Le mani di Oliver rinserrarono sulle colt, due pistole che lo avevano accompagnato nella vita di Bashuvi molto spesso. Era approdato in quella nuova cittadina dopo svariate denunce riguardo alcuni omicidi e si stava aggirando per le vie buie della città alla ricerca di qualche indizio interessante per il suo caso.
Purtroppo si era dovuto dividere da Amara e Dylan, che erano stati costretti a restare a Palazzo Ossidiana per sistemare alcuni cavilli burocratici.
Era andato solo in quel posto.
Senza notare la pozzanghera ci finì dentro col piede. 《Ah, che schifo》 biascicò scrollando il piede per asciugare la pelle degli stivali dall'acqua piovana.
< Noto che siamo distratti, straniero! > disse una voce nell'ombra.
Non aveva mai visto quell'uomo e il suo istinto le diceva che non fosse un comune umano.
Electra era stata attirata dalla stazza e dalle armi di quell'uomo, era la prima volta che lo vedeva.
Fortuna che le sue abitudini erano dure a morire, nonostante gli anni di inattività, continuava a mantenersi in forma e a girare armata, infatti prima di uscire alla luce strinse la sua frusta di elettro tra le mani nascondendola nella manica del giubbotto.
Oliver si voltò stringendo le armi e si voltò con circospezione. 《Chi siete? E cosa ci fate da sola a quest'ora in un posto come questo?》 Non era luogo e tempo per una passeggiata notturna, soprattutto per una donna sola. Oliver inoltre non sapeva se quella femmina potesse in qualche modo essere pericolosa. E se fosse stata lei l'assassina? La fissò di sottecchi cercando di studiarla come meglio poteva. A volte le apparenze ingannano.
< Che maleducato rivolgersi così a una Signora>
Electra sorrise il suo istinto non la tradiva, come l'uomo si era girato nella sua direzione si era immediatamente accorta del colore strano degli occhi, doveva essere un mannaro.
< Comunque mi chiamo Electra e tu? Non ti presenti? Facevo una passeggiata, tu piuttosto mi sembri lontano da casa, questo posto è più pericoloso per te che per me> iniziò a camminare verso di lui.
Era attratta dalla fierezza di quel mannaro, erano rari uomini valorosi e l'adrenalina già iniziava a scorrerle sotto pelle, e solo in quel momento si rese conto quanto le mancava.
< Non mi guardare così male....mannaro...io non mordo mica!> disse fermandosi poco distante da lui
《Lei no... ma io non glielo assicuro.》 Oliver ciondolò le pistole, dimostrandosi armato. 《Comunque il mio nome è Oliver Trump. Non avrà certo sentito parlare di me... son qui solo in visita.》
< In visita? Armato di tutto punto?> Eletra fece l'inventario delle armi che aveva dietro e della loro posizione, non voleva assolutamente scontrarsi con lui, ma in caso di necessità si sarebbe fatta trovare pronta < Cosa sei venuto a fare in questa cittadina? E poi tutto solo?> disse rinsaldando la presa nella frusta
《Purtroppo son qui per una indagine riguardante le ultime morti che son avvenute da voi. Ne sai qualcosa?》 Quella donna non era una semplice donna. Aveva notato già da diversi minuti la frusta che tentava di celargli allo sguardo. Difficile nasconderla ad un mannaro. Però apprezzava lo sforzo di averci provato.
Non aveva voglia di mettersi a discutere in mezzo alla strada con una femmina sconosciuta... sperava più che altro di guadagnarci qualche informazione.
< Che fate rubate il lavoro ai guardiani?> era spiazzata da quella rivelazione, suo figlio le aveva accennato qualcosa, ma anche lui brancolava nel buio.
STAI LEGGENDO
Cacofonia di personaggi
Short Storyincontri fortuiti e bizzarri tra personaggi di varie storie e autrici