Daniel
2 mesi dopo...
<<Grazie del passaggio Tom.>>
<<Figurati. Questa è l'ultima seduta, dopodiché avrai finito.>>
<<Sì, e a proposito di questo... volevo parlarti di una cosa.>>
Il Lake Hollywood Park è quasi deserto e, forse è meglio così, infonde più tranquillità ed è un modo molto adatto per rilassarti. Mantiene il suo fascino in ogni periodo dell'anno.
<<Tom, vorrei tornare a lavorare.>>
Mi guarda leggermente sbigottito, anche se cerca di nascondere la sua incredulità.
<<Nella Task Force?!>>
<<Sì. Quello è sempre stato il mio lavoro, e mi manca molto.>>
<<Non credi sia troppo presto? Insomma il tuo ufficio, le cose di ...>>
Lo interrompo prima che possa concludere la frase.
<<Arleen.>> Pronunciare il suo nome non mi provoca più una voragine nel petto. Il dolore c'è e ci sarà in eterno, ma dopo essermi fatto aiutare, riesco ad affrontare la sua perdita in modo più tranquillo.
Fissa il grande pino che si staglia imponente davanti a noi, solo, messo lì, al centro del grande parco, ma la sua imponente e massiccia corteccia, sovrasta ogni cosa.
<<Sembra che arrivi persino a toccare il sole.>> Aggiungo.
Storce il naso mentre un sorriso affiora sul suo volto. <<Hai visto a chi è stato dedicato quest'albero?>> Mi dice, indicando qualcosa affisso alla corteccia.
Guardo la targhetta e ne resto sorpreso, ma felice allo stesso tempo. <<Quando è successo?>> Domando, sfiorando lentamente le lettere incise sopra.
<<Qualche mese dopo la sua morte. Josh, il capo, mi aveva chiesto di invitarti alla cerimonia, ma tu non eri in te. Quando venni a casa tua per dirtelo, eri stravaccato sul divano con una bottiglia di vodka mezza piena, attorno a te ce ne erano altre tutte vuote, e il tavolino del salotto era pieno di pasticche. Così dovetti cercare di farti riprendere, e la cerimonia finì. Quindi restai con te per evitare che ti ubriacassi di nuovo.>> Mi spiega.
<<Mi sento un verme. Mi sono chiuso nel mio dolore ignorando il vostro. Il tuo e quello di Frank. Ma credimi quando ti dico che era meglio se fossi morto anch'io. Perdere l'amore della tua vita è il dolore più atroce che un essere umano possa provare.>> Per la prima volta dopo la morte di Arleen, riesco a parlare e a esternare le mie emozioni e quelli che sono i miei sentimenti.
<<Ti capisco e ti comprendo. Spero con tutto il cuore che troverai un'altra persona che tu possa amare anche solo la metà di come amavi lei. Allora sarò sicuro che quella donna sarà molto fortunata ad avere il tuo amore, perché sarà tanto.>> Risponde, posando la sua mano sulla mia spalla.
Mi volto a guardarlo: <<Grazie amico mio, e perdonami se non ti sono stato vicino, anche tu hai perso la tua migliore amica.>>
Serra le labbra e sorride. <<Appunto, ho già perso la mia migliore amica, non avrei permesso di perdere anche il mio migliore amico. Ed ora che sei ritornato a essere il Daniel cazzuto che conoscevo, basta con le smancerie che sanno più di donne, e andiamo a parlare con il capo. Credo proprio che tu sia pronto per essere reinserito nella Task Force, e ritornare a essere il comandante Daniel Scott.>> Conclude abbracciandomi.
Ho conosciuto Tom proprio nella Task Force, lo inserì Josh. In un primo momento mi stava persino antipatico, invece ad Arleen piaceva un sacco, e io ne ero diventato quasi geloso.
STAI LEGGENDO
UN AMORE IMPOSSIBILE CARTACEO SENSAZIONI PERICOLOSE
RomanceUN AMORE IMPOSSIBILE, è stato pubblicato dalla CASA EDITRICE Butterflyedizioni, con un nuovo nome SENSAZIONI PERICOLOSE. SENSAZIONI PERICOLOSE è disponibile su Amazon. ♥️🥰📚🍀 Una coppia, un grande amore. Daniel e Arleen si conoscevano sin da ba...