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Chiudo la porta dopo aver visto Harry girare a destra e proseguire fino a casa sua.
Cavolo, quel ragazzo era bellissimo.
Restò ferma per qualche minuto che sembra infinito e rivedo nuovamente i suoi occhi nei miei.
Cammino in modo forzato verso la mia camera e riaccendo il computer che era in standby.

Controllo la posta elettronica e noto una e-mail arrivata proprio un minuto fa. Non conosco chi è il mittente per ora, ma dedico comunque di aprirla.

Da: *emailsconosciuta*
Ciao, sei bellissima.

Rimango sbalordita davanti a quelle parole che a primo impatto sono forti e significative. Ma esce fuori il mio lato curioso e mi chiedo chi mai possa essere. Non sarà ..

A: *emailsconosciuta*
Ciao. Grazie del complimento. Mi conosci?

Invio la risposta e ho un coniato di vomito.
Mi alzo immediatamente dalla sedia e corro in bagno scontrandomi con mia mamma in corridoio, che appena mi vede contrae il viso in un'espressione impaurita.
Sento accarezzarmi la schiena mentre vomito chissà cosa per qualche minuto. Me e la mia maledetta malattia.

"Sapevo che non era il caso"
"Non era il caso cosa, mamma?" sbotto mentre bevo un sorso d'acqua.
"Quel ragazzo".
"Non ha fatto niente".
"Si ma.."
"Inutile scaricare la colpa sempre sugli altri mamma! So e sai benissimo anche tu che sono io quella malata, non c'è bisogno di dare la colpa ai germi o ai batteri che gli altri potrebbero infettarmi. Ho 18 anni e vorrei vivere come chiunque altro, anche se questo mi costerebbe qualche anno di vita in meno!"

Mi accarezza il viso.
"Hai ragione amore scusami. Ma il motivo per cui ho deciso alcune cose è soltanto per farti stare bene. Lo sai vero?"
Con tutta la rabbia che ho dentro di me, non posso aggredire questa donna. Non mia madre. So che si riferisce al fatto che non vado normalmente in una scuola pubblica e che non posso andare in giro ogni giorno.
Annuisco e torno nella mia camera, lasciandola li.

Mi sdraio sul letto riprendendomi e mi ricordo dell'e-mail sconosciuta. Chissà se avrà risposto..

Porto il portatile sul letto con me e si, ha risposto.

Da: *emailsconosciuta*
Si, ti conosco. Sono Harry.

Il mio cuore fa un balzo. Harry. Riesco a trattenere l'eccitazione mentre cambio immediatamente il nome dell'*emailsconosciuta* in "Harry".
Torno in me e cerco una risposta che possa essere adeguata. Mentre scrivo, arriva un altro suo messaggio.

Da: Harry
Ti va di fare una passeggiata?

Ecco. Ecco cosa la mia malattia distrugge in un millesimo di secondo. Solo Dio sa quanto avrei desiderato che un ragazzo come lui, mi invitasse per passeggiare un po'. Il mio morale scende al suolo e rispondo, a malincuore.

A: Harry
Mi dispiace, non posso.

Chiudo il portatile e chiudo anche gli occhi. Non ho fame e voglio solo dormire.
Perchè a me tutto questo? Anzi, questo non dovrebbe accadere a nessun'altra persona al mondo.

Sento mia mamma sussurrarmi un "buonanotte" prima di uscire dalla mia stanza.
Io immagino e sogno, quanto sarebbe stato bello passeggiare con Harry oggi: io sarei stata imbarazzatissima, lui anche credo. Si sarebbe toccato i capelli e chissà, magari avremo mangiato un bel gelato sulla riva del lago.
Immagini che, spero solo per ora, rimangano solo nella mia mente. In fondo spero che un giorno Harry si presenti qui, in camera mia, e mi porti via, a vedere posti che non avrei mai pensato di vedere e soprattutto con la persona che non avrei mai immaginato.

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