Una giornata stregata

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< Basta sono stanchissimo e distrutto, ora mi rilasso fino a che arriva Ari> dice Jude sdraiandosi sul dondolo nel portico di casa sua.

Quella giornata era cominciata veramente bene, a casa sua non c'era nessuno e aveva ricevuto un messaggio da parte di Arianne che affermava che nel pomeriggio sarebbe passata a casa sua.

Quella mattina aveva trovato un biglietto da parte dei genitori che lo avvisavano che con Daisy andavano a cercare un appartamento per quando lei avrebbe frequentato l'università e poi un post scrittum dove il padre gli chiedeva di tagliare la legna.

Appena finito di far colazione era andato a correre e si era fatto un bagno nel laghetto dove lui e la sua amata ne avevano passate tante.

Dopo tornato a casa aveva deciso di andare nella palestra gestita da un suo amico e lì aveva passato la maggior parte del tempo a fare esercizi cercando di non tirare troppo l'attenzione con la quantità di pesi che posizionava su bilancieri o altre macchine per bicipiti, tricipiti, addominali e quadricipiti femorali e per tutti gli altri muscoli che aveva allenato tanto per far qualcosa, poi tornato a casa aveva deciso di tagliare la legna e ora si sentiva distrutto.

Aveva passato tutta la mattina in movimento senza fermarsi un attimo, considerando che si era svegliato alle 7.30 di mattina e ora sono le 2.00 di pomeriggio.

< Maledizione è tardissimo ! Tra due ore Ari è qui. Devo farmi una doccia e chissà se c'è qualcosa in frigo> afferma Jude

Jude afferra un asciugamano per asciugarsi quando sente un tonfo e un rumore di vetro rotto al piano di sotto, quindi si avvolge l'asciugamano attorno ai fianchi e scatta per il salotto.

< AAAAHHHH ma tu sei nudo!> afferma una ragazza che per la scena che si propone davanti agli occhi dev'essere atterrata sul suo tavolino in vetro del salotto e lo ha ridotto in mille pezzi.

< Cazzo no il tavolino! Mia madre mi ammazza, ma che cavolo ti è venuto in mente di fare? Ma poi perché sei a casa mia? E perché hai rotto il mio tavolino?> chiede Jude che è sia arrabbiato che preoccupato.

< Sei nudo!> riafferma la ragazza

< Si lo hai già detto! Ero sotto la doccia quando hai fatto un fracasso!> spiega Jude nella speranza di ottenere qualche nuova risposta da quella ragazza strana al posto del sei nudo.

< Io non ho fatto nulla! > dice convinta incrociando le braccia al petto

< Va bene basta! Allora facciamo un patto? Tu ora ti alzi da quel mare di vetro e ti siedi buona buona sul divano mentre io mi vado a vestire!> Jude le indica il divano e si muove verso la sua stanza solo quando la ragazza si è accomodata sul divano.

Dopo essersi messo un Jeans e una t-shirt torna nel salotto, ma non trova nessuno.

< E ti pareva! Dove sei?> domanda seccato

< In cucina!> afferma la ragazza e lui la raggiunge

< Ma non ti avevo detto di non muoverti dal divano?> la squadra male Jude esasperato da quell'atteggiamento noncurante.

< Ma quanto sei brontolone! Avevo sete!> afferma con fare innocente

< Ecco spiegato perché stai rovistando nel mio frigorifero! Che ci fai a casa mia?> la incalza

< Non lo so, non so nemmeno come ci sono arrivata, un minuto fa stavo sperando di non essere ritrovata un altra volta in quella stanza maledetta da Ben e poi mi sono ritrovata catapultata sul tuo tavolino> ok quella storia non quadra, ma Jude capisce che è sincera

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