Vai più piano dio santo!

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"Si vive di più andando cinque minuti al massimo su una moto, di quanto non faccia certa gente in una vita intera."
(Marco Simoncelli)

"Fermati! Ho detto fermati!"
Mi strinsi più forte al suo torace col casco schiacciato sul giubotto in pelle.

Alla fine mi aveva convinto a salire su quella trappola mortale. Per colpa dei suoi giochetti da elementare si era fatto tardi e andando a piedi avrei sicuramente perso la lezione.

"E non hai visto ancora niente principessina." gridò facendo scattare il polso sull'acceleratore.
La moto seguì il comando e in pochissimi istanti acquisì velocità.
"O mio Dio! Sei un troglodito! Stiamo andando sicuramente a cento chilometri orari!" chiusi gli occhi. Non volevo morire.
Lui rise. "Ci sei quasi, centoventi per la precisione."
Il cuore mi esplodeva dal petto e la nausea si stava facendo sentire prepotentemente.
Non potevo vedere e quindi sapere quanto mancasse ma speravo che quello strazio finisse al più presto.
"Ci siamo quasi."
L'affare decellerò fino a fermarsi completamente.

Taylor si girò, gli occhi pieni di adrenalina sui miei, si tolse il casco e mostrò un sorriso da paura.
"Allora? Dai dimmi un po', ti è piaciuto?"
Presi il mio di casco e quasi lo lanciai sulla sella.
"Stai scherzando vero? Credevo che oggi sarebbe stato il mio ultimo giorno qui sulla terra."
Lui roteò gli occhi "Va bene nonnetta. La prossima volta ci veniamo col bastone così non c'è neanche il rischio di cadere. Contenta?"
"Ehm Taylor non ci sarà una prossima volta."
Risi isterica allontanandomi.
Avevo lo stomaco in subbuglio e dovevo calmarmi.
"Senti in quale aula vai?" chiesi sistemandomi i capelli elettrizzati per colpa della moto.
"La 167A, tu?"
Corrugai la fronte perplessa. "Idem."
"Figo." mi fece l'occhiolino e si incamminò verso l'entrata. "Muoviti principessina non abbiamo tutto il giorno."
Sbuffai. Era difficile stare al suo passo, in tutti i dannati sensi.

Entrammo insieme. Io mi sedetti in prima fila all'unico posto libero.
"Buongiorno." dissi gentilmente alla tizia bionda di fianco a me.
Lei in risposta mi riservò solo una lunga occhiataccia per poi riprendere quello che stava facendo. Specchiarsi con la fotocamera del cellulare.

Sbloccai l'Iphone notando una notifica di Jess. Era arrivata prima di me riuscendo ad accalappiare un posto in alto, mi aveva aspettato a lungo ma alla fine vicino a lei si era seduto un ciccione che puzzava.
Le dissi che a fine lezione l'avrei accompagnata al bar per farmi perdonare.

Notai poi con la coda dell'occhio che Taylor era rimasto in piedi.
Stava scrivendo qualcosa su un iPad tirato fuori da non so dove e quando finì si avvicinò alla cattedra.

Ma che stava facendo l'idiota? Quello era il posto del professore, mi convinsi sempre di più che era assolutamente un caso perso.

"Buongiorno ragazzi, il signor Henderson ha avuto un problema di salute ed io sarò il suo supplente per un po'."
Quando i suoi occhi vispi intercettarono i miei stravolti, un sorrisetto affiorò sulla bocca.

Lo sapeva! L'aveva sempre saputo!

Evidentemente a casa mia non si era limitato a prendere il minimo indispensabile. C'erano carte del college sparse ovunque e sicuramente una di quelle aveva attirato la sua attenzione.

La bionda finalmente alzò la faccia da Instagram.
"Che gran pezzo di figo. Forse quest'anno è la volta buona che mi laureo in Economia."
Rimasi scioccata dalla sua superficialità e girando la faccia la mia tesi fu confermata. Tutte le donne in quell'aula erano dello stesso parere.

Taylor si sedette sulla cattedra iniziando a spiegare qualche nozione di mercati finanziari ed io avviai il registratore. Avevo la testa troppo vuota per riuscire a comprendere anche una sola parola. Avrei preso appunti più tardi a casa.

"Ehi ciao Jess."
Una ragazza minuta dallo sguardo dolce e i capelli rossi si avvicinò.
"Steeeeph ma lo hai visto? Cioè è di una bellezza indescrivibile."
Apatica mi avviai verso il bar della facoltà.
"Chi?"
"Ma come chi?? Il sostituto di Henderson. Oggi mi sono ufficialmente innamorata. Punto."
"Urrà" risposi sarcastica.
"Non sei contenta? Anche a te le sue mani unte di fritto facevano schifo o mi sbaglio?"
Jessica si fiondò al bancone riuscendo a prendere due cappuccini in pochissimo tempo. Aveva una buona tecnica sviluppata con anni e anni di fila a Starbucks.
Ci sedemmo vicino all'ingresso in un angolo appartato.
Lei mi fissò a lungo ed io gettai il rospo.
"No Jess no. Si tratta del mio vicino di casa! Lo odio! E la mia possibilità di laurearmi è svanita in mezzo secondo. Tutti questi anni buttati nel cesso. Lo capisci?"
Mi coprii la faccia con le mani. Come lo avrei detto a mamma e papà?
"Steph secondo me stai esagerando. Mi sembra simpatico, magari avete iniziato col piede sbagliato. Vedrai che ti piacerà. Forse diventerete addirittura migliori amici."
Storsi la bocca disgustata "Ehi non esageriamo."

Finita la chiacchierata con Jessica, e con la promessa che ci saremmo riviste al più presto per parlare dei risvolti della vicenda, mi avviai verso la pensilina del bus. Non avevo la minima intenzione di richiedere un passaggio a Taylor.

"Ehi principessina che fai li tutta sola? Salta su."
Si fermò con la moto a un centimetro dal mio piede.
"Sei il mio nuovo professore e lo sapevi, perché non me l'hai detto?"
"Se non ci fossero gli imprevisti pensa che noia sarebbe la vita ... Dai muovi quel culetto, non andiamo a casa ti voglio far vedere una cosa."
Lo fissai indecisa.
Il casco sotto il braccio e i capelli castani mossi dal vento gli conferivano un aria decisamente sexy e dolce.
"Che cosa?" chiesi con le braccia incrociate.
"Accompagnami e lo scoprirai."
Mi porse il casco isieme ad uno dei suoi tremendi sorrisi.
"Mmh okay."

Me lo misi e ci dirigemmo a tutta velocità verso l'altra parte della città.

Angolo dell'autore ❤

Alloraa non so perché ma questo capitolo mi piace particolarmente! Dove volete che si dirigano i due? Accetto suggerimenti babiess

Ufficialmente introduco lo spazio:

Conosciamoci un po':

Qual'è il vostro libro preferito? Di che genere? Quello che vi è rimasto nel cuore? E quello che avete detestato di più?

Vi è mai scesa una lacrima alla fine di una storia oppure vi siete talmente tanto immedesimati nel personaggio da perdere la cognizione di voi stessi?

Raccontate!

Il libro che mi ha fatto sognare, emozionare, sperare fino all'ultimo in un lieto fine e piangere al termine è ... *rullo di tamburi*

This! ⬇

Byeee 💘

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Byeee 💘

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