amanti o con una delle sue ancelle. Il suo sangue ribolliva d'amore e di desiderio, sembrava non averne mai abbastanza e il suo cuore smaniava per averne ancora e ancora.

Bruciava di rabbia e vendetta se ripensava all'usurpatore e a tutti quei fasi re che le impedivano di tornare a casa, trattandola come se fosse lei la nemica, quando voleva solo quello che le spettava di diritto.

Sarebbe calata su di loro come un angelo vendicatore e avrebbe bruciato loro e rifondato il suo regno da quelle stesse ceneri.

Bruciava di invidia per i suoi figli che potevano volare senza pensieri e dominare tutto il cielo mentre lei era costretta a tenere i piedi piantati per terra per amministrare un vasto regno senza che nessuno l'avesse preparata per quel compito.

Allo stesso tempo si aspettavano che lei sapesse già tutto di come si governa.

Era bruciata insieme al su amato Drogo senza però essere ferita dalle fiamme e rinascendo come la Non-Bruciata e Madre dei Draghi. Titoli che la spaventavano ancora ma che aveva imparato ad accettare e a far temere ai suoi nemici.

Bruciava quando si immergeva nella sua vasca da bagno piena di acqua bollente senza però mai scottarsi.

Perché lei era fuoco fatto carne come i suoi draghi e, come loro, era fiera e indomita.

Nessuno poteva porle delle catene o sbarrare il suo cammino.

-Dracarys!- urlava senza pietà mentre il mondo sotto di lei, che troneggiava sul dorso di Drogon, bruciava.

Bruciava come lei e i suoi draghi