❇Bts Oneshots❇

Kim Taehyung -

《Prego, da questa parte》
L'Hostess mi porge la mia carta d'imbarco e io la ringrazio, per poi dirigermi verso il posto indicato: 19E.
Sono abbastanza in ansia poichè è la prima volta che prendo l'aereo da sola e, per lo più, per un viaggio di ben tredici ore. La mia amica d'infanzia Park Soo-Hyun mi ha invitata a stare tre settimane da lei a Seoul, in Corea del Sud, per rivederci e passare parte dell'estate insieme. Sotto questo aspetto devo dire che sono davvero emozionata: non vedo l'ora di abbracciare Soo-Hyun, di andare in un Paese mai visto, di divertirmi e riposarmi dopo tutti gli esami che ho dato a fine anno scolastico. Convincere i miei genitori è stato ben più di un'impresa, è stata una vera e propria guerriglia: mio padre con le sue mille paranoie e mia madre con le sue preoccupazioni da mamma chioccia sono stati l'ostacolo maggiore.
Sono davvero fiera di me per essere riuscita a vincere questa mano, eppure ora come ora non riesco a far a meno di tremare dall'ansia: già il volo di per sè mi mette agitazione, figurarsi adesso che sono da sola.

Mi siedo al mio posto il quale, ovviamente, non poteva essere che in mezzo ad altri due sedili facendomi così sentire estremamente in trappola. Guardo fuori da finestrino, sospirando.

Spero che questo viaggio vada bene... e se ci fossero turbolenze?

《Permesso》

E se piovesse? Che ne so... un tifone? Non è raro che ce ne siano in Asia.

《Scusi?!》

No no no, la devo smettere. Questo è soltanto portarsi sfortuna.

Sobbalzo dallo spavento quando sento un tocco leggero sulla spalla; un ragazzo alto e dai lineamenti asiatici sta impalato al mio fianco.
《S-si?》
《Dovrei sedermi al mio posto, quello accanto al finestrino. Se potesse alzarsi..》
Velocemente mi scanso e lo faccio passare; lui si siede mettendosi le cuffiette nelle orecchie e facendo vagare lo sguardo fuori dal vetro.
"Buon giorno signore e signori è il pilota che parla. L'aereo inizierà le fasi di decollo tra meno di dieci minuti, dunque siete pregati di prendere posto e allacciare le cinture di sicurezza; a breve vi verranno mostrate tutte le procedure di emergenza. Il tempo previsto è soleggiato anche se ci saranno lievi turbolenze durante il volo. Questo è tutto dalla cabina di pilotaggio, grazie per aver scelto di viaggiare con noi e buona permanenza"

Respiri profondi Y/N, respiri profondi...

Dopo dieci minuti, come detto, ci mostrano le procedure di sicurezza, che non fanno altre che mettermi più ansia, e l'aereo si posiziona sulla pista con una lentezza infinita; a parte me e il ragazzo alla mia destra la fila è vuota: il posto alla mia sinistra non è stato occupato, fatto che mi rassicura di più.

Non sarò soffocata da due persone ad entrambi i lati.

Stringo immediatamente i braccioli del sedile non appena vengono accesi i motori e, senza accorgermene, do una violenta botta al gomito del ragazzo al mio fianco. Lui si volta, scocciato 《"Scusi, non volevo", non dovrebbe dire almeno questo?》.
Sono dispiaciuta eppure in questo momento non ho la testa per starlo a sentire; chiudo gli occhi e stringo i pugni, le mani mi tremano. Lui sembra averlo notato e si acciglia 《Si sente bene?》
L'aereo si posiziona sulla pista di decollo; fatico a respirare.
《Ha per caso paura?》
Le ruote stanno giusto per staccarsi da terra quando il ragazzo si toglie velocemente entrambe le cuffiette e me le infila nelle orecchie; una dolce melodia mi scalda il cuore e placa il mio animo come un lenitivo.

I gotta let you know
that i need to let you go
Hard to say goodbye

Mi afferra la mano, la stringe con una delicatezza infinita.

I'm ready to let go
I'm ready to let go
I'm ready to let go

La canzone finisce, apro gli occhi e mi accorgo che siamo già decollati. Il simbolo delle cinture di sicurezza lampeggia ancora, ma posso dire che il peggio è passato. Tiro un sospiro di sollievo.
《Se si sente meglio potrebbe lasciarla, per favore?》
Mi volto verso il ragazzo il quale sta indicando le nostre mani: sto letteralmente stritolando la sua.
《O-oh, scusi. Non mi sono accorta.. mi spiace》
《Fa niente》si riprende una sola cuffietta, lasciando l'altra in mio possesso.
《Non vuole anche l'altra?》
Mi guarda di sottecchi e si volta leggermente verso il finestrino 《Nel caso ci fossero turbolenze. Non fraintenda, è che la botta di prima è stata dolorosa: vorrei evitare di scendere da qui pieno di lividi》
Abbasso il capo, piena di vergogna 《Mi dispiace per prima...》
《Non si preoccupi.》prima di voltarsi aggiunge 《E.. in caso volesse essermi grata: mi chiamo Taehyung.》
《Taehyung... piacere mio. Mi chiamo Y/N. E, inoltre.. grazie per prima.》
《Mmm..》chiude gli occhi.

Forever, we are young
narinen kkonip bi sairo
hemaeeo dallineun i miro
Forever, we are young
neomeojyeo dachigo apado
kkeuteopsi dalline kkumeul hyanghae

Cerco di imitare Taehyung, ma presto mi accorgo che mi riesce impossibile dormire, sia per il fatto che ogni tre per due una piccola turbolenza mi fa spalancare gli occhi, sia perché non sono in grado di dormire da seduta senza appoggiare la testa su una superficie morbida.
《Scusi, signorina》una hostess mi guarda con aria di rimprovero 《I bagagli a mano vanno riposti negli appositi scompartimenti sopra la sua testa》mi sta indicando la borsa che ho sulle ginocchia.
《Sì, certo. Mi deve essere sfuggito, scusi》mi alzo e faccio per riporla ma, ovviamente, mi dimentico che sono troppo bassa per certe cose; Taehyung, dal suo posto, ha aperto gli occhi e mi osserva di sottecchi.
《Le serve una mano?》un ragazzo alto e a dir poco affascinante, che deve aver avuto all'incirca la mia stessa età, mi sorride cordialmente e si offre di aiutarmi.
《Oh, sì, magari.. le sarei grata-》
《No. Non c'è bisogno》
Taehyung si alza di scatto e mi sposta gentilmente di lato, fulminando il tipo con lo sguardo; con assoluta nonchalance ripone la mia borsa nello scompartimento.
Entrambi ci risediamo e subito, senza alcun preavviso, il ragazzo mi allaccia la cintura e mi infila la cuffietta 《Ecco fatto》
《Grazie》
Questa volta cerco davvero di dormire: il viaggio durerà ancora per molto e non ho intenzione di starmene a casa a riposare tutto il tempo durante il mio primo giorno di permanenza in Corea. Chiudo gli occhi cercando di concentrarmi sulla melodia della canzone che Taehyung ha appena impostato, ma nulla: non ci riesco. Cambio più volte posizione: dalle gambe accavallate passo a voltarmi leggermente verso destra, poi verso sinistra e di nuovo accavallo le gambe.
《Y/N?》
Apro gli occhi di scatto 《S-sì?》
Taehyung si avvicina al mio viso e sussurra 《Resta ferma un attimo》
Delicatamente poggia il palmo della sua mano sulla mia guancia e spinge la mia testa fino a farla toccare con la sua spalla 《E adesso dormi, devi essere stanca》
Sono talmente sorpresa da accorgermi soltanto in un secondo momento che ha cominciato a darmi del "tu".
Come mi è stato detto rimango in quella posizione e cerco di riposare, quando all'improvviso l'aereo viene scosso da una turbolenza poco più forte delle altre e subito dopo il simbolo delle cinture di sicurezza comincia a lampeggiare.
Spalanco gli occhi, ma non faccio in tempo a mettermi dritta che Taehyung mi afferra saldamente la mano, accarezzandola sul dorso 《Shh, va tutto bene, non accadrà nulla.》
Involontariamente stringo forte la presa e lui non obietta 《Va tutto bene Y/N, tutto bene. Sono qui.»
L'ultima affermazione riesce stranamente a calmarmi un poco, tant'è che torno a poggiare pesantemente la testa sulla comoda spalla del ragazzo.
《Stai comoda?》
Annuisco; potrei giurare che lui stia sorridendo.
Taehyung sembra non essere intenzionato a lasciar andare la mia mano, anzi, ogni volta che l'aereo viene scosso da una turbolenza lui prontamente me la stringe con più vigore.
Alla fine mi addormento per davvero, così da non poter vedere Taehyung che, a fine viaggio, con un dolce sorriso sulle labbra, scrive il suo numero di telefono sul mio braccio e osserva il mio profilo sussurrando 《Spero di poterti rincontrare presto, piccola fifona》