correva correva anzi..stava scappando.
Si avvicinava sempre al buio più totale ma non voleva fermarsi. Non poteva.
Stava scappando da qualcosa di più forte che una semplice creatura mostruosa. Era la veritá. Scappava dalla veritá. E fu in quel momento che la voce parlò:"Parole di ghiaccio"Urlò
Semplici parole bastarono a far risvegliare Violet Amy dal suo incubo.
Era la prima volta che aveva incubi o per lo meno,che aveva questo incubo.
Si toccò I polsi e successivamente il collo e come immaginava erano sudati.
Si alzó svogliatamente dal letto e andò in bagno,camminò dritta alla vasca e aprì il getto d'acqua. Mentre aspettava che l'acqua riempisse la vasca si guardò allo specchio e notò una leggera linea nera sullo zigomo destro,non poteva essere trucco,lei non si truccava mai.
Tremolante avvicinò la mano lungo la linea misteriosa con l'intenzione di percorrerla centimetro per centimetro. Ma cambiò idea subito dopo aver appoggiato o,per meglio dire,sfiorato la linea,ritrasse subito la mano e un dolore allucinante e subito la linea si espanse e prese a coprire quasi tutto il lato destro della sua faccia.
Cacciò un urlo.
Era lo stesso urlo dell'incubo.
Decise di non pensarci e nonostante l'enorme dolore e quella cosa strana in faccia si sarebbe lavata.
Si spogliò velocemente e si precipitò nella vasca. Rabbrividì al contatto con l'acqua ma subito dopo si abituò.
Rilassante.
L'unica cosa a cui pensava o perlomeno si sforzava di pensare.
Dopo una mezz ora abbondante uscì dalla vasca e prese il suo asciugamano avvolgendolo poi attorno al suo corpo.
Uscì da quel bagno senza nemmeno guardarsi allo specchio ,sapeva che si sarebbe preoccupata di più.
Dopo essersi messa un pigiama leggero,si sdraiò sul letto,e dato che non riusciva a prender sonno,prese il suo libro preferito.
Parole di ghiaccio
Era ancora scioccata da quell'incubo.
Ma era determinata,voleva leggerlo assolutamente,forse avrebbe capito di più.
Lentamente,quasi con paura,aprì il libro. Più determinata di prima Violet analizzò ogni centimetro del foglio che all'apparenza poteva sembrare bianco.
Non doveva pensare di trovare qualcosa,doveva farlo e basta.
Chiuse gli occhi,liberò la mente e dopodiché apparve una scritta
"Pagina 265"
Era strano,era immensamente strano.
Ma non voleva sapere niente,troppo curiosa per tirarsi indietro Violet Amy si precipitò a pagina 265.
Non fu facile,non lo fu affatto.
260...261..262..264..266..267
Non c'era. E lei non lo aveva mai notato.
Si sentì stupida,tremendamente stupida.
Come aveva fatto a non accorgersene?
Presa dalla rabbia chiuse il libro con un tonfo e scoppio in un pianto liberatorio.
Le lacrime salate bagnavano le sue guance ormai arrossate un po per il caldo e un pò per la rabbia.
Ormai le sue palpebre diventavano pesanti non riusciva a reggerle.
Piano piano si adagiava lungo il letto e le sue ultime lacrime bagnarono il cuscino,prima che potesse accorgersene cadde nelle braccia di Morfeo sperando di non ripetere l'incubo che ormai l'aveva segnata a vita.
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SPAZIO AUTRICE
HolaaQuesto capitolo é dedicato solamente alla nostra Violet Amy Leory,a proposito cosa ne pensate del suo nome? Vorrei una vostra opinione.
Adesso le cose iniziano a farsi interessanti. Dove sará mai quella pagina strappata? Cosa sará mai quella macchia nera in faccia?
Lo saprete solo leggendo I prossimi capitolii. Se vi è piaciuto il capitolo lasciate una stellina,grazie in anticipo.BYE FIORELLINII
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Parole Di Ghiaccio
FantasyViolet Amy Leory era lì con la testa china su uno dei suoi libri preferiti. "Parole di giaccio" questo era il titolo,non smetteva mai di leggerlo c'era qualcosa in quel libro che l'attirava. Forse la calligrafia,forse il modo di scrivere o forse qua...