Mi sveglio ancora tutta stordita dalla sbronza della sera precedente. Che incubo questa sveglia.
Tutto ricomincia, tutto si ripete. La storia si ripete. Scuola nuova: nuove amicizie, nuovi compagni. Che l'incubo abbia inizio.
La paura di non piacere, di non essere abbastanza, di non fare abbastanza, e non importa quante volte cambi, quante volte ricominci, la verità è che non è mai facile come sembra.
E poi c'è anche la storia di questo Demon. Io devo controllare lui? Scherzano vero? A me chi ci pensa? Chi lo ha mai visto questo tizio, come faccio a controllarlo se non l'ho mai visto. Dov'è? Perché non torna a casa poi?
Dopo aver fatto colazione sono pronta per scendere di sotto e andare a prendere il bus che passa a 50 metri da casa mia. Da come ricordo la scuola non è nemmeno poi tanto lontana, ma visto che mamma rompe mi tocca aspettate qui come un'emarginata la corriera. Spero solo che non faccia tardi.
Mentre aspetto l' arrivo della corriera sento un rumore, un rombo che mi sveglia subito dal mio stato di incoscienza. Vedo la mia moto, anzi no, la moto di Demon con qualcuno a bordo.
Sono talmente concentrata nel vedere chi c'è a bordo di quella moto che per un attimo mi sembra che l'uomo al voltante mi stia mandando uno sguardo come per snobbarmi.
Quello è Demon. Non potrebbe essere altrimenti. Abito in una cazzo di villa in cui sei sorvegliato anche per andare a pisciare e se qualcuno avrebbe rubato qualcosa a casa del grande imprenditore Lemons ora starebbe sicuramente al fresco. Ma ora non capisco perché stamattina non si è presentato a colazione. Perché non è venuto a conoscermi? È stato un gran maleducato. Avrebbe anche potuto propormi di andare in moto con lui giusto per conoscerci. Che ci piaccia o meno dovremmo condividere lo stesso tetto e anche se l'idea di vivere insieme a un maleducato non piace neanche a me alla fine succederà comunque.
In un batter d'occhio la fermata si è riempita di altre persone. Sembra che ci siamo varie fermate e per quello ognuno prenda la più vicina. Ma proprio la mia doveva fare tardi?
Sono più di 15 minuti che aspetto e ancora niente, iniziò ad agitarmi, ad annoiarmi.. se c'è una cosa che odio è proprio quella di arrivare tardi, di dovermi giustificare. E poi cavolo perdo anche il posto nelle ultime file..e che cazzo!
Sembra che dove andrò a studiare sia strutturato come un campus. È una scuola molto grande, con tante stanze e gli studenti partecipano alle materie basi del corso che scelgono in più altre a piacere per raggiungere il numero di ore compressive. Inizialmente faremo solo l'orario fino le 13.00 poi dalla settimana prossima in poi dovremmo fare fino alle 15.00 escluso il sabato. Per fortuna ho due giorni doppi per riposare.
Finalmente dopo dieci minuti di ritardo la corriera si decide ad arrivare. È strapiena di persone. "Però siamo in numerosi" penso tra me e me.
Quando arrivo davanti scuola è tardissimo ormai, avrei fatto prima ad andarci a piedi a scuola, sarei arrivata prima. Molto prima.
Oppure un idea migliore sarebbe stata conoscere quello sventurato del mio "fratello" giusto, ma sai com'è, le persone snob...
Il campus è strapieno di persone e io devo ancora cercare la segreteria per ritirare l'orario ed alcuni documenti. Arriverò a lezione quando ormai sarà terminata. È incredibile.
Dopo aver girato per circa 5 minuti tutto il campus ho finalmente trovato la segreteria. È tipo una struttura a parte, allestita esternamente con dei fiori ed una panchina in legno per l'attesa. Ed indovinate chi dovevo incontrare con la mia sfortuna?
-Buongiorno bella bionda, passata l'euforia di ieri sera?
-Buongiorno anche a Zeki.
Oggi è circondato dal solito gruppo ma è come se stessero lì per aspettare qualcuno uscire dalla segreteria, è appena si libera io mi precipito subito dentro. Non ho alcuna voglia di restare fuori con loro. Sono simpaticissimi ma oggi non sto proprio d'aria per fare comunella.
La segreteria è tutta strutturata in modo formale e didattico, ci possono intravedere 3 stanze, una usata come sala d'attesa, una usata come segreteria vera e propria e l'altra è l'ufficio del preside.
Aspetto guardando la porta della segreteria che si svuoti con la speranza negli occhi che il quanto avvenga il prima possibile.
Il tempo misteriosamente rallenta ancora di più quando si aspetta qualcosa.
Io inizio a sentire caldo. Inizio a immedesimarmi nella parte. 'Ti prego Madison non fare stronzate. Ti prego, ti prego e ti prego' continuo a ripetermi. Da quella porta esce l'uomo che mi ha salvata da una serata che era destinata a finire nel peggiore dei modi, esce l'uomo più bello che avessi mai visto. È possibile che si fa sempre più bello? Ha una maglietta a maniche corte nera che gli valorizza il suo bellissimo fisico, dei pantaloni chiari molto particolari. Ma vabbè, tutto è particolare se è lui ad indossarlo. Rimango impalata come una cretina mentre lui passa accanto a me facendomi respirare il suo profumo e mi sorride come se fossi la sua preda. Magari, magari fossi la sua preda!
A svegliarmi dal mio stato di shock è la segretaria che continua ad urlare "Avanti" come se non ci fosse un domani.
Per forza che rideva, rideva di me. Che figuraccia!
Entro nell'ufficio dove ci sono tre scrivanie e tutte e tre le segretarie si danno da fare. Io vengo servita dalla segretaria sulla destra. È una buffa signora sulla cinquantina, un po' pienotta con degli occhiali e capelli rossicci. Ha una maglietta nera con dei strass con una gonna dello stesso colore, non sembra per niente antipatica, solo molto stressata. In fondo non capita tutti i giorni di vedere mezzo campus per orari, selezionate classi, assegnare dormitori ecc.. è comprensibile la reazione della signora qui di fronte. Entro dimenticandomi di chiudere la porta e dall'esterno mi vedono sicuramente, e sentiranno senz'altro quello che ho da chiedere alla segretaria.
-Buongiorno, sono nuova qui in questa scuola e vorrei ricevere l'orario per la giornata. Qualcuno di voi ha parlato tutto ieri con mia madre che le ha detto le materie che ho scelto di frequentare, gli sport ecc.. non so se devo completare ulteriori carte, il fatto è che sono anche un po' in ritardo per le lezioni..
-Tranquilla dolcezza, dimmi solo chi sei e ti do tutto il materiale di cui hai bisogno!
-Sono Madison Smith.
-Ti piacerebbe essere affiancata da una guida? Un tutor per farti spiegare meglio le cose? È un qualcosa stabilito dalla preside per far sentire ogni nuovo allievo a suo agio.
-Guardi, non saprei, così su due piedi...- non faccio in tempo a terminare la frase che vengo interrotta da qualcuno, un terzo incomodo.
-Mi offro volontario per fare da tutor alla signorina.
-Fila a lezione tu! - gli dice in modo scherzoso la signora di fronte a me.
Dice un ragazzo che avevo avvistato anche in corriera sembra qualche anno più grande di noi ha dei capelli castani, corporature normale e capelli un po' messi a caso castano chiari che si abbinano ai suoi occhi castani.
-A voi serve un tutor, e io conosco molto bene la scuola per l'esperienza che ho accumulato negli anni. Quindi.. affare fatto no? - Dopo aver pronunciato questa frase la signora scoppia in una irritante risata pensando di far ridere, ma a me fa saltare solo i nervi. Come può essere così idiota una persona.
-Dia a me, faccio io.. - continua lui sorridendomi e prendendo tutte le carte dalla scrivania delle segretaria e subito dopo mi trascina via da lì dentro..
Proprio un cavaliere.
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Cosa ne pensate della storia? Pensate che vi possa piacere?
Non siete curiosi di sapere come finisce l'incontro? Come va la giornata di Madison?
Una di quelle giornate iniziate come se fosse la peggiore della sua vita, credete che alla fine si trasformerà nella migliore che ci sia?
** vorrei anche cogliere l' occasione di passare a leggere la storia di una mia amica. Vi lascio l' url di sotto*
https://my.w.tt/UiNb/
ByWqa757PG
Di BrividiSommersi
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AMORE DI SANGUE (#concorsiamo2k17)
Lãng mạnCapita molto spesso che la vita non ci viene come noi vogliamo. Ma c'è sempre una soluzione. C'è sempre qualcosa che si può fare. Il trucco è non pensarci mai, perché se ci pensi poi non ne esci più. Perché i pensieri rallentano la vita, si sa. Q...