Quando riuscì a distinguere il reale dall'immaginario, il ragazzo inizió delicatamente a testare il pavimento sul quale era disteso: sentiva sassi, tanti piccoli sassolini attaccati fra di loro, non come una moquette di casa o un terreno sdrucciolato, sembrava effettivamente asfalto. Sì, ora riusciva a riconoscere quel terreno freddo e scomodo sul quale era poggiato da chissà quanto.
Solo qualche minuto dopo udì qualche sussurro, piccoli bisbiglii, dei rumori che crebbero fino a diventare assordanti per le sue orecchie poco abituate a tutto quel caos.
"Prendete il ragazzo e mettetelo sulla barella al più presto"
Quelle parole risuonavano ovattate nella sua mente confusa, mentre con i suoi occhi color smeraldo cercava di mettere a fuoco il luogo circostante. Sembravano sirene quelle che sentiva, ma non riusciva a capire dove si trovassero poiché riusciva ad intravedere solo immagini sbiadite attorno a sé.
Quando il panico stava per assalirlo, forti braccia lo afferrarono per le spalle ed altre braccia altrettanto possenti per le gambe. Si sentì sollevare da quel pavimento freddo e lasciarsi ricadere su un lettino decisamente più comodo, che venne quasi subito spostato dentro una scatola bianca, o almeno così la riconosceva il ragazzo.
Riuscì a malapena a notare la mascherina che gli misero sul volto prima di iniziare a vedere tanti puntini neri volteggiare, finché non arrivò il tanto bramato buio.
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Quando finalmente si svegliò, riuscì a mettersi quasi senza problemi a sedere su quello che doveva uscire essere un letto, anche abbastanza comodo al suo parere
dove mi trovo?
pensò fra sé e sé mentre dava un'occhiata intorno. Le pareti della camera erano bianche come le coperte che gli coprivano metà busto, l'unica cosa di colore differente erano delle lineette su uno schermo piccolo alla sua destra, in continuo movimento. Più confuso che mai guidó lo sguardo fino alla propria mano, dove vi era un ago che lo collegava alla macchina.
che cosa diamine... perché sono qui?
Troppe domande senza risposta, e per lui la cosa era ancora più snervante che trovarsi lì in quel momento.
Mentre stava per togliere l'ago, sobbalzò d'improvviso nel guardare una ragazza dai capelli scuri entrare in tutta fretta, stringendosi nella sciarpa rossa che le avvolgeva il collo.
"Oddio Eren... meno male che stai bene"
Gli si fiondò letteralmente addosso, facendo poca attenzione ai fili sottili che erano solo d'intralcio. Il ragazzo titubante ricambiò l'abbraccio della ragazza, prima di sgranare gli occhi
"E-Eren..?"
"Sì, Eren, è il tuo nome idiota"Ammise la ragazza sogghignando, il comportamento del ragazzo le faceva ridere, quel bricconcello si era appena svegliato e già era in vena di scherzi.
Per quanto riguarda lui, era sempre più confuso: chi era Eren? Chi era quella ragazza? Ma soprattutto... chi era lui?
"Scusa ma io.. io non lo ricordo"
"Ed ora per magia ti dimentichi anche della tua fantastica sorellina Mikasa giusto?"La ragazza si era alzata con velocità e subito aveva iniziato a parlare in modo teatrale, sorridendo spontaneamente al suo amato fratello che però rispose con un tremolio delle mani. Mikasa iniziò a preoccuparsi, così spense il sorriso che aveva sul volto e si avvicinò
"Eren se è uno scherzo non è divertente"
"Io.. io.."Non ebbe il tempo di finire la propria frase che puntò i suoi occhi colmi di lacrime sul suolo. Non ricordava nulla, per quanto si sforzasse non riusciva a far riaffiorare neanche un minuscolo ricordo nella sua mente.
Dove abito? Quanti anni ho? Chi sono?
Erano le domande che gli martellavano la testa ancora dolorante e fasciata da una sottile garza, mentre il suo cuore minacciava di esplodergli in petto. Fra una lacrima e l'altra, i singhiozzi del giovane si fecero più forti fino a diventare dei veri e propri lamenti. Alzó lo sguardo verso la presunta sorella che nel mentre era sbiancata e di fretta corse fuori dalla stanza, come una lavoratrice che aveva perso l'ultimo treno della giornata
"INFERMIERA"
Salve a tutti :3
Questa é una FanFiction parecchio triste sotto certi aspetti, ma dato che amo i miei bambini dovevo assolutamente scrivere un qualcosa su di loro. Leggendo le altre storie mi sono ritrovata a dire "WOW MA QUANTO SONO GENIALI" perché davvero, sono fantastiche. Spero davvero che questa storia vi piaccia, il capitolo è molto corto ma vedrete che più avanti cambierà tutto. A prestoooh
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StayWithMe \\Ereri\\
FanfictionQuando attorno a te tutto è estraneo, la solitudine può essere l'unica cosa a tenerti in vita