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MaryJane ha pubblicato una foto:

La felicità è una bottiglia di Moët ed una di Perignon alla volta

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La felicità è una bottiglia di Moët ed una di Perignon alla volta.
Grazie bimbe, me lo dovevate! Faith1926 CrazySam Alexbvb09 AleKoza ❤❤❤❤

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Faith1926: i patti sono patti 😏

CrazySam: E visto che il Dom Perignon non bastava abbiamo aggiunto il Moët.

AleKoza: Ora dai inizio alla mia ship 😍
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Alexbvb09: #Mariucci 😍😍😍😍
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***

Esco dal bar alle 23, puntuale come un orologio svizzero, ed inizio a camminare verso la fermata della metro più vicina.

Non so Bonucci che intenzioni abbia, ma lo voglio appendere proprio come fece lui con me il giorno prima della partita.

«Dove credi di andare, ragazzina?» la sua voce mi arriva limpida alle orecchie, mi giro e lo trovo seduto comodamente dentro l'auto, prima non l'avevo visto perché aveva il finestrino alzato. «Sali, andiamo a fare un giro.» parla autoritario ed io i piedi in testa non me li faccio mettere.

«Scendi Bon Bon. Andiamo a piedi.» dico, abbassandomi alla sua altezza.

Bonucci sposta il suo sguardo dai miei occhi al mio seno costantemente, si lecca le labbra e sorride strafottente. «No.» dice solo.

«Cazzi tuoi.» rispondo, mentre prendo una sigaretta dalla borsa e mi avvio in un parchetto là vicino.

So che mi segue, ho sentito la porta dell'auto sbattere e il bip della chiusura automatica. Conosco bene i miei polli e lui è diventato uno di questi nel momento in cui io gli ho dato filo da torcere.

Mi siedo sulla prima panchina più nascosta, lontano dai ragazzi che fumano gli spinelli e ascoltano canzoni che ascolto anche io, e aspetto il calciatore; non passa nemmeno un minuto e sento la panchina di legno scricchiolare e un braccio avvolgermi le spalle. «Buonasera Little Mary.» dice malizioso, sussurrando al mio orecchio.

Sento il calore del suo corpo espandersi sul mio. Non mi tocca, semplicemente mi guarda e solo questo basta a farmi trattenere il respiro, come ho fatto oggi in terrazza Aperol. «Buonasera Bon Bon.» rispondo girandomi verso di lui.

I nostri nasi si sfiorano, ci guardiamo con sfida, nessuno fa la prima mossa ed è meglio così. «Che ha detto Marco del succhiotto?» chiede accarezzando la parte interessata.

Rabbrividisco al suo tocco. «Non l'ha visto.» dico sincera.

Bonucci sorride sarcastico «Peccato, l'avevo fatto apposta. E le tue amiche, invece? Loro di sicuro hanno detto qualcosa.» è furbo. Lui sa già cosa hanno detto, le loro espressioni felici e maliziose. Lui stava là e ha assistito a tutta la conversazione. Stronzo.

Mi lecco le labbra e alzo le spalle. «Hanno dato il via alla Mariucci. Ormai ci credono e la colpa è tua.» mormoro frustrata.
Non sa quanto sia difficile avere a che fare con 4 ragazze che ti shippano senza sosta con un tizio che odi.

Ma non mi possono shippare con Mertens?! Cioè la Meries vince su tutto!
E invece no! Mi shippano con Bonucci!

Sento la risata di Bonucci invadermi le orecchie, lo guardo con la coda dell'occhio e sospiro. «Perché ridi?»

Il numero 19 scuote la testa e si allontana da me. Poggia i gomiti sulle ginocchia e mi guarda dal basso verso l'alto. «Non ho mai trovato nessuno come te. Mi odi, mi allontani, cerchi in tutti i modi di non avermi tra i piedi, ma guarda: mi hai cercato tu.
Sei tu che hai voluto tutto questo.» parla come se mi avesse letto nel pensiero. «Potevi comprare la mia maglia e farti la foto. Invece no, mi hai dovuto contattare per una semplice sfida!» sembra arrabbiato e non capisco perché, quella arrabbiata dovrei essere io!

«Sei tu che mi hai seguito e hai iniziato a mettere mi piace alle mie foto, mi hai proposto di incontrarci! A me bastava anche solo una faccina, un OK, un ciao! Sei tu che hai continuato, quindi non incazzarti con me!» non alzo la voce, ma parlo tra i denti.
So bene che alzare la voce non serve a nulla, ma lui mi sta facendo uscire le mazzate dalle mani.

Mi alzo dalla panchina e cammino avanti e indietro aspettando una risposta, prendo il pacchetto di sigarette e ne accendo una, ho bisogno di rilassarmi un attimo, senza pensare che a due passi da me ci sia la persona più insopportabile del pianeta.

«Sei l'unica che fa la tosta con me. Molte persone fanno come fai tu e dopo due parole divento il loro idolo. Invece tu no, hai sempre mostrato il tuo odio....» si ferma un attimo, per raggiungermi e guardarmi negli occhi. «...è per questo che ho voluto incontrarti. Tu dici ciò che pensi e non fai finta per attirare l'attenzione. Fai tutto il contrario di ciò che dico: volevo mettessi la gonna e invece hai il pantalone. Il succhiotto dovevi farlo vedere a Marco e ti ho detto che non vi dovevate incontrare eppure prima stavi andando da lui, vero?» finisce di parlare, sta a pochi centimetri da me e posso respirare il suo profumo.

Annuisco e mi avvicino un po' di più. «Cosa vuoi esattamente, Bonucci? » dico il suo cognome in modo sensuale e piego la testa di lato per provocarlo.

Vedo l'uomo serrare la mascella, mi guarda dall'alto verso il basso e quando faccio sfiorare il mio seno con il suo petto, mi afferra la vita con una mano e mi avvicina ancora di più a lui.

«Dio, non sai cosa ti farei MaryJane.» sussurra con voce roca, accarezzandomi la guancia, il suo dito traccia il contorno delle mie labbra e scende verso il collo, finendo sul decolté e posandosi sul fianco.

Posso sentire tutta la sua eccitazione e poggio le mie mani sul suo petto, alzandomi leggermente sulle punte per arrivare al suo orecchio. «Vuoi me Bon Bon?» sussurro maliziosa, mordendo il lobo. Lui sospira, annuendo. «Non ti sentirai in colpa per tua moglie dopo?» mi allontano e lo guardo alzando il sopracciglio, per metterlo alla prova.

«In questo momento non riesco a pensare a lei.» dice prendendomi la mano e portandola sulla patta dei suoi pantaloni.

Mordo il labbro e gli prendo la mano. «Solo una volta. Poi ognuno prende la propria strada. Va bene?» chiedo, guardandolo dritto negli occhi.

Lui annuisce e, stringendomi più forte la mano, corriamo insieme verso la macchina.

Questa sera metterò da parte le divergenze e mi divertirò anch'io.

Challenge for me || Leonardo BonucciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora