«quando ti deciderai a cercare qualcuno che ti faccia provare emozioni, taehyung? sembri seriamente apatico, delle volte» lo rimproverò la donna e il diretto interessato si morse forte la guancia, arrabbiato ad un tratto con se stesso per non aver trovato ancora nessuno.
la guarda negli occhi e non riesce a non darle quel barlume di speranza che sembra di star cercando.
«ma mamma, io sono già fidanzato. e lui è bellissimo e veramente intelligente. non te l'ho mai presentato perché non credo lui sia pronto a quel genere di confronto. poi è molto diverso da me, non saprei davvero cosa potresti pensarne di lui. io lo amo tanto» recitò e non si sentì neanche un po' in colpa per averlo fatto, nel momento in cui un bellissimo sorriso comparve sulle labbra della dolce signora. gli stava lanciando quello sguardo di tenera e materna comprensione.
«ma tesoro, sai che rispettarei appieno la tua scelta, se lui credi faccia davvero per te. raccontami di più, ti prego» domandò e taehyung arrossì senza un vero e proprio motivo: sentiva solo di doverlo fare.«è un bravo ragazzo, anche se delle volte sembra il contrario. ha il modo di fare un po' rozzo, ma ci sto lavorando e, dopotutto, mi tratta benissimo, quindi non è chissà quale problema. è semplicemente... bellissimo e mi fa sentire estremamente speciale, neanche yoongi ci è mai riuscito fino a questo punto» inventò sul momento, seguendo esattamente il filo di ciò che aveva letto in un vecchio romanzo d'amore, uno di quelli che sua madre non avrebbe letto mai perché 'non sono per niente il genere di cose che potrebbero accadere nella realtà di tutti i giorni'.
«allora deve essere veramente importante. conoscendo il bene che vuoi a yoons e il modo in cui ti ha aiutato a uscire dal tuo stretto e caldo guscio di protezione. ora, però, tesoro... come vi siete conosciuti? ti ha corteggiato?» domandò, affamata di notizie, con gli occhi che, infuocati, lo fissavano.
«ne riparleremo quando te lo porterò. mamma, per favore, dammi del tempo. per me parlartene è un grandissimo sforzo. lui è molto più bravo di me in queste cose, aspetta solo un altro paio di giorni. so esattamente come convincerlo.»[convenant]
«sei nei guai. lo sai, vero? fingerti fidanzato solo per piacere a mamma. taehyung non è questa la cosa giusta» lo rimproverò il fratello non appena ebbe a sapere di ciò che aveva combinato.
«avresti fatto più bella figura a dire che volevi pensare allo studio e che avresti aspettato il tempo e la persona giusta, che è anche la cosa migliore da fare» continuò, rimproverando il broncio stanco di taehyung, che si era dovuto subire non solo le lamentele di jin, ma anche quelle di namjoon e yoongi.«ma tu e nam-» iniziò e fu direttamente seokjin a fermarlo, con sguardo accusatorio, «ma tu e lui state insieme da tanto tempo ora. ed avete iniziato ad uscire quando eravate molto giovani, quindi in teoria non è neanche la verità. non voglio deluderla, fratellone, in alcun modo» si giustificò, mentre con una mano aggiustava gli occhiali sul naso e con l'altra scriveva il risultato del problema matematico appena risolto.
«hai trovato già qualcuno, piuttosto?» ci rinunciò namjoon, mentre passava una mano tra i capelli del giovane fidanzato.
«in realtà no. io e yoons ci stiamo ancora lavorando, ma forse ho un po' esagerato nella descrizione» piagnucolò taehyung, mentre ripeteva nella testa la formula, tentando in quel modo di memorizzarla.«che ne dici di uno dei miei amici? sarebbe perfetto per te jeon jungkook. vi ci vedo già bene insieme» propose jin, alzandosi a sedere, come se fosse stato vittima di un miracolo.
taehyung rispose con una faccia disgustata.
«credi davvero che io possa chiedere ad uno di loro? di quel genere di persona? non fa per me. mi chiederebbe troppo.»[convenant]
«no, yoons. non puoi semplicemente prendere un ragazzo qualsiasi per strada e chiedergli di far finta che sia il mio ragazzo. sì, ne sono sicuro. e poi deve esattamente coincidere con la mia descrizione, che di soggettivo aveva ben poco. no, yoons, non conosco nessun- aspetta, jeon jungkook? mi è appena passato davanti, insultandomi come al solito. potrebbe essere perfetto» quasi non si mise ad urlare, felice di aver trovato forse qualcuno dopo due giorni di ricerche approfondite, sempre facendo finta di non aver avuto la sua idea da suo fratello. sarebbe stato troppo imbarazzante ammetterlo.
«non piace neanche a me, yoons, ma lui coincide con quello che potrebbe essere il mio ragazzo. bellissimo, e cazzo, lo è da morire, rozzo come non mai, intelligente quando si tratta di calcio. per il resto, certo, dovrei lavorarci» ci ragionò e iniziò ad andargli dietro, insieme alle ragazze che urlavano per attirare la sua attenzione.
non sembrava neanche infastidito: come facesse, taehyung proprio non lo sapeva.«credi che non ti chiederà nulla in cambio. bae, devo, per caso, ricordarti che genere di persona è? pensavo di averti cresciuto in modo tale che tu potessi solo guardare il lato negativo delle cose. sono veramente deluso» disse la voce dall'altra parte della cornetta e il più piccolo immaginò che si stesse preparando anche lui per entrare nella scuola, data la sua tensione.
«lo so benissimo. però ho intenzione di provarci, magari mi verrà buona e mi ordinerà soltanto di fargli i compiti di matematica. in fondo, cosa potrebbe mai chiedere?» ironizzò, rizzandosi e sistemando i libri che aveva in mano, nel vederlo finalmente solo.
«ora devo chiudere. sì. ciao yoons, ti voglio bene.»una volta che ebbe chiuso, sistemò il cellulare nella tasca e si avvicinò precipitoso a lui. prese le sue mani tra le proprie e lo guardò con lo sguardo più perso che riuscì a immaginare di poter mostrare a qualcuno. ringraziò dio di aver fatto teatro quando era ancora un ragazzino.
«jungkook-ah, fingiti il mio ragazzo, per favore.»[covenant]
e questo fu l'inizio di una lunga e travagliata storia, composta da continui intrighi e discussione, delle volte anche molto accese.
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covenant.
Romanceera intento a guardarsi intorno, quando vide un ragazzo correre nella sua direzione, con lo zaino alle spalle e i libri stretti tra le braccia. jungkook non riuscì a non notare il modo in cui i capelli, di un grigio sporco, incorniciavano alla perf...