Capitolo 3: Dio

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Riesaminai le varie opere letterarie, artistiche e filosofiche che conoscevo. La maggior parte di esse mi parvero di livello medio o basso e pertanto potevo benissimo supporre che esse fossero state create dalla mia mente come in un sogno e che facessero parte della prigione di illusioni che forse poteva essere il mondo sensibile.

Alcune invece mi si mostrarono meravigliose, magnifiche, auliche. Ne scrissi subito le prime 70 che mi vennero in mente, tutte stupende, e in più in alcune di queste riuscii proprio a vedere, con il mio occhio, della perfezione.

Tutti questi 70 capolavori erano talmente belli che era impossibile che la mia mente così imperfetta li avesse involontariamente concepiti, che il mio subconscio li avesse creati all'interno di una specie di sogno: poiché non potevano essere insit...

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Tutti questi 70 capolavori erano talmente belli che era impossibile che la mia mente così imperfetta li avesse involontariamente concepiti, che il mio subconscio li avesse creati all'interno di una specie di sogno: poiché non potevano essere insiti in me, dovevano esistere al di fuori di me prima che io ne acquisissi la conoscenza.

Non potevo però nemmeno concepire il fatto che quelle opere fossero la causa di loro stesse, poiché per essere così stupefacenti dovevano essere state create, realizzate, concepite da uno o più "esseri" dotati di intelletto e volontà. Infatti, quando alla base dell'esistenza delle cose non c'è alcuna intelligenza, queste ultime non possono in alcun modo essere così magnifiche. Ciò che poteva essere causa di sé stesso, esistendo per caso, generato da nessuna volontà, era un sasso, un paesaggio naturale, persino l'intero mondo sensibile che conoscevo, ma non quei 70 e anche altri capolavori.

Potei così dedurre che non ero solo: oltre a me e alle opere stesse, era necessario che esistessero o fossero esistiti gli esseri decisamente migliori di me che le avevano create, magari non erano gli autori tramandati dalla tradizione, ma in ogni caso dovevano essere o essere stati.

Applicai poi lo stesso ragionamento alla piuccheperfetta Matematica, in cui ogni cosa, ogni numero, ogni punto retta grafico era esattamente dove doveva essere, e mai a caso.

Applicai poi lo stesso ragionamento alla piuccheperfetta Matematica, in cui ogni cosa, ogni numero, ogni punto retta grafico era esattamente dove doveva essere, e mai a caso

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Fantasia, libro x1-0-1, MetafisicaWhere stories live. Discover now